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Netflix vuole cambiare la percezione del doppiaggio sulle sue Serie Tv

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Con la diffusione delle piattaforme streaming (prima su tutte Netflix), abbiamo iniziato ad avere la possibilità di scelta non solo su cosa guardare, ma anche su come farlo. Con le reti televisive eravamo (e siamo) obbligati a guardare film, programmi e serie tv doppiati in italiano, mentre grazie a queste piattaforme ora possiamo scegliere in quale lingua guardarli, e se con o senza sottotitoli. Con la diffusione di Netflix e simili si ha una divisione tra chi guarda i prodotti doppiati in italiano e chi opta per la lingua originale (e per queste serie tv ha ragione). Questo è ciò che succede in Italia. La situazione è invece molto diversa, ad esempio, in America.

Non tutti sanno che il doppiaggio è un’arte (sì, è un’arte) a cui non tutte le nazioni ricorrono. Grandi paesi come l’America – ma non solo – non utilizzano spesso il doppiaggio quando si tratta di riproporre nel proprio paese prodotti creati in altre nazioni. Le produzioni estere vengono proposte in lingua originale e con i sottotitoli nella lingua del paese di arrivo. Ma Netflix ha deciso di cambiare tutto. Vuole investire molto sui doppiaggi in inglese delle serie tv straniere.

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Mentre in Italia è iniziata la guerra di quelli che rinnegano le proprie “origini” e sono per la lingua originale, in America Netflix sta cercando sempre di più di incentivare il doppiaggio, visto da sempre come una “parodia” a causa di scarsi fondi, e quindi scarsa bravura di traduttori e doppiatori (qui i nostri preferiti). Con la crescita di prodotti creati non in lingua inglese, il colosso dello streaming ha deciso di puntare sul doppiaggio per ricoprire un maggiore numero di utenti, comprendendo quelli che non simpatizzano per i sottotitoli.

Secondo i dati forniti da Netflix, l’85% degli utenti americani della piattaforma preferiscono il doppiaggio ai sottotitoli per la serie The Rain (creata in Danimarca), il 78% per Dark (Germania), e il 72% per La casa de papel (Spagna). E a proposito di quest’ultima, Netflix ha deciso di fare un test: ha doppiato di nuovo le prime due parti della serie con il cast e il direttore che hanno scelto per la terza parte, a seguito di aspre critiche ricevute per il primo doppiaggio.

netflix dark

Sono nove le lingue in cui Netflix doppia maggiormente: francese, italiano, tedesco, turco, polacco, giapponese, spagnolo castigliano, spagnolo dell’America Latina e portoghese brasiliano. Sono invece 27 le lingue dei sottotitoli. Da aprile di quest’anno, la piattaforma ha creato una nuova posizione lavorativa: “Manager creativo per il doppiaggio inglese”, e ha assunto David McClafferty, uno dei direttori al doppiaggio.

McClafferty ha già iniziato a lavorare costruendo un network con talenti creativi. L’uomo propende verso un approccio in cui i progetti di doppiaggio sono visti più come vere e proprie produzioni e non come sessioni di registrazione. L’uomo ha esposto la sua idea:

Il modo per far evolvere il doppiaggio inglese è invitare gli artisti e dargli la libertà di scegliere i doppiatori e dirigere la performance con la loro stessa visione. Voglio che sentano di trovarsi un posto dove viene rispettata la versione originale e anche ottenere una performance naturale senza interferenze da parte mia o da parte dello studio.

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«Un buon doppiaggio richiede attori che possano dare una performance naturale ed esplorare le sfumature dei loro personaggi dietro le parole che dicono» ha affermato il responsabile casting Dorit Simone, che ha lavorato per diverse serie tv Netflix e ha assunto un cast per ogni progetto come fosse una produzione originale.

La speranza è quella di trasmettere il cambiamento di pensiero, che già si è attuato in studio di registrazione, anche agli spettatori. Vogliono cambiare la percezione negativa che gli americani hanno per il doppiaggio, aumentando la qualità di un’arte che troppo spesso viene ingiustamente denigrata.

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