5) Insatiable
Forse Netflix si aspettava le numerose critiche che sarebbero seguite al rilascio di questa serie tv. Ma come si dice: non esiste cattiva pubblicità. E invece sì, come dimostra Insatiable. Se il modello voleva essere 13 Reasons Why (almeno nella sua prima stagione) il risultato è stato molto ma molto diverso. La trama è presto detta: un’adolescente in sovrappeso vessata e bullizzata decide di vendicarsi dopo aver perso trenta chili a seguito di un ricovero in ospedale. Insatiable è stata distrutta da critica e pubblico: accuse di fat-shaming, una petizione con centinaia di migliaia di firme per chiederne la cancellazione e la scure della critica a stroncarla definitivamente.
Giudicata “banale, esagerata, pasticciata” (Hollywood Reporter), Insatiable nella sua satira troppo poco mirata compie l’errore più grave. L’intento si perde nella nebbia della trama e a volte la serie risulta perfino offensiva. Un abbaglio bello e buono da parte di Netflix, pur partendo da un concept che, sviluppato in altro modo, avrebbe potuto funzionare, come mostra pure un discreto riscontro di parte del pubblico. Un motivo sufficiente per la piattaforma di streaming per rinnovare lo show per una seconda stagione. Con l’obiettivo dichiarato di cancellare le critiche e con esse anche la pesante etichetta che si è guadagnata: quella di peggior flop di Netflix.