1) Nagato
Dolore. L’eroe percorre cammini impervi, tempestati di ostacoli sempre più ostici. Deve soffrire la durezza del suo perseguimento, affrontare ogni tormento pur di portare a termine la sua impresa. Quest’uomo è un eroe, gravato da una missione titanica: estirpare il male dal mondo, portare la pace, spezzare le catene dell’odio. Nasce in un mondo in rovina, stretto in una morsa di dolore, miseria e rancore, ma con gli insegnamenti di Jiraiya trova la forza di credere in un ideale più alto, con la sua organizzazione cercherà di portare la pace nel mondo, senza violenza.
Quest’uomo era un eroe, il mondo resiste ad ogni suo sforzo, lo mette in ginocchio gettandolo nella disperazione, fino a corrompere la sua natura, a spezzare la sua integrità. Si veste di dolore, il suo alias si chiama Pain. Si presenta al mondo nella massima espressione della sofferenza che vuole impartire per insegnare, non c’è ormai altro modo di portare la pace, la pioggia a scandire costantemente il suo sforzo poderoso di sostenere una vita assurda e paradossale.
Un personaggio tragico, straordinario e profondissimo, che racchiude in sé l’anima stessa dell’opera di Kishimoto, la domanda fondamentale e una possibile risposta all’interrogativo supremo posto dall’autore. Grandezza ribadita in punto di morte, quando con le ultime forze rimaste sceglie di morire nella speranza, si redime e affida la sua volontà a Naruto.