Nel mondo della serialità ci sono tante storie, ci sono volti, immagini, nomi e sigle. Alcune sono famose, altre meno, alcune condizionano il mercato delle serie tv in maniera costante. Ci sono piccole case produttrici e ci sono colossi multimediali. Tra questi ce ne sono due che per qualche tempo hanno cercato di collaborare e condividere la scena. Il primo è la piattaforma streaming per eccellenza: Netflix. Il secondo colosso è la casa produttrice dei film e delle serie tv che hanno battuto centinaia di record: Marvel. Per sei lunghi anni i due hanno costruito un mondo, hanno regalato ai fan dei fumetti un nuovo metodo di lettura: hanno fatto sbarcare i supereroi in tv come mai prima d’ora.
Jessica Jones, Iron fist, The Punisher e tanti altri titoli hanno occupato le nostre giornate, ci hanno fatto tornare bambini. Il tutto ovviamente attualizzato e reso televisivamente perfetto. Poi però qualcosa non ha più funzionato, come uno scricchiolio nel meccanismo dell’orologio più complicato del mondo. Basta un granello di sabbia per far saltare tutto e per non far segnare più l’ora giusta. In questo articolo cercheremo di trovare il motivo della rottura, di mostrarvelo, di spiegarvelo e di raccontarvelo. L’analisi della fine di un amore, breve ma intenso.
Marvel e Netflix, l’unione non sempre fa la forza
Prima di addentrarci nell’analisi di questa rottura bisogna contestualizzare la situazione attuale in cui ci troviamo. Le case produttrici di serie tv (e più in generale tutta l’industria dello streaming) sono in costante evoluzione e continua espansione. Ogni giorno spuntano nuovi progetti, nuove idee e la concorrenza si fa sempre più spietata. Da una parte, noi consumatori possiamo ritenerci fortunati di poter scegliere a chi affidarci tra Netflix, Amazon, Hulu e così via. Dall’altra le ultime citate sono costrette a non fermarsi nemmeno un minuto per non rimanere indietro. Non ultimo, l’arrivo di Disney+ (con un prezzo davvero interessante per gli abbonati) è probabile che sparigli le carte in tavola nel poker delle case produttrici.
Proprio lo sbarco del colosso Disney nei lidi della serialità è uno dei due motivi della rottura tra Netflix e Marvel. La Casa fondata da Walt Disney nel lontanissimo 1923 ha acquisito Marvel Entertainment precisamente 10 anni fa, nel 2009. La cifra sborsata è imbarazzante: 4.3 miliardi di dollari per inglobare la creaturache a quel tempo vedeva il compianto Stan Lee nel ruolo di presidente emerito. L’arrivo quindi di una piattaforma targata Disney ha fatto vacillare e poi cadere l’accordo tra Netflix e Marvel. Il motivo? Pare abbastanza ovvio che Disney voglia produrre e far leva su un mercato come quello dei supereroi e sulle serie a loro dedicate, senza aver alcun tipo di concorrenza nel settore o comunque scoraggiando i concorrenti ponendo costi altissimi per i diritti di Marvel.
Questo è il secondo motivo della rottura: i soldi
Qualche tempo fa Hollywood Reporter ha compiuto una precisa e scrupolosa analisi economica sui costi che ha dovuto sobbarcarsi Netflix negli ultimi anni per la messa in onda delle serie tv Marvel. Da questa si può evincere che le cancellazioni messe in atto non sono dovute a scelte artistiche (chi mai in fondo si sognerebbe di cancellare produzioni come Daredevil o Jessica Jones?) ma a ragioni economiche. Netflix infatti, come già vi abbiamo detto, non possiede quote dei diritti di proprietà sulle serie Marvel. Per questo ha dovuto compiere enormi sforzi monetari per garantirsi la presenze delle produzioni nel suo catalogo. Netflix ha inoltre pagato a ABC Studios i diritti della messa in onda di ogni stagione. Tutto questo ci fa capire che il rapporto non poteva andare avanti.
Cosa dire quindi in conclusione? Più che tirare le somme dovremmo avere la speranza che la concorrenza tra Netflix e Disney+ stimoli vicendevolmente i due colossi a dare sempre il massimo e a produrre serie tv sempre meglio realizzate. Confidiamo in voi.