Con l’aggiornamento del catalogo di ottobre, Netflix ha reso disponibili ai suoi utenti alcune produzioni della RAI. Nei giorni passati abbiamo infatti notato che sulla piattaforma streaming è comparsa la Serie Tv italiana Don Matteo. Succesivamente anche altri prodotti targati RAI sono stati caricati, come Braccialetti Rossi e Non Uccidere. Cosa si nasconde dietro questa mossa? Indaghiamo un po’!
Antonio Campo Dall’Orto, Direttore Generale della RAI, aveva parlato di un accordo con Netflix e Amazon lo scorso aprile. L’obiettivo di questa partnership è quello di portare innovazione nella televisione di Stato. La strategia adottata è di medio-lungo termine ed è appena iniziata. In realtà, questo accordo favorisce sia Netflix che la RAI. In tal modo la televisione di Stato riesce ad accumulare nuovi guadagni dalla fruizione dei propri prodotti e allo stesso tempo la piattaforma streaming, aggiungendo nuove Serie Tv, estende la sua offerta ad una nuova fetta di pubblico.
La strategia messa in atto dalla RAI denota, oltre che una tecnica commerciale, una possibile concorrenza interna nei confronti di Netflix. Infatti, pur avendo fornito al colosso americano alcune produzioni originali, queste continuano a essere fruibili anche su RAI Play, la piattaforma strteaming della televisione di Stato. Tuttavia, tra le due piattaforme vi è una differenza fondamentale: il posizionamento nel mercato. RAI Play è infatti gratuito, mentre Netflix è un servizio a pagamento. L’accordo tra le due parti nasconde molto più di una eventuale concorrenza.
Domani, venerdì 6 ottobre, su Netflix sarà disponibile la nuova Serie Tv Suburra. Questa produzione è il primo risultato della partnership tra il colosso streaming americano e la RAI. Sarà disponibile anche in chiaro, sulla televisione di Stato, nel 2019.
Si può quindi dedurre che direzione vuole seguire la RAI. Sfruttando Netflix in due modi, la televisione di Stato ha un doppio guadagno. Fornendo le sue produzioni al colosso streaming americano si assicura nuovi introiti per la visione dei prodotti. Nello stesso momento, può sfruttare le possibilità offerte da Netflix per la produzione di nuove Serie Tv in collaborazione con la televisione di Stato. La RAI mira quindi a riportare in pista la televisione generalista, utilizzando proprio il web come risorsa.