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4 film presenti su Netflix che non si è mai visto nessuno

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Torniamo a parlare della vastità del catalogo dei film Netflix, stavolta prendendo in esame cinque film che hanno, nel bene o nel male, fatto parlare di sé ma non sono molto conosciuti dal vasto pubblico. Da Mother, che ha sconvolto la critica del Festival di Venezia, a Il filo nascosto, l’eredità cinematografica di Daniel Day Lewis. All’interno della piattaforma Netflix è facile, d’altronde, perdersi tra i numerosi film e lasciarsi sfuggire magari qualche perla nascosta. Tra le numerose possibilità a nostra disposizione abbiamo deciso di selezionarne quattro, diversi tra loro per genere e stile, in modo da poter accontentare diversi gusti filmici.

Ecco quindi 4 film del catalogo Netflix finiti per troppo tempo nel dimenticatoio.

1) Mother

Una coppia tranquilla vive lontano da tutto e tutti, nella casa che hanno comprato insieme e che hanno deciso di ristrutturare. Lui (Javier Bardem) è uno scrittore in cerca di ispirazione, lei (Jennifer Lawrence) è la sua musa, il cui desiderio più grande è quello di rendere la casa accogliente e perfetta. La loro vita serena viene improvvisamente interrotta dall’arrivo di una coppia, marito e moglie, che si stabiliscono nella casa rompendo ogni equilibrio. Mentre lui accoglie i due coniugi (Ed Harris e Michelle Pfeiffer) di buon grado, facendo amicizia con loro e sentendosi ispirato dalla loro presenza, lei si rende sempre più conto dell’assurdità della situazione. Fino a inimmaginabili conseguenze.

La pellicola del 2017, diretta da Darren Aronofsky, è stata pesantemente criticata durante il Festival del cinema di Venezia e subito dimenticata. In fin dei conti, Mother può suscitare due tipi di reazioni: indignazione o adorazione. Questo perché è diverso da qualsiasi cosa abbiate mai visto prima e non è un eufemismo.

Potete recuperare il film su Netflix ma siete avvisate, lasciate da parte qualsiasi certezza.

2) Big Fish – le storie di una vita icredibile

Probabilmente uno dei film meno conosciuti di Tim Burton. La storia è quella che si addice a ogni favola che si rispetti: abbiamo un protagonista, un giovane eroe che parte per un lungo viaggio alla ricerca del suo amore e, durante il quale, incontra diversi avversari e qualche aiutante. Edward Bloom è ormai un uomo vecchio e malato ma la sua voglia di raccontare storie assurde e mirabolanti non è passata, con grande disappunto del figlio Will (BIll Cudrup) convinto che si trattino di mere bugie. Le storie di Edward (interpretato da giovane da Ewan McGregor), infatti, riguardano la sua vita e hanno a che fare con streghe, giganti, lupi mannari, città segrete e circhi misteriosi. In realtà, ogni avventura raccontata da Edward è meno fantastica ma non per questo meno vera.

Questo film del 2003, tratto dall’omonimo romanzo di Daniel Wallace, è di una dolcezza infinita ma purtroppo non spicca tra i lavori più conosciuti di Tim Burton, perdendo contro titoli come Edward Mani di Forbice o Sweeney Todd. La storia di Big Fish non è niente di eccezionale, vale molto di più il messaggio che si cela all’interno e in quel finale che ricorda moltissimo quelli delle storie della nostra infanzia.

3) Il terrore del silenzio

film Netflix

Diretto da Mike Flanagan (creatore di serie tv come The Haunting of Hill House e Midnight Mass), questo film del 2016 è una piacevole scoperta all’interno del vasto catalogo Netflix. La storia vede protagonista Maddie Young (interpretata dalla moglie e musa di Flanagan), una scrittrice di romanzi horror divenuta sorda e muta, all’età di tredici anni, a causa della meningite. Maddie conduce una vita abbastanza tranquilla e solitaria, con il suo gatto, lontana dalla città. Una sera, un individuo mascherato e armato di balestra la sceglie come sua prossima vittima, esaltato all’idea che si tratti di una persona sorda in balia del suo sadismo.

Per Maddie è l’inizio di una lotta per la sopravvivenza, piena di scene per nulla scontate e momenti di tensione. Il film mostra una protagonista decisamente diversa dal solito, affetta da un problema molto grave ma non per questo incapace di difendersi. Inoltre, diverse scelte registiche sono abbastanza furbe e ricercate dimostrando come Flanagan sia un autore fuori dagli schemi.

4) Ex Machina

film Netflix

Seppur abbia fatto molto parlare di sé, il film di Alex Garland non ha ricevuto quel riconoscimenti globale che avrebbe meritato. Un premio Oscar per i migliori effetti speciali e una candidatura per la sceneggiatura ma poca o nulla risonanza tra il grande pubblico, se si escludono ovviamente gli appassionati del genere. Ex Machina è un racconto poetico su cosa ci definisca in quanto esseri umani, un lungo dialogo filosofico tra i suoi due protagonisti e il cui cuore pulsante è Ava.

Caleb Smith (Domhnal Gleeson) ha ricevuto l’occasione della vita: poter passare una settimana nell’enorme casa-laboratorio di Nathan Bateman (Oscar Isaac), l’amministratore delegato della società tecnologica per cui lavora. Caleb è stato scelto per sottoporre Ava (Alicia Vikander), intelligenza artificiale dalle fattezze umanoidi, al test di Turing in modo da appurarne le capacità emotive. Caleb è sempre più sorpreso dell’intelligenza e sensibilità di Ava, invaghendosi sempre più del robot. Ava dal canto suo rimane un mistero vivente, capace di destabilizzare gli equilibri della casa e mettere i due uomini uno contro l’altro.

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