Narcos, la Serie Tv che ha cercato di far luce sulla storia della cattura di Pablo Escobar, è pronta a tornare con la sua terza stagione entro la fine del 2017 e – francamente – noi non vediamo l’ora!
Nell’attesa, però, facciamo un passo indietro nel tempo. Oggi torniamo a parlare delle prime due stagioni!
La Serie Tv targata Netflix, come molti sanno, è ispirata alle vicende che negli anni ’80 hanno visto protagonisti Steve Murphy e Javier Peña, due agenti della DEA, coinvolti nella lotta contro il narcotrafficante di Medellìn. Sì perchè (per chi ancora non lo sapesse) Steve Murphy e Javier Peña esistono davvero e sono ancora vivi e vegeti! Non sono dunque due personaggi immaginari, frutto cioè della fantasia degli autori di Narcos, ma sono due veri agenti che in passato si sono occupati del caso Escobar.
I due, come hanno dichiarato spesso nelle loro interviste, nel corso degli anni sono stati avvicinati da diversi produttori di Hollywood interessati a raccontare la loro storia, ma mai hanno collaborato attivamente alla realizzazione di questi progetti, e questo perchè non era loro intenzione associare i propri nomi a film, sceneggiati o lavori cinematografici di ogni genere che in qualche modo “glorificassero” il cartello colombiano. Il lavoro fatto con Narcos invece ha convinto gli agenti fin dal primo momento.
I creatori della Serie si sono avvalsi infatti della preziosa consulenza dei veri Javier Peña and Steve Murphy.
Quest’ultimo ha addirittura accettato il ruolo di narratore: è sua infatti la voce fuori campo che sentiamo in ogni episodio. Sia Peña che Murphy, infine, sono stati inseriti all’interno di un piccolo cameo nella puntata finale della seconda stagione: sono i due tizi che fanno un brindisi quando scoprono dalla Tv che Escobar è stato ucciso.
L’incredibile cura dei dettagli, la personalizzazione della narrazione e l’alternanza in molti episodi tra scene girate e materiale di repertorio ha reso molto spesso gli eventi raccontati in Narcos molto verosimili, tanto da spingere spesso colui che guarda a chiedersi:
Ma sarà tutto vero?
Lo stesso produttore Eric Newman ha spiegato che “il rapporto tra verità e finzione è di 50 e 50” nella Serie e noi, spinti dalla curiosità e dalla voglia di sapere, abbiamo cercato di tracciare una prima linea di demarcazione tra i due mondi (reale e immaginario) con questo articolo – sintesi di tutto il materiale raccolto. Pronti per conoscere? Cominciamo!
VERO
Escobar, come vediamo in Narcos, si offrì veramente di pagare il debito pubblico colombiano (pari a circa 10 milioni di dollari) per salvarsi dall’estradizione negli Stati Uniti. All’epoca guadagnava mediamente 400 milioni di dollari a settimana (Forbes lo inseri davvero al sesto posto della classifica degli uomini più ricchi del mondo).
Negli anni ’80 Pablo era diventato davvero ricchissimo e, come nella Serie, possedeva una villa gigantesca con al suo interno zoo, piscina ed aeroporto privato. Come confermato dal figlio, aveva veramente un elicottero privato che usava abitualmente per i suoi spostamenti.
FALSO
Steve Murphy e Javier Peña pur avendo un posto in prima fila ed avendo partecipato attivamente alla cattura di Escobar all’epoca erano solo degli ispettori semplici, con meno responsabilità quindi di quelle attribuite in Narcos ai loro personaggi.