Netflix e lo stop agli account condivisi: una telenovela che sembra non avere fine. Ci avviciniamo a grandi passi alla fine del famoso ‘primo trimestre’ dell’anno in cui la piattaforma ha fatto sapere di voler iniziare a implementare lo stop alla condivisione degli account fuori dal proprio nucleo domestico (in Italia, la data di scadenza della possibilità di condividere l’account fuori dal proprio nucleo domestico potrebbe invece essere un’altra): è quindi tempo, per la piattaforma streaming, di cominciare a stilare alcune regole al fine di preparare gli utenti a questa svolta epocale, che negli obiettivi di Netflix dovrebbe portare maggior introiti complessivi all’azienda.
Proprio in riferimento a queste regole, avevamo fatto un articolo qualche giorno fa, contenente alcune informazioni pubblicate dalla stessa piattaforma in relazione alle novità legate all’introduzione del sistema che porterà alla fine degli account condivisi fuori dal proprio nucleo domestico. Tuttavia, le stesse informazioni sono state modificate proprio ieri. Un portavoce di Netflix, a riguardo, stando a quanto riportato da Wired ha dichiarato: “”Per un breve periodo martedì è stato pubblicato un articolo sul Centro assistenza di altri paesi che conteneva informazioni valide solo in Cile, Costa Rica e Perù, che successivamente è stato aggiornato“
Netflix e la parziale retromarcia sulle regole anti-account condivisi: cosa succede ora?
In sostanza, Netflix aveva pubblicato contenuti destinati al centro assistenza di alcune nazioni nei paesi sbagliati. Ora quella pagina è stata aggiornata, e questo è quel che risulta dalla pagina del centro assistenza relativa all’Italia:
Cosa è cambiato, quindi, rispetto alle regole precedentemente pubblicate e in cosa consiste la parziale retromarcia di cui parlavamo? I cambiamenti più importanti, come riportato anche da Repubblica, riguardano il famoso limite dei 31 giorni entro i quali (secondo le indicazioni precedentemente pubblicate) sarebbe stato necessario collegare un dispositivo al wi-fi del nucleo domestico per autorizzarlo alla riproduzione dei contenuti (ora non c’è più nessun riferimento di quel tipo, e quindi non risulta sia necessario collegarsi al proprio account dalla posizione principale almeno una volta ogni 31 giorni) e quello relativo ai 7 giorni di durata del codice temporaneo necessario per l’autorizzazione e l’utilizzazione temporanea di un dispositivo.
Quel codice è comunque rimasto, ma Netflix adesso spiega meglio come funzionerà: verrà inviato un link al numero di telefono o all’indirizzo e-mail associato al proprietario dell’account. Questo link aprirà una pagina con un codice di verifica a 4 cifre, che andrà inserito entro 15 minuti sul dispositivo da cui proviene la richiesta. Tra le altre novità relative all’aggiornamento della pagina del centro assistenza italiano, è da notare come sia sparita anche la frase presente in precedenza che recitava “ai dispositivi che non fanno parte del Nucleo domestico, la visione di Netflix può essere bloccata”. Viene però comunque ricordato che ““la verifica del dispositivo potrebbe essere richiesta periodicamente”. Insomma, un po’ di cambiamenti da immagazzinare, a soli due giorni di distanza dalle regole precedentemente pubblicate.
Alcune cose, però, sono rimaste identiche rispetto alle indicazioni pubblicate solo qualche giorno fa: tra queste, la definizione di nucleo domestico, indicato come “un gruppo di persone che vivono nella stessa posizione insieme al titolare dell’account”, definizione a seguito della quale Netflix ha ricordato ancora una volta come “le persone al di fuori del Nucleo domestico dovranno registrare un proprio account per guardare Netflix”.
Insomma, una rettifica alle regole applicabili nel nostro paese, ma rimane ferma l’intenzione di Netflix di bloccare la pratica degli account condivisi al di fuori del nucleo domestico. Presto, sicuramente, avremo altre informazioni: la nuova era di Netflix è iniziata, e ormai gli account condivisi fuori dal nucleo domestico hanno davvero i giorni contati.