Riappropriarsi delle sensazioni contrastanti che quella stupenda sigla di Narcos suscita indubbiamente in ognuno, è stato un piacere di fine estate che quasi sconfina nella pura libidine, l’ebbrezza di un culto dionisiaco.
Quella musica di passione e libertà che viene posta in antitesi dalla crudezza delle immagini riproponenti quel violento scenario colombiano sotto scacco di Pablo Escobar. Narcos 2 non presenta cali, non ha un episodio da cestinare, non delude mai : Narcos 2, continua sulla falsa riga dell’incredibile prima stagione. Narcos 2 è fenomenale, Narcos è una bomba !!! (e non solo ‘metaforicamente’).
La schiera dei nemici di Don Pablo Escobar continua sensibilmente ad infoltirsi ed alla stessa velocità diminuiscono i suoi alleati. Il solito tandem Peña-Murphy della DeA, un governo ferito, la ricostruzione del Search Bloch dello spietato Carrillo, stampa ambigua, l’orgoglio calpestato e la sete di vendetta di Judy Moncada, altri pericolosi narcotrafficanti pronti a sfruttare ogni minimo vuoto di potere e un nuovo gruppo paramilitare indipendente chiamato “Los Pepes“, chiamati anche “il popolo perseguitato da Pablo Escobar” capeggiato militarmente dalle conoscenze dei fratelli Castaño e finanziato dal cartello di Cali.
La seconda stagione di Narcos è decisamente racchiudibile nello slogan minimalista : “il male contro un altro male“.
Don Pablo lontano dalle comodità e sicurezza de ‘La Catedral’ è sempre più in difficoltà, ma sa sempre come gestire al meglio le pressioni, di qualsiasi tipo. Il derby del narcotraffico Medellin-Calì in questa fase non ha un vero vincitore, è decisamente un ostico match da pareggio, una fase di stallo tra un leone al tramonto e un rapido giaguaro (con Calì, che è ormai pronta ad avventarsi sulla prelibata fetta di mercato di Miami).
Il governo per vincere la sfida con Pablo, deve giocare duro, deve giocare sporco, deve rimodellare a piacimento l’interpretazione della legge. Quando la famiglia del patron, chiede legittimamente asilo politico in Germania, il presidente colombiano fa saltare la trattativa tra le ambasciate, ordinando l’immediato reintegro in Colombia. La madre, la moglie e i figli di Pablo ritornano, e soltanto clandestinamente il boss può riascoltare le voci delle persone amate.
Ascesa, crisi, ripresa ed inesorabile declino, dell’indiscusso, amato ed odiato imperatore della cocaina. L’uomo che ha scosso come un terremoto un’ intera nazione, l’uomo che ha messo spalle al muro giustizia e politica, l’uomo più ricercato al mondo.
Come vittime che godono di un raggiro, i fan di Narcos devono solamente restare tranquilli, ingannando l’attesa per il non granchè lontano 2017. Terza e quarta stagione di Narcos sono state da pochissime ore confermate (Grazie, Netflix). Quelle notizie che si vorrebbero sempre ascoltare…
La coinvolgente storia della guerra a Pablo è ormai conclusa, quella al cartello di Cali, invece, è solo agli albori.
Adios Don Pablo, arrivederci Narcos …
https://www.youtube.com/watch?v=Jval7KxPnOU
(ma questo catartico motivetto… dove lo abbiamo già ascoltato ?! Forse, True Detective 1×01 scena finale ?! )
Leggi anche :
– Narcos, l’impero di Escobar – 5 serie da seguire se sei in astinenza da Sons of Anarchy
– 10 serie tv Netflix che dovreste assolutamente vedere
– L’arduo compito della seconda stagione di Narcos 2
– 20 serie tv drammatiche da vedere assolutamente