Netflix è finito in un polverone a causa di uno show intitolato Jinn.
La polemica ha per oggetto la prima serie tv targata Netflix interamente girata in arabo.
Jinn è ambientata nella città di Petra e racconta le avventure amorose e sentimentali di un gruppo di adolescenti che in gita nella città si trovano a far amicizia con “spiriti del bene e del male”.
Cosa c’è di male nella sinossi di Jinn direte voi?
Beh, il procuratore generale di Amman non la vede proprio così, anzi, la considera oscena ed ha deciso di incaricare le forze armate giordane di oscurare ogni trasmissione dello show.
Le motivazioni del procuratore generale del Regno Hascemita e del ministro dell’interno sono da ricercare soprattutto in scene in cui “ragazzi e ragazze si baciano”.
Scene viste come oscene e come un “invito ai giovani a praticare la lussuria e l’immoralità”.
Dopo la diffusione della notizia sul network Al Jazeera, Netflix Middle East non ha reagito bene.
Netflix Middle East è la sezione del colosso americano che si occupa proprio della programmazione e produzione di contenuti nel mondo arabo.
Netflix Middle East considera l’oscurazione di Jinn come un “atto di bullismo” perchè l’obiettivo di ogni show è di celebrare solo valori universali come l’amore, l’amicizia e il coraggio.
Purtroppo, indignazione a parte, non c’è niente che si sia potuto fare per risolvere la situazione e Jinn rimane ora oscurato dal catalogo nazionale..La sezione principale di Netflix ha quindi dovuto condividere una nota di profondo dispiacere per le autorità e i suoi utenti che si sono sentiti offesi.