Netflix è in assoluto una delle piattaforme streaming più potenti e importanti al mondo. I suoi abbonati sono cresciuti fin da subito a vista d’occhio e questo ha garantito al sito un successo che sembrava non potesse arrestarsi mai. Qualcosa sembra però star cambiando: le critiche sono sempre più frequenti e il tasto disattiva viene pigiato ormai troppo spesso. Molte sono le persone che hanno deciso di abbandonare il servizio d’intrattenimento (ne abbiamo parlato qui) sostenendo che la qualità stia iniziando a scarseggiare.
È davvero così? Netflix sta puntando troppo poco sulla qualità? Noi abbiamo cercato di analizzare la questione e siamo arrivati a una conclusione.
Netflix è una montagna russa: passa da livelli altissimi a livelli bassissimi, e lo fa nel modo più veloce possibile. Una giostra da cui qualcuno ha deciso di scendere e a cui molti altri chiedono ancora un altro giro sperando di rimanere di nuovo sorpresi.
Troppo spesso sono state fatte scelte discutibili che sembrano aver puntato esclusivamente sullo share e non sulla sua qualità. La Casa di Carta ovviamente è l’emblema di questo concetto. La scelta di continuare questa serie tv – che fin dalla prima stagione aveva conquistato una fetta di pubblico abnorme – si è rivelata essere deleteria: rovinarsi è stato inevitabile. La piattaforma ha cercato di cavalcare l’onda di uno dei suoi maggiori successi decidendo di sacrificare completamente la propria qualità. È opinione comune che la serie spagnola con l’andare avanti abbia solo fatto passi indietro, ma questo non è importato a Netflix perché, nonostante le numerose critiche, il prodotto riusciva a portare a casa una quantità visualizzazioni mostruosa, ed è proprio quella a fare la differenza. Certo, è ovvio che si tenda ad ascoltare la voce del pubblico (che per la piattaforma si traduce solo nei numeri) ma quello che ci sembra di capire è che si decida di ascoltare solo quello che più conviene, perché attorno a La Casa di Carta non è tutto rosa e fiori come pensano, anzi.
Questa scelta si contrappone in maniera significativa alle cancellazioni fatte negli ultimi mesi e che ci hanno fatto dire: ma perché?
Non possiamo giustificare la piattaforma pensando che quello che sta facendo con La Casa di Carta sia una caso isolato, perché questo errore continua a ripeterlo con una valanga di altre serie: Lucifer, Élite e molte altre. Tutti questi sono prodotti che hanno fatto già il loro tempo e che possibilmente non dovrebbero avere più nulla da dire e da raccontare ma Netflix continua a portarli avanti concentrandosi solo sui termini di ascolto: ti piace vincere facile?
Ed è proprio davanti a tutto questo che troviamo, al margine, tutti quei nuovi show che sono stati cancellati prima ancora di riuscire a farsi un nome. Serie da una stagione che – nonostante tutto – sono state fatte fuori. Meravigliose messe in onda interrotte bruscamente e private di un finale. I Am Not Okay With This è uno degli esempi più recenti: iniziato e concluso nel battito di una stagione. E ancora, Chiamatemi Anna è arrivata alla sua fine con la terza stagione, ma ha lasciato – nonostante la presenza del finale – un senso di insaziabilità nell’anima degli abbonati per via di quella fugacità e quella fretta che ha contraddistinto la serie (ne abbiamo parlato meglio qui).
Ma ci sono cose che Netflix riesce a fare impeccabilmente e saranno proprio loro a renderlo la piattaforma streaming più imponente e importante al mondo.
Stiamo ovviamente parlando di prodotti come Stranger Things definibili solo come veri e propri capolavori. Il ritorno agli anni ’80, delle sue canzoni, l’atmosfera che si respira nella serie, l’impeccabile fotografia e le icone che questo prodotto ha costruito sono tutti elementi che contribuiscono a dare un senso di profondità a una serie che – all’apparenza – sembra non avere. Proprio per questo a ogni annuncio di una nuova stagione tendiamo a tremare. Nello specifico, tremiamo per due motivi: da una parte l’entusiasmo infinito che proviamo al pensare di rivivere nuove avventure con i nostri teenagers preferiti, e dall’altro per la paura che abbiamo di rimanere delusi di fronte a un possibile grande errore che possa rovinare la serie. La nuova stagione si sta registrando e noi effettivamente stiamo tremando un bel po’, abbiamo paura. Non siamo pronti a vedere un colosso del genere rovinato e speriamo che la voglia di strafare non superi mai tutta la qualità del prodotto, che è tanta.
E alla stessa stregua in termini di qualità troviamo Ozark, il capolavoro Netflix più recente. Una storia piena di colpi di scena e un grande cast, per il prodotto più simile a Breaking Bad mai esistito. Uno dei prodotti che nella piattaforma è riuscito a fare la differenza facendoci dimenticare e perdonare tutte quelle volte in cui sono stati preferiti i numeri alla qualità. D’altronde nel sito streaming è da poco sbarcata The Haunting Of Bly Manor, una storia horror poetica. E se una piattaforma del genere riesce a unire questi due aggettivi, qualcosa di potente e forte deve averla per forza.
E noi siamo qui a dargli ancora tutte le possibilità del mondo, e saremo qui ancora per tanto tempo se il risultato saranno questi prodotti.
Noi non possiamo in alcun modo giustificare la piattaforma da alcuni degli errori commessi ma non possiamo non ringraziarla per alcune delle grandi serie che è riuscita a regalarci. Proprio per questo ci siamo limitati a paragonare Netflix a una montagna russa: ci porta su ma poi fa degli scivoloni non indifferenti. Ha scelto La Casa Di Carta, ma ci ha ripagati con Ozark. Ha scelto Baby, ma poi ci ha dato Stranger Things.
Non focalizzandoci troppo solo su un discorso riconducibile alle Serie Tv bisognerà anche prendere in considerazione la scelta dei film nel catalogo. La filmografia è ampia e interessante e cerca di accontentare il pubblico di qualsiasi età e qualsiasi gusto. Giusto qualche tempo fa la piattaforma ha sfornato un film niente male che ha fatto spazio ad argomenti importanti come la religione e l’estremismo di questa. Stiamo parlando de La Strada Del Male che vede al timone Tom Holland e Robert Pattinson. Un film che ha fatto discutere poco ma che pensiamo valga la pena d’esser visto.
A tutti gli effetti Netflix è una piattaforma inclusiva: abbraccia chiunque abbia dei gusti più superficiali e leggeri ma non si dimentica della gran fetta di pubblico che per rimanere incollato allo schermo necessita solo di un capolavoro. Bastone e carota: questo è ciò che Netflix continua a fare con i suoi abbonati. E noi, che siamo così tanto affezionati, ci rifiutiamo categoricamente di non dargli la nostra fiducia per un futuro ancora più colmo di qualità.
E questa fiducia dovrà essere ripagata. Giusto, Netflix?