2. Ripley
Con Ripley abbiamo capito che Netflix lo sa ancora fare. Cosa? Sfornare prodotti raffinati, che non siano solo solo puro intrattenimento, ma che sappiano anche elevare lo sguardo di chi si tuffa nella visione. Ripley è la dimostrazione più recente che questo discorso vale anche per Netflix. La serie tv, basata sul romanzo di Patricia Highsmith e sull’omonimo film con Matt Damon e Jude Law, sembra una produzione HBO più che una proposta Netflix. Gli utenti della piattaforma si stavano abituando a determinati standard qualitativi. Standard che stavano premiando soprattutto la capacità di intrattenere e coinvolgere lo spettatore, a discapito della sostanza. Prodotti più lenti, riflessivi, dall’andatura pacata, erano stati messi un po’ all’angolo, avvantaggiando titoli dall’alto tasso di spettacolarizzazione.
Serie come Ripley sono invece quasi delle opere artistiche, sulle quali tutto si cristallizza come fossimo in presenza di una tela. La serie con Andrew Scott ha già ricevuto plausi unanimi da critica e pubblico, in entrambi i casi stupiti che un titolo del genere possa aver trovato casa su Netflix. Scrittura, sceneggiatura, fotografia e montaggio sono ineccepibili. A volte si ha l’impressione di essere davanti ad una fotografia dell’Italia degli anni ’60. Nella serie tutto è curato nei dettagli, dalla recitazione perfetta ai particolari dell’ambientazione. Ripley è davvero un titolo che eleva la qualità della piattaforma ed è quello che serviva a Netflix per rilanciarsi come fucina di grandi prodotti seriali.
3. The Gentlemen
Un’altra serie che ha sbaragliato le aspettative è The Gentlemen, dalla penna di un ritrovato Guy Ritchie. Il titolo, uscito su Netflix a inizio aprile, è stato nella Top10 della piattaforma per oltre un mese, risultando come uno dei più visualizzati dell’ultimo periodo. Il merito è della trama e del ritmo di questa serie, che è un buon compromesso tra una comedy irriverente e un gangster d’azione. The Gentlemen sarebbe lo spin-off del film uscito nel 2019, dal quale però si stacca prendendo un’altra direzione. La trama è aggiornata, la comicità più fluida e lo spazio narrativo più ampio. La serie Netflix segue le peripezie di un aristocratico che, tornato nella sua dimora dopo la morte del padre, incappa in un gigantesco traffico illecito di droga. Da uomo irreprensibile, il protagonista si trasforma in un temuto gangster, che, insieme alla sua squadra, proverà a mantenere il controllo sugli affari.
La commedia è frizzante e concitata, i personaggi hanno una loro caratterizzazione e l’arco narrativo del protagonista è tracciato seguendo uno schema psicologico sottile, che fa emergere la sede di potere e l’egocentrismo di un uomo apparentemente estraneo agli affari criminali.
I personaggi di Guy Ritchie sono tutti un po’ egocentrici e vengono inseriti in una cornice a volte volutamente esagerata, ma comunque aderente alla realtà.