Prima o poi doveva capitare, anche se dai vertici Netflix speravano fosse che quel ‘poi’ fosse decisamente più spostato in avanti nel tempo. Ma invece eccoci: per la prima volta nella sua storia, nel trimestre in corso Netflix ha fatto registrare una perdita di abbonati. La piattaforma streaming più famos al mondo si trova a dover fronteggiare per la prima volta un leggero calo di interesse generale sul suo prodotto: nulla di grave, non si può di certo definire come una crisi, ma un piccolo campanello d’allarme assolutamente sì.
Del resto, se era fisiologico che prima o poi, in una storia fatta solo di alti, potesse capitare qualche basso, a preoccupare non sono tanto gli utenti persi in questo trimestre (circa 200.000, un numero comunque molto basso considerando che Netflix conta oltre 221 milioni di iscritti in tutto il pianeta) quanto le previsioni sul prossimo trimestre: e rispetto al prossimo trimestre si prevede una perdita di utenti più considerevoli, circa sui 2 milioni.
Le motivazioni possono essere molteplici e sono quindi presto spiegate: innanzitutto la chiusura del servizio in Russia, che ha portato Netflix alla perdita (consapevole) di oltre 700mila abbonati. In secondo luogo la concorrenza sempre più folta e spietata dei competitors: fino a qualche anno fa Netflix giocava da solo o quasi, oggi da Amazon Prime Video a Disney +, passando per Apple Tv +, la sempre presente Sky e ormai tante, tantissime altre piattaforme streaming, le cose sono cambiate e anche chi prima era re incontrastato dello streaming come Netflix è costretto a dividere la torta con i suoi rivali.
Nulla di veramente preoccupante, quindi, considerando che i guadagni complessivi dell’azienda continuano a essere in aumento, ma Netflix è un colosso e sa che bisogna prendere le contromisure non quando la situazione è già preoccupante, ma quando ancora c’è tempo e modo per far sì che non lo diventi. E un modo per rimettere le cose a posto in merito al numero di abbonati, Netflix lo ha trovato (e lo sta testando) da tempo: quello di mettere fine agli account condivisi tra più persone fuori dal proprio nucleo familiare. Ne abbiamo parlato in questi giorni, del fatto che Netflix abbia cominciato a fare sul serio con i test in alcune nazioni. Test che, a maggior ragione dopo il calo di abbonati, diventeranno presto realtà molto probabilmente: prevediamo che presto in tutto il mondo sarà vietata la pratica degli account condivisi fuori dal proprio nucleo familiare, o che verrà introdotto un sovrapprezzo per chi si avvarrà di questa pratica.
La lotta agli account condivisi è già a buon punto, mentre un’altra contromisura di cui si sta parlando in maniera più concreta negli ultimi giorni è quella dell’introduzione della pubblicità all’interno di Netflix. A riguardo, il CEO Reed Hastings si è così espresso: “Coloro che seguono Netflix sanno che sono contro la complessità della pubblicità e a favore della semplicità dell’abbonamento. Ma sono ancora più un fan di una scelta più ampia per i consumatori”. Insomma, c’è un’apertura rispetto al passato, dove i vertici Netflix erano totalmente chiusi all’idea di introdurre la pubblicità. Ma ora potrebbe essere un’opzione per re-invertire il trend: con l’inserimento della pubblicità è presumibile che il costo degli abbonamenti, ora in costante aumento in tutto il mondo, possa essere ridotto. E questa sarebbe sicuramente un’ottima notizia per gli utenti.
Staremo a vedere, ma una cosa è certa: prepariamoci, perchè qualcosa stavolta verrà fatta sul serio e concretamente. Se sarà una vera e propria rivoluzione, lo scopriremo presto.