Netflix è in un periodo di grandi, giganteschi cambiamenti. Lo sapevamo già che questo sarebbe stato l’anno in cui la famosa piattaforma streaming avrebbe sostanzialmente cambiato pelle, per dettare dei nuovi trend di fruizione che presto potrebbero essere seguiti anche da altre piattaforme streaming. Tutto è iniziato con l’introduzione dell’abbonamento con pubblicità, una forma di abbonamento più economicamente conveniente ma con la differenza che al suo interno prevede appunto delle pubblicità, cosa mai successa prima su Netflix. Poi è stato il turno della grande epopea dello stop agli account condivisi: una notizia che è cominciata a circolare già un anno e mezzo fa, con noi stessi che vi abbiamo tenuti aggiornati su ogni evoluzione e novità a riguardo, ma che ci ha messo talmente tanto a diventare operativa che molti utenti si stessero chiedendo se a un certo punto Netflix avesse cambiato addirittura idea. E invece no, eccoci qua: dopo i primi test in America Latina, Portogallo, Spagna e Canada, lo stop agli account condivisi da qualche settimana è diventato realtà anche in Italia.
E proprio dal Canada sta partendo invece il nuovo test che dovrebbe portare a un’altra rivoluzione in casa Netflix relativa agli abbonamenti: presto potremmo dover dire addio al piano base. Non ancora in Italia, ma così come per lo stop agli account condivisi è bene arrivare preparati a questa rivoluzione che sembra imminente. Una rivoluzione che potrebbe essere più veloce rispetto a quella relativa allo stop degli account condivisi, e che potrebbe diventare presto operativa in molti paesi: il fatto che Netflix parta dal Canada, un mercato molto grande, e non da mercati più piccoli come era accaduto per lo stop agli account condivisi, sembra suggerire che l’implementazione di questa novità sarà molto più rapida rispetto alla precedente.
Abbonamenti Netflix, addio al piano base: cosa sta succedendo in Canada e cosa potrebbe comportare in Italia
In Canada il piano base è stato rimosso dalle scelte di possibili abbonamenti da poter sottoscrivere su Netflix, e il piano Base non c’è già più: le opzioni sono piano con pubblicità (come possibilità più economica) e poi si salta direttamente al Full HD oppure al piano in 4K. In sostanza, è stata eliminata la possibilità di sottoscrivere un abbonamento con un costo intermedio.
Se – come probabile – la novità dovesse essere implementata presto anche in Italia, la panoramica sarebbe questa: con l’eliminazione del piano Base (che costa 7,99 euro al mese), l’offerta rimanente riguarderebbe il piano Standard con pubblicità (5,49 euro al mese) il piano Standard (12,99 euro al mese) e in fine il Piano Premium (17,99 euro al mese), con ben 7,50 euro di scarto al mese tra il primo e il secondo gradino dell’abbonamento.
I primi test appena partiti in Canada sembrerebbero rivelatori di quella che è l’intenzione di Netflix rispetto ai propri utenti in prospettiva futura: la valorizzazione del piano con pubblicità, da poco lanciato, che rimarrebbe come unica opzione poco costosa, o in alternativa la valorizzazione dei piani più costosi. Togliendo quindi le vie di mezzo, rappresentate in questo momento appunto dal piano Base. Novità con cui presto, probabilmente, dovremo fare i conti anche noi. Vi terremo aggiornati.