Attenzione: non continuare l’articolo se non vuoi imbatterti in spoiler su Naruto e la storia di Sakura
Sakura significa ciliegio. In Giappone il ciliegio rappresenta la fragilità ma al tempo stesso la rinascita o la bellezza eterna dell’esistenza. Il Sakura, nelle bellissime terre del Giappone, simboleggia le qualità che si ammiravano nei vecchi samurai: purezza, lealtà, onestà e coraggio. Haruno – il nome di Sakura in Naruto – vuol dire campo primaverile. La primavera, in Giappone, non è solo un semplice passaggio di testimone dell’anno o il periodo in cui il buio cede il passo alla luce, ma un momento in cui la Terra è come un bambino che conosce a memoria le poesie o, per dirlo con le parole di Neruda, la Primavera non conosce pause perché “Potranno recidere tutti i fiori, ma non potranno fermare la primavera”.
Nei mesi primaverili e caldi del Giappone l’umanità passeggia attraverso i giardini di ciliegio in fiore per contemplare la bellezza mozzafiato della natura. C’è una stramba connessione tra questi fiori e i samurai: il ciliegio muore nel pieno del suo splendore lasciando il ramo, così come il samurai è pronto a lasciare la propria vita in battaglia per render giustizia ai principi in cui crede da quando era ancora in grembo. Sakura Haruno è il fiore di Naruto di cui forse non si parla abbastanza, un personaggio cresciuto al centro di due fuochi – Naruto e Sasuke – ma di vitale importanza per il prosieguo della storia generale e della trama legata ai due personaggi principali. Un personaggio sfaccettato e imbottito di sfumature adorabili creato da Masashi Kishimoto per donare al manga di Naruto un’oasi di luce in mezzo al buio: una donna fragile ma al tempo stesso forte come il ciliegio.
Sakura sviluppa una certa autostima dopo un’infinita serie di prese in giro e turbamenti
Sakura rompe lo schermo con il suo semplice vestito rosso e la sua ambigua personalità, da una parte apparentemente calma e mistura e dall’altra irascibile come un fuoco che arde mentre sta per bruciare il vicinato. La sua insicurezza, nata nelle prime pagine del manga di Naruto, viene pian piano smussata da una nuova padronanza a cui piace smembrare i nascondigli della titubanza. Sakura ha sconfitto le sue titubanze appellandosi alla forza dei suoi sogni, quegli obiettivi che un tempo le sembravano montagne troppo alte da scalare fino a quando ha toccato la punta più lontana con le sue stesse mani. Si è calata nella parte del miglior alleato di se stesso quando ha capito che la forza si genera dall’interno di ognuno di noi, appellandosi al coraggio e alla motivazione che segue il superamento di ogni limite: “Ognuno di noi deve fare ciò che è in suo potere! Se moriremo comunque, allora è meglio morire combattendo che non fare nulla! “ – Sakura Haruno.
Al di là di Naruto e Sasuke, forse Sakura ha avuto un’evoluzione inaspettata e non preventivata, un cambiamento che ha portato la nostra ninja preferita a diventare un personaggio di tutto rispetto che si è fatto largo attraverso una profonda maturazione. Sakura si è emancipata dal classico copione scritto per i comprotagonisti per diventare un protagonista a tutti gli effetti, un’eroina degna dei colleghi e dello sviluppo riservato ai compagni più importanti per la trama del manga di Naruto.
Come quei samurai coraggiosi che somigliano alla forza con cui i ciliegi lasciano questa terra effimera, Sakura riesce a diventare più forte di Tsunade dopo un allenamento arduo e intenso, e soprattutto dopo aver rilasciato il suo vero potere. Il ByaKugo, il vero potere di Sakura in Naruto, dona alla protagonista del manga la possibilità di accedere a scorte di chakra che rendono i suoi attacchi molto potenti e la forza di rigenerare le ferite più letali, quelle per cui la maggior parte dei ninja muore. Con questo enorme potere Sakura si dona agli altri come in fin dei conti ha fatto dall’inizio della sua vita, da quando era un bambina che si nascondeva dietro ai suoi compagni di squadra per non ricevere colpi.
Sakura è importantissima per le vite e le parabole di Naruto e Sasuke
Quei nascondigli si chiamavano Naruto e Sasuke, due scudi a cui la piccola Sakura si affidava per evitare tutto il male del mondo. Quegli scudi, con il tempo, sono diventati gomitoli in cui la vita di Sakura ha finito per intrecciarsi inevitabilmente. Sakura ha lottato contro tutti e tutto per riportare Sasuke a casa dopo la fuga del ragazzo dal Villaggio della Foglia, tentando di fermarlo e confessando i suoi sentimenti. Da quel momento è come se la vita di Sakura fosse diventata un lungo tunnel senza via d’uscita se non quello di immaginare un ritorno a lieto fine. Quel lieto fine raggiunge Sakura negli ultimi istanti del manga e dell’anime di Naruto, quando la bella ragazza dai colori del ciliegio si sposa con Sasuke. Questo è un percorso interiore e non che permette alla protagonista di chiudere in bellezza il suo viaggio sentimentale, iniziato con un semplice imbarazzo nei confronti di Sasuke e terminato con il matrimonio che sognava dal primo addio del suo amato.
La lunga amicizia che lega Sakura a Naruto parte da molto lontano. Parte da quando Naruto era per Sakura uno stupido bambino nato e messo sulla sua stessa strada per rovinarle la vita. Con il passare degli anni il rapporto tra i due cambia fino a diventare un sodalizio tra due persone che si donano bene, un bellissimo affresco sull’amicizia che buca i mali del mondo. La parabola di Naruto, da bambino acerbo fino alla ‘corona’ di Hokage, vede sempre Sakura alla spalle come un angelo custode pronto a salvare il suo migliore amico dagli ostacoli più tortuosi. Sakura aveva fatto una promessa a se stessa prima di farla a Naruto: fare di tutto per aiutarlo a realizzare quel ‘ridicolo sogno di diventare l’hokage più forte del mondo’. Quando Naruto raggiunge quel sogno è come se l’avesse raggiunto anche Sakura, il suo angelo custode: Perché Naruto senza Sakura non sarebbe diventato nessuno.
Lunga vita a uno dei personaggi femminili più importanti dell’arco narrativo ideato e descritto da Masashi Kishimoto
Alla fine del manga, Sakura è diventata la più forte kunoichi conosciuta, oltre al miglior medico, tanto da prendere il posto di Tsunade come ninja leggendaria. Sakura significa ciliegio. In Giappone il ciliegio rappresenta la fragilità ma al tempo stesso la rinascita o la bellezza eterna dell’esistenza. Bellezza eterna dell’esistenza che Sakura preserva quando sconfigge Kaguya Otsutsuki, sigillandola e salvando il mondo intero da uno dei nemici più crudeli che il mondo dei manga abbia mai conosciuto. Haruno vuol dire campo primaverile. Sakura è stato il campo primaverile di Naruto, quel mondo pieno di fiori che nascono nel momento in cui la luce vuole finalmente invadere l’oscurità. Sakura Haruno non verrà mai dimenticata.