Il pomeriggio del 28 agosto 2003, il 46enne Brian Douglas Wells entrò nella PNC Bank di Erie, Pennsylvania, chiedendo 250mila dollari in contanti. In mano stringeva una pistola camuffata da bastone e al collo aveva attaccato uno strano congegno metallico. Uscito dalla banca con 8.702 dollari e fermato dalla polizia dopo neanche 5 minuti di fuga, il signor Wells si arrese immediatamente dichiarando che la rapina gli era stata imposta con la forza dagli stessi criminali che gli avevano attaccato al collo una bomba fatta in casa che sarebbe esplosa se non avesse seguito minuziosamente le istruzioni ricevute. Purtroppo per Brian, di professione fattorino di pizze che nella mano stringeva un fucile/bastone, non ci fu un lieto fine, perché dopo neanche un’oretta dall’innesco, e meno di mezz’ora dopo la rapina, la bomba esplose aprendogli un buon buco in petto e portandolo alla morte nel giro di pochi minuti. Questo è l’antefatto dell’incredibile docu-serie Netflix intitolata Evil Genius: la vera storia della rapina più diabolica d’America. Vi abbiamo raccontato il dove, il quando e il chi ha compiuto tutto questo, ci manca solo da scoprire il perché. E la serie tv Netflix prova a spiegarci proprio questo: ma citando quel capolavoro di Inside Man è proprio qui, direbbe il grande bardo, che c’è l’intoppo.
Evil Genius: una docu-serie folle
Come avrete capito, non si tratta solo di un resoconto di quanto avvenuto in banca e poco dopo, o di come è stata organizzata la rapina. Evil Genius è una storia incredibile che per quanto assurda e paragonabile ad una sceneggiatura di un film thriller è ciò che davvero è accaduto. Al di fuori dell’America i fatti non sono molto conosciuti ma si tratta di un caso che ha avuto grande clamore negli Stati Uniti, venendo presto identificata anche con il nome di “the pizza-bomber mystery”. Evil Genius, insieme a produzioni come La scomparsa di Maddie McCann e The Confession Killer, fa parte del catalogo true crime di Netflix, che sempre più sta cavalcando questo filone seriale. Torniamo però alla storia. Dalla strana rapina originano le investigazioni di polizia, FBI e ATF che porteranno gli inquirenti a scoprire un piano criminale complesso che non avrebbe in alcun modo visto Wells trovare le chiavi e salvarsi.
Dalla ricostruzione dei fatti mostrata in Evil Genius, la rapina in banca si collega poi ad un uomo morto tenuto in un congelatore, ad altri sospetti omicidi, droga, ma soprattutto malattie mentali e manipolazione, che vedono due persone distinguersi tra tutti i soggetti attenzionati dalla polizia: Marjorie Diehl-Armstrong e Bill Rothstein. La rapina in banca è l’inizio del documentario ed è solo una delle cose bizzarre che vedrete. Il 20 settembre 2003, a meno di un mese dall’assurda morte di Wells, il Commissariato di Erie riceve una telefonata. Un uomo, tale Bill Rothstein, dichiara di avere un cadavere nel congelatore del suo garage. Non l’ha ammazzato lui, ma una sua amica, Marjorie Diehl-Armstrong, che gli ha poi chiesto di aiutarla a disfarsi del corpo. Il morto è James Roden, il fidanzato della donna. Prosegue spiegando al suo interlocutore il luogo esatto in cui trovare il cadavere congelato e poi riattacca. Chi sono queste persone e cosa c’entra questo omicidio con la morte di Wells? Solo guardando Evil Genius potrete riuscire, o per lo meno provare, a capire tutto ciò.
Una produzione ai limiti della perfezione
Evil Genius: la vera storia della rapina più diabolica d’America è il frutto del lavoro certosino di Trey Borzillieri, regista che, estremamente colpito dal caso del Pizza bomber, ha dedicato anni a svolgere una sorta di “indagine parallela”, intervistando gli abitanti di Erie, alcuni protagonisti della vicenda ed anche diversi loro parenti/conoscenti, molti agenti di polizia che avevano indagato sulla pazzesca fine di Brian Wells e chi più ne ha più ne metta, sino ad arrivare addirittura a stringere una sorta di “rapporto di amicizia” con una delle persone presumibilmente coinvolte, mentre era detenuta per altri reati, riuscendo a carpire miriadi di informazioni utili. Nelle quattro parti della docuserie l’intricatissimo caso del Pizza bomber viene raccontato nei minimi dettagli. Il quadro finale è quasi destabilizzante, perché si viene letteralmente proiettati in un universo parallelo fatto di bugie, sotterfugi, squilibri mentali, morte, sangue, sociopatia, vendette, inettitudine, disagio, depravazione, follia e degrado.
Evil Genius: la vera storia della rapina più diabolica d’America, tra un colpo di scena e l’altro, ti incolla allo schermo e alla fine ti lascia anche con qualche interrogativo in sospeso: nonostante l’accuratezza del racconto, quella del Pizza bomber rimane comunque la vicenda criminale più allucinante ed arzigogolata di sempre. Un docu-crime ben redatto, credibile, che ha la frenesia e il linguaggio di una vera fiction noir, che pone al centro la storia di un demiurgo emblematico che scoprirete solo guardando la serie, un manipolatore tenace con un carattere duro, iracondo, che ha saputo architettare un piano diabolico e subdolo, che è terminato in maniera tragica per chiunque ne sia rimasto coinvolto. Una delle migliori docu-serie presenti sul catalogo Netflix che non potete non guardare se siete appassionati di questo tipo di produzioni.