3) “Combatteremo come non abbiamo mai combattuto prima d’ora“: l’arringa di Escobar ai suoi uomini nel momento di massima crisi susseguente alla sua fuga nella catapecchia immersa nella giungla è semplicemente esaltante, quasi epica. Tuttavia è proprio nel vedere il loro capo sbraitare ed esaltarsi nel salotto diroccato dell’ultimo dei suoi rifugi, che i suoi uomini capiscono che la fine è ormai prossima.
2) “Io mi sento bene, forte, pronto a lottare contro le ingiustizie“: grasso, barbuto e indiscutibilmente povero. Questo è il Pablo Escobar che proferisce una delle sue ultime frasi, attraverso il suo fidato telefono satellitare portatile, proprio pochi istanti prima che i poliziotti lo scovino e lo uccidano. Per l’ennesima volta gonfia il petto, tenta di mostrarsi ottimista e brillante al suo “pubblico”, o forse in questo caso semplicemente a sè stesso, perché oggettivamente è troppo intelligente per non aver capito di essere a un passo dall’oblio.