Vai al contenuto
Home » Murder Mountain

Perché dovreste guardare Murder Mountain

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

La mattina del 9 novembre 2016 l’America si sveglia e sa che da quel momento tutto sarebbe cambiato. Il 9 novembre non è solo un banale giorno di metà autunno, non lo è per gli Stati Uniti e nemmeno per il resto del mondo: è infatti appena entrata in vigore la Proposition 64, legge che ha legalizzato e regolamentato l’uso della marijuana. Ma mentre tutto il mondo gioiva, Netflix ci ha mostrato l’altro lato di questa legge che rimarrà nella storia: ecco perché dovreste guardare Murder Mountain.

Gli americani, grazie alla Proposition 64, hanno sentito un forte odore di profitto, e per questo hanno fatto le cose in grande. Dal Colorado al Vermont le città si sono riempite di negozi che vendono marijuana a uso ricreativo e che permettono di acquistarla in totale tranquillità. Assieme alla sostanza è iniziato il commercio di tantissimi prodotti contenenti o a base di marijuana: olii, estratti, bibite, cioccolato e cibo di ogni genere. Si è sdoganato l’uso di questa sostanza, per molto tempo proibita, scoprendone le proprietà mediche e farmaceutiche.

Questo profondo cambiamento lo abbiamo visto in TV e sul web: celebri le foto di artisti del calibro di Snoop Dogg e Wiz Khalifa che, lanciando la propria linea di marijuana, hanno avviato un business fiorentissimo. Sembrava essere arrivata in America una totale libertà nell’uso della sostanza e l’abbattimento di ogni tabù mentale: chi fumava non era più visto dalla società come un “drogato”, ma semplicemente come qualcuno che viveva i propri momenti di svago in modo “alternativo”. Insomma, sembrava che gli U.S interi si fossero riuniti e avessero fumato uno spinello gigante al ritmo di “One Love” di Bob Marley.

Ma se verde è il colore della pianta, verde è anche il colore dei dollari. Murder Mountain, docu-serie uscita su Netflix nel 2018, ci racconta una storia totalmente diversa. Ci mostra l’altra faccia di questa medaglia.

Lontano dall’assolato Colorado c’è una piccola contea, immersa nel verde della foresta californiana. Si chiama Humboldt County, ed è lì che si svolge il racconto della nostra serie, più precisamente ad Alderpoint. Le montagne di questo piccolo villaggio si sono guadagnate il nome di Murder Mountain, “le montagne degli omicidi“, e non per caso. Dal 1975 ad oggi risultano scomparse in queste zone 230 persone, e i casi di sparizione sono a oggi quasi tutti irrisolti.

Alderpoint è sempre stato un luogo al limite tra legalità e criminalità. Tutto è iniziato negli anni ’80 quando un giovane hippie di Humboldt County, tornando da un viaggio in Messico, ha portato con sé una manciata di semi di marijuana. Provando a coltivare questi semi nella contea, ha scoperto che le caratteristiche naturali di quel territorio facevano attecchire il seme perfettamente. Così, nel passare degli anni, Humboldt è diventato il posto perfetto per grandi traffici di marijuana, all’epoca ovviamente ancora illegale.

Verrebbe da pensare: con la legalizzazione tutta questa realtà criminale si è sicuramente ripulita e regolamentata.

Ma questa docu-serie non ci racconta una favola a lieto fine. Alderpoint non è diventata una ridente cittadina che produce marijuana a chilometro zero.

Perché dovreste guardare Murder Mountain? Perché ci mostra come la legalizzazione abbia in realtà messo in ginocchio una piccola contea come Humboldt, nella quale la legge non ha mai regnato. Ci mostra i volti dei genitori di molti ragazzi scomparsi, mai ritrovati, che riempiono i pali della luce di Alderpoint di volantini con su scritto “missing“, disperso, e la foto di chi stanno cercando. Ci mostra la determinazione delle famiglie che non si sono arrese alla scomparsa dei propri cari, che continuano a cercarli, pagando il prezzo della paura che si prova quando si vuole far luce su vicende così oscure. Ci mostra il silenzio degli abitanti della contea, restii a parlare con le autorità o con i giornalisti, chiusi all’interno dei misteri che la loro comunità nasconde.

Per la prima volta, grazie a questa serie tv, alcuni tra loro hanno mostrato il loro volto e, con grande coraggio, hanno risposto a qualche domanda che aleggiava sulla contea da anni. Ci mostra che la legalizzazione non è arrivata dovunque, e che dietro quella patina di innovazione e libertà si nasconde molto altro: ecco perché dovreste guardare Murder Mountain.

murder mountain

Gli abitanti non parlano, mormorano. Ciò che mormorano sono segreti su come tutte quelle persone possano essere sparite. E la foresta è l’unica che li potrebbe raccontare.

Leggi anche – Murder Mountain: <<La proibizione della cannabis ha creato solo danni.>>