Netflix sta aumentando il costo degli abbonamenti in tantissimi paesi del mondo: una delle ultime nazioni che stanno interfacciandosi proprio in questi giorni col rincaro prezzi della famosa piattaforma streaming è proprio l’Italia, con un aumento dei prezzi che riguarda alcuni tipi di abbonamenti, ma non la tariffa base. Netflix ha giustificato l’aumento del costo degli abbonamenti con la sempre crescente qualità del servizio, che solo negli ultimi tempi ha visto nascere dei prodotti che sono ormai chiacchieratissimi a livello nazionale e internazionale come Squid Game e Strappare Lungo i Bordi (qui la nostra recensione) del nostro ZeroCalcare, che proprio oggi ha spiegato cosa c’è dietro il tormentone “Annamose a pija er gelato” della sua serie.
Tra le nazioni colpite dal rincaro abbonamenti in maniera più prepotente c’è la Svizzera, e questa situazione sta creando parecchio malcontento tra la popolazione. In Svizzera l’abbonamento Netflix costa più che in qualsiasi altro paese europeo: con il recente aumento, l’abbonamento standard è passato dai precedenti 16,90 franchi al mese a 18,90, mentre l’abbonamento premium è salito da 21,90 a 24,90. L’unico abbonamento a mantenere gli stessi costi è quello base, con un costo di 11,90 franchi mensili. Una situazione simile a quella dell’Italia insomma, ma con costi più alti.
A tal proposito, il politico Stefan Meierhans, intervistato dal Corriere del Ticino, si è cosi espresso: “Questo aumento dei prezzi mi spinge ad approfondire la questione. Finora, visto il mercato in cui opera Netflix, non ho ritenuto opportuno aprire un’indagine sui costi delle offerte di pay-TV. Tuttavia, questi aumenti e la differenza tra l’offerta svizzera e quella negli altri Paesi d’Europa, spingono a porsi delle domande. Valuterò il seguito della questione e chiarirò se l’intervento statale sia o meno opportuno, come dovrebbe essere effettuato e quali ne sarebbero gli effetti”.
Insomma, in Svizzera lo stato potrebbe intervenire per affrontare la ‘questione Netflix’. Voi cosa ne pensate?