Naruto ha stravolto il mio giudizio riguardo ai manga/anime. Prima del suo arrivo non ero un grande appassionato del genere e mi limitavo a guardare alcuni episodi di Dragon Ball in compagnia di mio fratello, nelle prime ore del pomeriggio. Quando poi mi sono imbattuto nella storia di Naruto Uzumaki ho scoperto un mondo bellissimo, una narrazione capace di reinventare il mondo dei ninja miscelandolo con elementi mitologici giapponesi. Di Naruto ho comprato tantissime copie e altrettanti giochi per la console perché ho adorato, dal primo momento, l’alternanza tra momenti piu marcatamente Battle Shonen e attimi in cui l’ironia dominava la scena.
Della serie ho apprezzato l’evoluzione dei personaggi e l’accurata analisi introspettiva fatta su ogni interazione tra loro. Naruto tocca una profondità rara per un manga shōnen e una maturità, legata alla presenza di temi considerevoli, fuori dalla comune comfort zone di alcune storie simili. I protagonisti, che all’interno del manga sono il punto forte della narrazione, riescono a sensibilizzare i lettori e, cosa ancora più difficile, a empatizzare con loro. La parola empatia deriva dal greco “en pathos” che, tradotto letteralmente, significa sentire dentro. Alcune storie di Naruto le ho sentite come se fossero mie, come se il destino dei personaggi toccasse in qualche modo la mia parabola di vita. A questo proposito, ci sono stati alcuni protagonisti che ho trovato davvero intriganti e non stereotipati a cui mi sono affezionato molto nel corso della storia.
Oggi vi presento 5 personaggi di Naruto che ho trovato molto affascinanti:
Itachi Uchiha
Ho sempre paragonato la storia di Itachi a quella di Piton(Harry Potter): entrambi, apparentemente cattivi, finiscono per smussare tutto l’odio alla fine del loro ciclo vitale. Entrambi sono accomunati dal sacrificio e dal suo inestimabile valore ai fini della storia di cui fanno parte. Prima odiati e poi amati, Itachi e Piton sono forse, al di là del protagonista, i personaggi più iconici nelle rispettive saghe. Itachi si presenta come un traditore, colui che ha massacrato il suo intero clan soltanto per dimostrare il suo incredibile potere. Nei primi episodi in cui lo conosciamo ci sembra il villain perfetto, l’uomo di cui avere timore, l’antagonista accecato da rabbia e odio. Affascinante fin da subito, con quell’aura quasi sacra e celestiale, Itachi intriga con i suoi discorsi da perfetto ammaliatore. Ma Naruto ci ha insegnato, tra le altre cose, a non fidarci dell’apparenza e, in questo specifico caso, la rivelazione sul suo conto cambia radicalmente la visione del personaggio: non più un assassino senza cuore ma esempio vivente di amore. Da bambino rimase coinvolto nella Terza Guerra Ninja e da allora ripudia ogni genere di conflitto: per questo decide di massacrare il suo clan, intenzionato a compiere un colpo di Stato che avrebbe portato alla morte di numerosi innocenti. Volendo inoltre preservare il buon nome degli Uchiha per Sasuke( l’unico risparmiato al massacro), decide, di comune accordo con il Terzo Hokage, di insabbiare la notizia del progetto sovversivo del clan diventando così un criminale agli occhi di tutto il mondo ninja. Itachi è uno dei migliori personaggi di Naruto e dell’intero genere battle shonen.
Gaara
Gaara è schiavo di un destino che non ha scelto: ospita il demone della sabbia. La sua vita è tormentata da una natura indomabile, una forza a cui è negata ogni tipo di sottrazione. Gaara cerca di rifugiarsi nella solitudine, prova a schivare la vulnerabilità con freddezza e spietatezza ma l’incontro con Naruto cambia la sua percezione del mondo. Gaara capisce che l’unico modo per sopravvivere è accettare la sua doppia natura: deve restare ancorato alla sua umanità per non finire nelle tenebre. Attraverso una parabola alla ricerca di amore e accettazione, Naruto sbandiera uno dei temi fondanti dell’intero arco narrativo: quello della redenzione. Emarginato perché gli abitanti del suo villaggio vedono il Demone Tasso sigillato in lui come una maledizione, Gaara diviene il nuovo nuovo Kazekage e uno dei personaggi più amati del suo villaggio. Se all’inizio togliere la vita alle altre persone diveniva l’unica azione capace di farlo sentire vivo, con il tempo sviluppa un’indole gentile e affidabile, grazie alla quale riesce a vincere l’iniziale diffidenza dei suoi concittadini. Gaara è uno dei personaggi che ho amato di più, uno di quelli che vuoi proteggere a tutti i costi.
Uno dei personaggi femminili più affascinanti di Naruto: Hinata Hyuga
Hinata è stratificata come una cipolla: timida, introversa, coraggiosa e regale. Colpisce fin dalle prime battute per il suo cuore nobile e gentile ma all’occorrenza sa combattere fino a mettere a repentaglio la propria vita. Il personaggio è stato ideato per trasmettere tutta la passione dell’autore di Naturo verso il senso profondo dell’amicizia. Hinata è amica di chiunque le apre il cuore, aiuta i compagni del suo team nei momenti di bisogno e si trascina ogni dolore altrui come se fosse il suo. La freddezza e il disprezzo del padre, aggiunto al rancore che Neji prova nei suoi confronti, l’hanno portata ad avere un’enorme sfiducia in sé stessa e a credere in Naruto, di cui è profondamente innamorata. In Naruto trova ispirazione e determinazione, caratteristiche che la rendono, insieme all’eleganza e la riservatezza, posata come poche altre ragazze del suo villaggio. Soltanto alla fine, nello scontro tra Pain e Naruto, svela a Naruto l’amore che prova nei suoi confronti, una sentimento che abbiamo visto crescere come crescono gli anni della vita.
Kakashi Hatake
Kishimoto ha rivelato che se dovesse creare una storia supplementare con un personaggio con caratteristiche differenti, uno sorta di spin off di Naruto, sceglierebbe Kakashi. L’autore del manga dimostra, con questa dichiarazione, tutto il suo amore verso quello che, a detta di molti, è uno dei personaggi più popolari di Naruto. Personalmente, ho apprezzato tantissimo l’evoluzione di Kakashi e il modo con cui hanno migliorato la sua personalità nel corso della serie. Il test dei campanelli e le successive prove destinate ai suoi allievi, dimostrano quanto sia importante per Kakashi il gioco di squadra e la solidarietà all’interno di un percorso di successo. A tratti solare e allegro, il maestro nasconde tratti più riservati e solitari e, inoltre, non sembra mai avere quei segni di arroganza che lo contraddistinguevano in gioventù, dimostrandosi al contrario estremamente modesto in molte occasioni. Kakashi mi ha donato spesso qualche sorriso, soprattutto quando leggeva Il paradiso della pomiciata, un libro per adulti scritto da Jiraiya, un bestseller nel mondo di Naruto. Affascinante come pochi, Kakashi si è anche dimostrato in molte occasioni una persona responsabile e matura se invischiato in questioni di vitale importanza, come accadde dopo la morte di Danzo.
Orochimaru
Ambizione e superamento dei limiti: due facce di Orochimaru. Il suo scopo è quello di dominare la conoscenza, valicare i limiti delle colonne d’ercole per ottenere l’immortalità e piegare le leggi della natura. Associato al serpente, da cui prende anche alcuni movimenti, è impenetrabile, calcolatore fino al midollo e crudele come pochi altri. L’autore del manga ha voluto tratteggiare un villain spietato e perverso, frutto di una concezione oscura per cui l’accecata ossessione verso qualcosa rende mostri pericolosi. Il personaggio è un chiaro riferimento al Dr. Frankenstein ma il perseguimento dell’oscurità lo rende implacabilmente macabro, più di qualsiasi scienziato o creatore. Orochimaru è una figura tanto silenziosa e abile da essere considerato un avversario temibile, forse uno dei più forti di Naruto. Per questa sua particolare caratterizzazione non è il classico cattivo da cui stare alla larga ma uno dei personaggi più affascinanti, se parliamo di personalità, all’interno di Naruto.