Oggi proviamo a volare in alto con l’immaginazione e a dare una chiusura adeguata a qualcosa la cui incompletezza non ci va giù. Possiamo accettare che la Sagrada Familia resti meravigliosamente incompiuta, abbiamo somatizzato il mancato arrivo del Titanic a New York e che il Requiem di Mozart non abbia una conclusione, ma My Name Is Earl troncato sul più bello non lo accetteremo mai!
Così abbiamo provato a elaborare un finale (in questo articolo i più commoventi finali delle serie tv) dignitoso per una serie unica nel suo genere, in grado di divertire e raccontare l’importanza di ogni singola azione che compiamo. Oggi vi raccontiamo il finale ideale di My Name Is Earl.
È l’ennesima afosa estate a Camden County e la città è in fermento.
Tutti sono riuniti fuori dal Fish Bar e Earl, Andy e Joy attendono con ansia che dalla furgonetta con su scritto Channel 5 esca la troupe televisiva interessata alla storia del ragazzo che ha rimediato ai suoi misfatti. Mentre Joy controllava con uno specchietto il suo trucco e Randy versava litri di lacca sui capelli di Earl, lui rileggeva il discorso che si era scritto, muovendo lentamente le labbra e ondeggiando la testa a destra e sinistra.
Dopo pochi minuti, Earl sembrava aver passato tutta la sua vita davanti alle telecamere. Raccontava con scioltezza i suoi terribili trascorsi prima della svolta: i furti, le ripicche e le scorribande. Il giovane giornalista lo ascoltava con un sorriso stampato sul volto, alternando mugolii assertivi e domande banali. “Si è realmente pentito delle cose che hai fatto o voleva solo purificare la sua anima?” e poi “Come si sente ad aver finito la sua lista“.
Le risposte di Earl erano estremamente oneste e nei suoi occhi si leggeva la fierezza per la sua impresa. Dopo l’ultima domanda il cameraman ha stretto l’inquadratura in un primo piano del suo volto: “Earl, chiudiamo così, cosa direbbe a coloro che come lei hanno ferito delle persone nel loro passato, senza rendersi conto che tutto il male fatto ritorna indietro come un boomerang?”
Beh, io ero una carogna. La peggior specie di carogna che possiate avere la sfiga di incontrare e la notte dormivo bene come un pupo. Sapete quando ho iniziato a dormire male? Quando la vita mi ha schiaffeggiato e fatto capire che non avrei mai raggiunto nulla se non avessi rimediato a tutte le mie carognate. Allora la notte ho iniziato a essere inquieto, sia perché Randy deve essere diventato intollerante al lattosio (e dormire vicino a lui è davvero difficile), sia perché sentivo il bisogno di sistemare i miei misfatti. Da quando ho concluso la mia lista dormo bene come mai prima. Non ho più paura che qualcuno voglia spararmi e persino lo stomaco in decomposizione di mio fratello non mi dà più fastidio. Lo dico per voi, rimediate ai vostri errori e dormirete come bambini!
Il sorriso smagliante di Earl è entrato in tantissime case d’America quel giorno.
La notizia della sua impresa ha dato vita a un tam tam di tweet e retweet e tantissimi programmi nazionali hanno rispolverato il tema del Karma e mandato in onda il servizio di Channel 5. L’emittente è stata improvvisamente travolta di chiamate da parte di persone qualunque che volevano rimediare ai loro errori. Alcune dopo aver avuto un’epifania improvvisa, altre grazie alla testimonianza del ragazzo di Camden County.
Così è nato My Name Is Earl.
Channel 5 ha affidato ai fratelli Hickey un programma per la fascia serale. Un viaggio itinerante per raggiungere tutti gli “Earl” desiderosi di rinascere a nuova vita correggendo i loro misfatti. Il format di My Name Is Earl è semplice, i fratelli Hickey raggiungono l’abitazione del protagonista della puntata, ascoltano la sua storia e lo aiutano a mettersi in contatto con le persone offese. Al termine della puntata (o delle puntate nel caso in cui l’impresa necessiti di più tempo), il protagonista guarda fisso in camera e pronuncia la frase “My Name Is Earl!”
Il nome “Earl” è diventato presto sinonimo di redenzione e moltissimi genitori hanno iniziato a chiamare così i propri figli. Il primo episodio dello show di Channel 5 ha raggiunto 6 milioni di spettatori, tutti davanti allo schermo per la storia di Jeff. Il vecchietto che dopo aver rischiato di morire per essersi strozzato con il nocciolo di una pesca ha deciso di contattare suo fratello e confessargli di essere stato lui a rubare la sua figurina autografata da Joe DiMaggio, quando erano ragazzi.
Grazie alla spinta di Earl e a quel nocciolo di pesca che aveva iniziato a farlo riflettere sui suoi errori qualche mese prima, Todd ha potuto riavere la sua figurina. La prima puntata di My Name Is Earl intitolata “Karma is a Peach” è stata un successo assoluto. Earl e Randy si sono ritrovati a firmare un contratto per una seconda stagione con l’emittente dopo la trasmissione delle prime due puntate. Tutti li cercavano e tutti li ammiravano, ma la gioia più grande per Earl non era la fama. E nemmeno i soldi o il fatto che Randy avesse smesso di mangiare formaggio. La sua più grande soddisfazione era la consapevolezza di aver lasciato un segno del suo passaggio.
Dodge ed Earl Jr sarebbero stati fieri di lui e grazie a My Name Is Earl tutti avrebbero avuto la possibilità di tornare sui propri passi e provare a rinascere.