4) BREAKING BAD
La prima volta che ho visto Breaking Bad fu in italiano. Quando poi l’ho rivista in inglese ho capito perché la prima volta ho dovuto fare quattro tentativi prima di riuscire ad appassionarmi alla serie. La prima stagione di Breaking Bad, si sa, è abbastanza lenta. In italiano può diventare davvero un mattone, nonostante il lavoro eccellente fatto dai doppiatori. Breaking Bad è una di quelle serie che andrebbe davvero vista solo in inglese per godersi l’esperienza a 360 gradi. Non fosse altro che per il “yo bitch!” e la segreteria telefonica di Jesse Pinkman, praticamente intraducibili.
Inoltre, quasi come accade anche in Narcos, anche in questa serie la lingua originale dà maggiore opportunità di cogliere i contrasti di classe.
Come la differenza d’estrazione sociale e cultura tra Walter White e tutto l’entourage di Jesse Pinkman. Sempre durante quel famoso Erasmus tentai un primo rewatch in spagnolo (l’avevo appena finita ed ero in astinenza). Che dire, Walter White e Tuco Salamanca a casa di Tìo Hector parlano la stessa lingua, e già lì volevo morire. Poi l’idea che Walter Walter dicesse “yo no estoy en peligro, yo soy el peligro!” con quel tono da soap opera latina, mi ha salvato dalla perdizione e ho mollato l’impresa.