Lo stop alla condivisione degli account di Netflix è uno spauracchio che va avanti da oltre un anno per gli utenti. Dopo varie voci, negli scorsi mesi le misure sono cominciate a diventare effettivamente operative: prima mediante alcuni test in America Latina, poi con l’estensione dello stop della condivisione degli account anche a paesi come Canada e Spagna. La deadline prevista inizialmente per far sì che la misura di limitazione della condivisione degli account arrivasse anche in Italia era fissata inizialmente in un periodo di tempo che andava tra la fine di marzo e la fine di giugno, come avevamo spiegato anche qui, ma ora sembra che i tempi stiano diventando più lunghi. Andiamo a vedere cosa sta succedendo e cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi.
Netflix e lo stop alla condivisione degli account: gli ultimi aggiornamenti
Sembra ormai chiaro a tutti che la stretta sulla condivisione degli account non sia arrivata in Italia nel mese di Marzo, e nemmeno nel mese di Aprile: c’è stato quindi già un rinvio in tal senso. I tempi potrebbero andare anche oltre la fine di Giugno con ulteriore rinvio rispetto alle aspettative iniziali, ma una cosa è certa: Netflix non ha rinunciato all’operazione. Anzi. Ecco le recenti dichiarazioni in merito della piattaforma streaming, nella lettera a margine degli ultimi dati finanziari:
“”Siamo soddisfatti dei risultati del lancio nel primo trimestre in Canada, Nuova Zelanda, Spagna e Portogallo, rafforzando la nostra fiducia nel fatto che abbiamo scelto l’approccio giusto. Come per l’America Latina, assistiamo a delle cancellazioni degli abbonamenti quando annunciamo questa novità, che impattano nel breve periodo in termini di crescita degli iscritti. Ma quando chi usava un account in prestito inizia a creare il proprio e i già iscritti aggiungono “membri extra” al proprio account, assistiamo a una crescita delle sottoscrizioni e dei ricavi. Per esempio in Canada, che crediamo che sia un ottimo esempio per predire come andrà negli Stati Uniti, la nostra base di abbonati a pagamento ora è più ampia rispetto a prima del lancio della condivisione a pagamento e la crescita dei ricavi è accelerata al punto che ora sta crescendo più rapidamente che negli Stati Uniti”.
In sostanza: qualche danno nel breve termine, ma vantaggi attesi nel medio lungo-termine. Qualche fisiologico tempo di attesa in più, ma i primi test sono andati bene e quindi ora Netflix introdurrà la nuova misura anche negli Stati Uniti entro la fine di Giugno 2023. Ovviamente quello relativo agli Stati Uniti è ritenuto il test decisivo e definitivo: è probabile che la piattaforma streaming in questo periodo si concentri sul lancio della nuova forma di account limitato alla condivisione all’interno del nucleo domestico (qui abbiamo spiegato cosa si intende esattamente per nucleo domestico) negli Stati Uniti, essendo il mercato più grande in cui è impegnata, per poi estenderla al resto dei paesi mancanti (Europa compresa a eccezione di Spagna e Portogallo, in cui la misura è già operativa) nei mesi successivi. Verosimilmente, quindi, lo stop alla condivisione degli account in Italia potrebbe slittare attorno al mese di Settembre 2023, una volta ultimate le procedure sugli Stati Uniti. Ed è quindi possibile che sarà ancora concesso, dalle nostre parti, condividere l’account al di fuori del nucleo domestico durante i mesi estivi. Molto, in questo senso, dipenderà da come andrà il lancio negli Stati Uniti.
Netflix e lo stop alla condivisione degli account: quanto costerà condividere l’account fuori dal nucleo domestico?
In attesa di scoprire quindi la data definitiva di lancio in Italia della nuova forma di account limitati alla condivisione all’interno del nucleo domestico, ricordiamo che dal momento in cui la misura sarà operativa, chiunque voglia continuare a condividere un account al di fuori del proprio nucleo familiare, sarà obbligato a pagare un sovrapprezzo. Quali potrebbero essere i costi da sostenere per continuare a condividere l’account con un amico che non faccia parte del nostro nucleo domestico, lo abbiamo spiegato nei dettagli qui.