Anche i colossi devono fare i conti con dei momenti no. E Netflix si trova ad avere a che fare con uno dei momenti no più importanti della sua storia, nel secondo trimestre di questo 2019. Il gigante streaming ha infatti pubblicato i risultati finanziari relativi al secondo trimestre di quest’anno, nel periodo che intercorre tra aprile e giugno: periodo che porta con se un calo di abbonati e un imponente abbassamento della crescita rispetto alle previsioni. Ma non è questo il dato più preoccupante.
Il dato più preoccupante riguarda il fatto che il calo degli abbonamenti riguarda specialmente i paesi nei quali è stato applicato l’aumento dei prezzi (che riguarda anche l’Italia, per tutti i dettagli ne abbiamo parlato qua): c’è quindi una correlazione diretta tra l’aumento dei prezzi e la diminuzione della crescita di Netflix.
In questo periodo, insomma, Netflix ha perso più abbonati di quanti ne abbia guadagnati: negli States c’è stato un calo clamoroso, con 130mila abbonati in meno.
Le previsioni sono andate molto diversamente rispetto a quanto ci si auspicasse: Netflix aveva previsto di ottenere all’interno di questo trimestre ben 5 milioni di utenti in più, ma si è fermata a 2,7. Poco più della metà.
Dati preoccupanti quindi, ma certo non definitivi. Netflix si è giocata parecchi assi durante il Q3, ovvero il terzo trimestre, quello che parte a luglio e finisce a settembre. A Luglio la grande N ha calato La Casa de Papel ma soprattutto il suo cavallo più vincente, Stranger Things, un fenomeno mediatico come raramente se ne sono visti e la cui terza stagione è stata addirittura migliore delle precedenti (qua trovate la nostra recensione).
E potrebbe essere proprio Stranger Things a far risalire la china ai re dello streaming, salvandoli da un ulteriore calo: il terzo trimestre si preannuncia scoppiettante grazie alla presenza di Eleven e soci. Staremo a vedere.