Anche giugno sta lentamente volgendo alla sua fine e come di consueto, in occasione della fine del mese e l’inizio di un nuovo palinsesto, saranno molti i film Netflix a lasciarci definitivamente. Sono quasi 30 i titoli che dalla fine di giugno scompariranno dalla piattaforma streaming per fare spazio a nuovi film Netflix e serie tv. Tanti, troppi film Netflix, al punto che menzionarli tutti non sarebbe stato possibile, pertanto abbiamo scelto le 5 cancellazioni più dolorose del mese. Oltre i 5 titoli selezionati però, saranno due i grandi filoni narrativi ad abbandonare la piattaforma alla fine di questo mese: l’intera saga di Jason Bourne – disponibile solo fino al 30 giugno – composta dai 4 film Bourne Identity, Bourne Supremacy, Bourne Ultimatum e Bourne Legacy, e alcuni dei film più iconici di Woody Allen – Vicky Cristina Barcelona (29/06), Basta che funzioni, To Rome with Love (30/06). Se questa è il prologo, provate solo a immaginare quanto sarà tragico il proseguo. Farci andare giù tutte questa cancellazioni non è affatto un lavoro semplice, ma per consolarci non ci basta che pensare alla ventata d’aria fresca con la quale verremo inondati all’inizio di luglio. Tanti nuovi film Netflix sono in arrivo, ma ecco quali sono invece i 5 titoli che dovreste assolutamente recuperare entro i prossimi 10 giorni, prima del loro definitivo addio.
La ricerca della felicità (29 giugno)
Ricordato come uno dei migliori ruoli drammatici della sua carriera, quello che Will Smith fa in La ricerca della felicità è magia pura. Pellicola del 2006 diretta da Gabriele Muccino, La ricerca della felicità racconta la vera storia di Chris Gardner, oggi imprenditore milionario, che prima del grande successo visse un periodo nella più assoluta indigenza. Divorziato, senza una casa, senza un lavoro e con un figlio a carico, Chris dovrà rimboccarsi le maniche per dare a suo figlio e a se stesso una vita all’altezza dei suoi sogni. Girovago di giorno e ospite dei dormitori per senzatetto la notte, Chirs parte dal basso per scalare a passi lenti ma decisi la carriera che ha sempre desiderato. Acclamato dalla critica e amato dal pubblico, La ricerca della felicità ha segnato il suo tempo regalandoci una nuova e prima sconosciuta storia di coraggio e tenacia in grado di far prevalere quell’innato senso di rivalsa in chiunque si trovi a condividere un pezzo della sua storia con quella di Chris. Se ancora non lo avete visto, non tentennate, oggi potrebbe essere proprio la sera giusta.
Orgoglio e pregiudizio ( 29 giugno)
La storia della stravagante famiglia Bennet ha conquistato tutti i lettori del mondo come ben dimostrano le infinite riedizioni e i molteplici adattamenti cinematografici e televisivi. Tra i più recenti e i più famosi spicca senz’altro la pellicola di Joe Wrigt, noto registra di film come Espiazione e Anna Karenina, che nel 2005 ci ha fatto sognare con questo bellissimo e romanticissimo film. Cinque sorelle, tutte con sogni e aspirazioni diverse ma un solo imperativo: trovare marito, meglio se subito. Con questa premessa prende vita la graziosa vita famigliare dei Bennet, tra incontri, scontri, cotte e fugaci disinnamoramenti. La nostra attenzione viene immediatamente rapita dalla seconda delle sorelle Bennet, Elizabeth, interpretata da niente meno che Keira Knightley, di cui una volta visto il film Netflix non riuscirete più a ricordare per nessun altro ruolo, tanto iconica e puntale è stata la sua interpretazione. Amore, scaramucce borghesi ma soprattutto tantissimo amore. Ricordato come uno dei film recenti più romantici di sempre, Orgoglio e Pregiudizio vi travolgerà in un loop che, se amate follemente le serie tv in costume, vi consumerà le palpebre a forza di frenetici rewatch.
Il diario di Bridget Jones (30 giugno)
Se nessuno tra i tuoi conoscenti e amici ti ricorda Bridget Jones, allora Bridget Jones – che pasticcio! – sei proprio tu. Pigra, golosa, con una propensione verso l’alcolismo, autoironica e pungente, Bridget Jones ha anche dei difetti, ma noi sinceramente non li conosciamo. Il primo capitolo della saga della trentenne inglese più folle che si sia mai vista è purtroppo pronto a lasciare il catalogo di Netflix dal 30 giugno 2021. Se vi fanno schifo le classiche commedie d’amore ma di sognare il lieto fine non ne avete mai abbastanza, questo è il film Netflix che fa per voi. Cintura nera di figuracce con un master di secondo livello in uscite fuori luogo, Bridget Jones è l’eroina che non sapevamo di volere, la rappresentazione su schermo di tutto quello che almeno una volta nella vita siamo stati o che fieramente siamo ancora oggi. Il disordine di Bridget invaderà le pareti di casa vostra per trasportarvi nella ricerca dell’amore perfetto senza compromessi e della disastrosa quanto ironica scalata verso la meritata felicità. Con Colin Firth e Hugh Grant a contendersi l’amore di Renée Zellweger, non esiste motivo al mondo per il quale un millennial sia sopravvissuto così tanto senza aver mai visto Il diario di Bridget Jones. Se fate parte di questa categoria correte subito a recuperare, non avete più scuse.
La teoria del tutto (30 giugno)
Era il 2014 quando Eddie Redmayne vinse il premio Oscar come miglior attore protagonista per la sua magistrale interpretazione di Stephen Hawking ne La Teoria del tutto. Ad oggi la pellicola di James Marsh basata sulla biografia del celebre fisico non fa che chiamare a se lodi ogni qual volta la si nomini, accrescendo ancora di più la sua già ottima fama. Dal 1963, sino agli anni più recenti, il film Netflix percorre con dedizione e un singolare sguardo sull’uomo dietro il genio, la vita, tra successi e ostacoli, del cosmologo più famoso al mondo. L’anima che si cela dietro le formule fisiche prende vita in questa commovente pellicola articolandosi lungo i fondamentali passaggi della vita e del successo di Hawking. Sofferente fin da quando aveva 21 anni di atrofia muscolare progressiva, gli studi saranno soggetti a varie interruzioni negli anni, cosa che non si può di certo dire per la sua mente che ha continuato a macinare formule senza sosta, nonostante le criticità a cui la vita l’ha messo di fronte. Dedicato, tenace e risoluto, quella de La Teoria del tutto, è una storia che merita assolutamente di essere trasmessa a quante più persone possibili, per ricordare ed esaltare con sempre maggior vigore quel gran genio che fu Stephen Hawking.
Lost in Translation (30 giugno)
Se non avete mai visto Bill Murray e Scarlett Johansson recitare sullo stesso schermo è perché non avete mai visto Lost in Translation, e questo è un gran peccato. Dalla colonna sonora superba, la pellicola di Sofia Coppola si può definire come un romantico film indipendente che fa della sua narrazione non convenzionale il più grande dei suoi pregi. Il maturo Bob e la giovane e bellissima Charlotte si incontrano di notte, quando tutto tace e l’insonnia incombe, in una Tokyo allucinata che non vuole dormire mai. Incontratisi nel lussuoso albergo che li ospita, i due passeranno lunghissime notti intere a guardarsi, cercarsi e a parlare di tutto come se si conoscessero da una vita, vittime di una connessione mentale tale da sconvolgere finalmente gli equilibri delle loro tristi vite. Impossibilitati ad amarsi, ma con tutta l’intenzione di farlo, Bob e Charlotte inciamperanno l’uno nella vita dell’altra consumando la notte tra il bar e le loro camere d’albergo prima dell’arrivo del giorno e di tutte quelle opprimenti responsabilità che li tengono prigionieri di una vita che non hanno scelto, ma che troppo stanchi non sanno come potrebbero cambiare. Prodotto con solo 4 milioni di dollari e incassandone ben 120 di milioni, Lost in Translation è un successo su tutti i fronti e accorgersene è il romantico peccato al quale non potete sfuggire.