“Quando decidi di andartene, non guardare mai indietro”, regola numero 91 di Jethro Leroy Gibbs (Mark Harmon) senza il quale NCIS non avrebbe potuto essere così longeva. Impossibile pensare a NCIS senza Gibbs, eppure gli autori sono riusciti nell’impresa applicando la regola numero 91, che fa da titolo all’episodio, alla fine della diciottesima stagione spalmando l’addio finale al quarto episodio della diciannovesima stagione della serie crime. Il passaggio del testimone è riuscito semplicemente perché non c’è stato. Uno dei motivi per cui NCIS (disponibile, tra le altre, sulla piattaforma Disney+) si distingue nel panorama delle serie crime è proprio la consapevolezza che i personaggi chiave non si possono sostituire anche perché, mai come in NCIS, tutti i personaggi sono radicati nelle storie.
Le relazioni tra loro, le vite al di fuori dell’Agenzia, i caratteri, le idiosincrasie, i tormentoni, sono le colonne portanti della serie; non si tolgono mai, se ne aggiungono di nuove mentre le altre vengono assimilate dalla struttura portante.
Non solo Gibbs
Di NCIS difficilmente ci ricordiamo le trame dei vari episodi e dell’intreccio crime, con poche eccezioni per alcuni episodi particolarmente significativi e che, peraltro, comprendevano sotto trame della vita personale della squadra. Gli intrecci sono abbastanza prevedibili oppure inverosimili, gli stereotipi di genere sono usati a profusione soprattutto nella descrizione dei terroristi, le sequenze d’azione non brillano per originalità.
Il vero catalizzatore è la squadra, il magnete che ha agganciato il pubblico per 21 stagioni. Tutti i personaggi si alternavano nella lista personale di gradimento del pubblico, spesso con ex-aequo. Alla base c’è un’ottima scelta del cast. In nessun ruolo si vede la linea di divisione tra attore e personaggio, l’uno è la continuazione dell’altro, protagonisti e comprimari suscitano un’affiliazione da soap opera. Come esempio esplicativo possiamo prendere il personaggio di Ziva David (Cote de Palo), la sua sparizione e il suo ritorno, la sua storia legata a quella di Anthony DiNozzo (Michael Weatherly) ha agganciato alla visione molti spettatori curiosi di sapere l’evoluzione degli eventi a loro legati.
Almeno fino alla presenza di Gibbs, tutti i personaggi dello zoccolo duro della squadra, erano parte del concetto “famiglia” rapportato alla squadra in termini esatti di relazione tra di loro.
Gibbs è ovviamente il padre silenzioso e autorevole che scivola dietro le spalle e ti sorprende. Il patologo Dr Mallard “Ducky” (David McCallum) è lo zio strambo ma affidabile (d’altronde parla coi cadaveri dando loro del lei). DiNozzo è il figlio maggiore e preferito anche se mai ufficialmente ammesso. McGee (Sean Murray) il figlio più piccolo che deve acquisire sicurezza, Abby (Pauley Perrette) è la figlia da accettare per il suo animo un po’ gotico un po’ manga, compensato dall’affettuosità che esprime tra le pareti del suo laboratorio.
Nel corso delle varie stagioni c’è stato un avvicendarsi di altri personaggi per colmare il vuoto lasciato da DiNozzo, Abby e Ziva mentre Gibbs, McGee e Ducky formano una triade compatta a difesa del nucleo centrale della serie. I “figli” aggiuntivi si sono rivelati più indipendenti ma il legame resta tale tra i nuovi e i veterani come è confermato nel passaggio del testimone da “prima di Gibbs” a “dopo di Gibbs”. Nel primo episodio della 20ma stagione A Family Matter la squadra fa quadrato attorno al nuovo capo Alden Parker (Gary Cole).
La famiglia del titolo non è solamente quella temporaneamente ricostituita di Parker in fuga con l’ex moglie alla ricerca di chi ha discreditato il suo operato in casi passati e chiusi con il colpevole consegnato alla giustizia ma la famiglia è anche, o soprattutto, la squadra che si dedica anima e corpo alla causa, spesso ai limiti della legalità, grazie anche al vice direttore Leon Vance (Rocky Carroll) che nell’albero genealogico della famiglia di NCIS è un po’ come il lontano cugino ritrovato.
Le trame crime, anche se non memorabili ma comunque di buon livello, quasi fanno da cornice alle dinamiche della famiglia ricostruita, le vivacizzano.
Il cardine dell’affiliazione a NCIS è la curiosità, la necessità di sapere cosa farà McGee in quella certa situazione, che discorso filosofico tirerà fuori Ducky mentre analizza il cadavere di turno, quale assurda associazione d’idee verrà in mente al suo assistente Jimmy Palmer (Brian Dietzen), quale regola infrangerà questa volta il carismatico Nick Torres (Wilmer Valderrama), quale regola di Gibbs va bene per il caso. Già, quale regola.“Piega la linea, non spezzarla”, continua la serie, non interromperla, regola numero 14. Per restare in tema, vi lasciamo con 8 terrificanti Serie Tv incentrate su una serie di omicidi da risolvere.