Dopo avervi proposto le 7 serie tv leggerissime da guardare in un solo pomeriggio, passiamo invece ad una visione più impegnativa, con titoli che richiedono maggior tempo a disposizione e una ricerca approfondita nel catalogo di Netflix. La piattaforma, oltre ai prodotti originali tra cui pure spiccano titoli abbastanza longevi – basti pensare alle 7 stagioni di Grace e Frankie o agli 80 episodi di The Ranch -, offre un’ampia scelta di serie tv a lunga narrazione. Fino a qualche mese fa, Once Upon A Time e 24 dominavano la classifica delle serie tv più lunghe di Netflix, seguite da Suits, I Griffin e tante altre. Ma lasciando un attimo da parte i titoli più noti, con questa lista abbiamo provato a soffermarci sui prodotti del catalogo più defilati, quelli semisconosciuti e all’ombra della grande vetrina mediatica.
Ci sono serie tv di cui non si parla minimamente oltre i confini di Netflix e talvolta neanche entro quelli.
Fauda potrebbe essere uno degli esempi più recenti, ma i titoli da sottoporvi sono tanti e qui ve ne daremo solo un piccolo assaggio. Il ventaglio di proposte si allarga a tutto il catalogo, comprendendo serie tv europee e asiatiche, oltre che americane, generalmente più note almeno al pubblico di casa. Sappiamo bene che una visione lunga e distribuita in più stagioni può essere impegnativa, soprattutto per gli utenti che non riescono ad abbandonare una serie tv a metà. Per questo vi consigliamo di accertarvi che i titoli proposti corrispondano al vostro genere di riferimento e che possano appagare i vostri gusti personali. Le ore spese a guardare queste serie saranno ben ripagate? Ditecelo voi.
Noi intanto vi sottoponiamo 10 tra i titoli più lunghi di Netflix di cui nessuno parla mai.
1) La casa de las flores
Dal centro-America arriva la prima serie tv di questa lista: si tratta di un prodotto messicano, scritto e diretto da Manolo Caro. Anche se non ne avete mai sentito parlare, La casa de las flores è sulla piattaforma dal 2018 ed è tuttora disponibile con tutti i suoi episodi. La serie parla di una famiglia disfunzionale alle prese con i soliti problemi e gli equivoci che scombussolano generalmente le famiglie della televisione. I protagonisti sono i gestori di un prestigioso negozio di fiori, attorno al quale si svolgono la gran parte delle vicende. I temi della bisessualità e della transessualità sono trattati con leggerezza ed ironia, a volte con i toni della telenovela, ma comunque in maniera incisiva. La serie è arrivata alla terza stagione, che ha debuttato su Netflix nel 2020. In totale, sono disponibili sulla piattaforma 33 episodi, ciascuno con il nome di un fiore, a sua volta simbolo e metafora di uno stato d’animo, di un vizio o di un peccato. De La casa de las flores esiste anche un episodio speciale di circa mezzora sulla scomparsa della madre dei La Mora e un lungometraggio che si può trovare sempre sulla piattaforma. Un anno dopo la sua conclusione infatti, la serie arcobaleno è diventata un film, che ha ripreso le vicende della serie e le ha elaborate giungendo ad un finale ancora più esaustivo.
2) Fauda
Di genere completamente opposto è invece Fauda, una serie tv israeliana che è approdata su Netflix nel 2015. Si tratta di un thriller che si cala nelle complesse dinamiche politiche che agitano il Medio Oriente, a partire dalla contrapposizione tra Israele e Palestina. Doron Kabilio è il protagonista della serie. Capo di una squadra d’assalto antiterrorismo, il soldato si mette sulle tracce di terroristi palestinesi che operano ai confini con la Cisgiordania. Spionaggio e azione sono le parole d’ordine di Fauda, che è un dramma quasi sconosciuto oltre i confini della piattaforma.
Su Netflix sono disponibili le quattro stagioni, per un totale di 48 episodi.
La serie è l’ideale per gli appassionati di spy story, perché sa dosare con maestria la componente action con le trame degli intrighi internazionali in cui i personaggi, espressione di una parte di mondo in costante subbuglio, si trovano invischiati. Fauda è una serie tv di cui si parla davvero poco, ma che meriterebbe un tantino di attenzione in più perché non ha nulla da invidiare ai grande thriller di spionaggio made in USA.
3) Fuller House
Fuller House, in italiano Le amiche di mamme, è una sitcom statunitense che funge da sequel di Gli amici di papà, commedia apparsa alla fine degli anni Ottanta in America e andata avanti per ben otto stagioni. Pur non essendo tra le comedy più famose di quegli anni, Full House era uno show molto seguito, ragion per cui Netflix ha accettato l’dea di Jeff Franklin, lo stesso creatore della serie madre, di proporre agli utenti della piattaforma uno spin-off che riprendesse quelle vicende dopo quasi trent’anni.
Fuller House, per quanto sia un titolo pressoché sconosciuto agli abbonati Netflix, conta 5 stagioni e un totale di 75 episodi.
Si tratta quindi di uno tra i titoli più longevi del catalogo, capace di sopravvivere in una fase storica completamente diversa da quella che vide protagonista la serie madre. Nell’enormità dell’offerta attuale, un titolo come questo, relegato ai margini di una piattaforma che ogni giorno sforna nuove comedy, rischia di passare completamente inosservato. E malgrado ciò, Fuller House è riuscito a sopravvivere per cinque stagioni, anche se quasi nessuno ne parla mai.
4) Meteor Garden
Ci spostiamo invece in Cina, con un titolo che in lingua originale è Liu xing hua yuan e riprende le vicende di un noto manga – Hanayori Dango – che però in Italia conoscono davvero in pochi. Meteor Garden potrebbe essere definito un teen drama a tutti gli effetti: parla delle vicende di Dong Shānchá, protagonista della serie, che si trasferisce in una prestigiosa università dove si troverà a scontrarsi e confrontarsi con coetanei provenienti da realtà famigliari e culturali completamente diverse. Meteor Garden affronta il tema dell’integrazione e dell’accettazione in un contesto competitivo come quello universitario, popolato da stereotipi di personaggi ben riconoscibili e classificabili. Seppure in Cina la serie tv sia abbastanza nota, nel palcoscenico internazionale il suo effetto è stato praticamente nullo. Sulla piattaforma, Meteor Garden è apparsa nel 2018 e, pur avendo una sola stagione all’attivo, conta quarantanove episodi, tutti disponibili nel catalogo.
5) Chesapeake Shore
Altrettanto sconosciuta è Chesapeake Shore, che pure è arrivata a sei stagioni, con 55 puntate totali prodotte. Il marchio è canadese, lo show è frutto di una co-produzione USA-Canada ed è apparso su Netflix nel 2016. Si tratta di una vicenda famigliare che però, a differenza della già citata Fuller House, mostra dei toni decisamente più drammatici, anche se non si tratta di un dramma a tutti gli effetti. Chesapeake Shore è la storia di Abby O’Brien-Winters, una madre in carriera che, dopo anni trascorsi lontano da casa, torna nella sua cittadina natale, Chesapeake Shore appunto, nel Maryland. Chiamata dalla sorella Jess, in cerca di un sostegno morale per affrontare un nuovo capitolo della sua vita, la protagonista della serie dovrà impegnarsi a salvare il B&B di famiglia reinventando la propria vita e dando alle sue figlie delle prospettive diverse da quelle che fino a quel momento aveva loro assicurato. Si tratta di una serie sul riscatto e sulla voglia di emergere, ma che spinge anche a riflettere sul senso della vita e sulle priorità che ciascuno di noi si dà nelle diverse fasi dell’esistenza. Scommettiamo che Chesapeake Shore vi era completamente sfuggita!
6) Scissor Seven
Tra le serie tv animate invece, sono tanti i titoli che contano molti episodi all’attivo. BoJack Horseman, per restare in tema di Originali Netflix, è una delle serie tv più longeve della piattaforma. Ma è in buonissima compagnia. Al di là dei titoli ben noti a tutti, ci sono però anche alcuni show di cui nessuno parla mai. E Scissor Seven è uno di quelli. Si tratta di una serie animata cinese, la prima ad essere accolta al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. La storia è quella di un ragazzo che si sveglia senza memoria e si dà da fare come venditore in un tranquillo chioschetto. Le cose cambiano quando Dai Bo, il suo amico “pollo blu”, lo spinge a diventare un killer di professione per lavorare come mercenario e mettere da parte il gruzzoletto necessario per appropriarsi della tecnologia indispensabile per restituirgli la memoria.
La serie animata è disponibile su Netflix con le sue tre stagioni e 34 episodi.
In Cina il cartone è piuttosto popolare e la partecipazione al Festival di Annecy ha attirato le attenzioni della piattaforma, che ha offerto subito uno spazio ai suoi creatori. Netflix ospiterà anche la quarta stagione di Scissor Seven, che pur avendo raggiunto un numero ragguardevole di puntate, è praticamente sconosciuta al grande pubblico.
7) Greenleaf
Dalla penna di Craig Wright è arrivata invece Greenleaf, che ha debuttato su Netflix nel 2016, dopo essere stata inizialmente trasmessa sui canali di Oprah Winfrey Network. Wright, che ha sceneggiato alcuni degli episodi di Six Feet Under, ha creato con Greenleaf un dramma famigliare che prova a portare sullo schermo anche tematiche attuali come l’integrazione, l’accettazione di sé e la gestione del successo, oltre che le solite dinamiche che aggrovigliano le famiglie potenti e ricche. I Greenleaf sono infatti una dinastia afroamericana di Memphis, il cui capofamiglia, James Greenleaf, è un vescovo dal carattere forte e manipolatorio, a capo del Calvary Fellowship, una Chiesa con una nutrita schiera di fedeli. All’interno di questo contesto di potere, si dipanano le dinamiche famigliari e clientelari della serie, che intrecciano religione, denaro e politica in un mix micidiale. È una serie abbastanza nota negli Stati Uniti, anche se non ha mai goduto della giusta attenzione mediatica neppure nei confini di casa propria. La serie, nonostante la scarsa notorietà a livello internazionale, è stata ospitata da Netflix ed è attualmente in produzione. Esistono finora di Greenleaf ben 5 stagioni e 60 episodi. Vi era mai capitato di trovarla tra i titoli suggeriti del catalogo?
8) Rita
Intelligente e profondamente attuale è anche Rita, una serie tv danese che è stata prelevata da Netflix dopo due stagioni trasmesse sui canali nazionali. Anche in questo caso, come per Fuller House, Greenleaf e Chesapeake Shore si tratta di una serie che ha come suo fulcro una storia famigliare. Nel caso di Rita, si tratta delle vicende di una madre che ha superato la quarantina e che deve gestire tre figli grandi che però non sono ancora del tutto indipendenti. Il grande punto di forza dello show è proprio il carattere della sua protagonista: Rita è una donna carismatica e stramba, anarchica e fuori controllo, che ha un approccio non propriamente tradizionale ai problemi e all’educazione dei figli. Il suo particolare metodo le consentirà però di tirare fuori dai guai la sua famiglia e di offrire un punto di vista diverso sulle varie problematiche affrontate dalla serie. Rita ha un totale di quaranta episodi e ha già prodotto uno spin-off, Hjørdis, rimasto però inedito in Italia. Esistono anche due remake della serie madre, Sam nella versione francese e Tessa in quella olandese. Malgrado ciò, di Rita non parla mai nessuno ed è uno di quei titoli che scompaiono nel catalogo Netflix pur avendo tutti gli elementi per ambire a una discreta fetta di pubblico.
9) Alexa & Katie
E se Rita è una dramedy a tutti gli effetti, Alexa & Katie ha invece tutte le caratteristiche della sitcom classica, anche se lo show prende in esame pure tematiche molto più cupe. Si tratta di un prodotto Originale Netflix, il primo con la modalità di ripresa a più camere. Non ha goduto del grande clamore mediatico, anche se è riuscito ad arrivare alla quarta stagione e a collezionare quasi quaranta episodi. Sulla linea di confine tra teen drama e dramma famigliare, Alexa & Katie segue le vicende delle sue due protagoniste, due amiche che si apprestano a varcare insieme i cancelli della scuola superiore e che dovranno fare i conti con tutto ciò che questa nuova sfida comporta per entrambe.
Un po’ fuori dai radar di Netflix, Alexa & Katie è una di quelle serie tv di cui nessuno parla.
Anche il suo pubblico di riferimento, che è composto principalmente da una platea di adolescenti, non la sponsorizza più di tanto. Eppure lo show tratta di tematiche che vanno dall’amicizia all’accettazione di sé ed esplora terreni molto più impervi, parlando di cancro e malattia, lasciando sulla serie anche un’ombra di cupezza difficile da mandar giù in alcuni spezzoni.
10) Fire Force
E chiudiamo la lista aggiungendo un’altra serie animata a quelle di cui non parla mai nessuno. Fire Force è un anime da due stagioni e un totale di 48 episodi, ancora in produzione. La storia parla di un gruppo di vigili del fuoco alle prese con incendi particolari in un futuro post-apocalittico. L’innalzamento delle temperature e del livello del mare ha prodotto il Grande Cataclisma, che ha modificato la morfologia del pianeta e ha trasformato la società giapponese, costretta a vivere tutta nella città di Tokyo, dominata dalla Chiesa e dalle Industrie energetiche. Il Cataclisma ha prodotto nel genere umana la combustione spontanea: esistono degli individui che prendono fuoco all’improvviso, producendo fiamme alte che i membri della Fire Force hanno il compito di spegnere. Si tratta di una serie animata molto particolare, che in Giappone ha un seguito discreto, tanto da essere arrivata alla sua seconda riconferma. La terza stagione di Fire Force arriverà presumibilmente nel corso del 2024, un periodo sufficiente a consentirvi di recuperare i 48 episodi già disponibili in streaming.