Ricordate il detto “non si giudica un libro dalla copertina”? Bene, noi lo ignoreremo, parlando di pilot delle serie tv Original Netflix. L’articolo di oggi aveva una difficile missione: selezionare gli show della piattaforma streaming che ci hanno conquistati fin dal primo episodio. Considerata l’attuale vastità di prodotti seriali che Netflix ha da offrire, la scelta di soli 10 pilot è stata davvero molto complicata. Alcune delle produzioni selezionate non sono riuscite, purtroppo, a mantenersi costanti per tutta la durata della serie, nonostante ciò il loro pilot rimane un bellissimo ricordo a cui aggrapparsi.
Dai mostri di The Witcher a quelli di Stranger Things, dal gioco degli scacchi in Queen’s Gambit a quello per il potere in House of Cards. Ecco quella che, a nostro avviso, è la classifica dei 10 migliori pilot delle serie tv Netflix.
10) The Witcher
Tratto dall’omonima saga letteraria di Andrzej Sapkowski, The Witcher è stata una delle serie tv più attese dello scorso anno. Lo show, con protagonista Henry Cavill, racconta dello strigo Geralt di Rivia e delle sue avventure. Geralt è un witcher, appunto, ovvero un essere umano che ha subito delle mutazioni tramite la magia ed è quindi dotato di poteri straordinari per mezzo dei quali è in grado di uccidere mostri e altre creature demoniache. A causa di questi poteri, però, Geralt è anche un uomo molto solo, guardato con sospetto e additato dalla comunità che non esita però a servirsi dei suoi poteri.
Il pilot della serie tv Original Netflix ci immerge fin da subito in questo mondo popolato da strigi, elfi e altri esseri fantastici.
Mentre una guerra sanguinosa imperversa nel regno, la storia di Geralt è destinata a intrecciarsi con quella di altri due personaggi: la potentissima maga Yennefer, dal passato oscuro, e Cirilla, principessa in fuga dalle forze nemiche. Geralt ha imparato a vivere in solitudine e soprattutto ha provato, sulla sue pelle, come gli umani sappiano essere più bestiali dei mostri. Eppure ci sono segreti che aspettano ancora di essere rivelati.
9) The Queen’s Gambit
La miniserie che ha lanciato definitivamente Anya Taylor-Joy nell’Olimpo di Hollywood, riconoscendone la bravura a livello mondiale. The Queen’s Gambit racconta la storia di Beth Harmon, da orfana a campionessa mondiale, dei suoi successi e delle sue sconfitte, delle perdite personali e di qualche vizio di troppo. Tutto ha inizio quando la piccola Beth di otto anni scopre non soltanto una passione ma un talento innato per il gioco degli scacchi. A instradarla nella giusta direzione è il signor Shaibel, il custode dell’orfanotrofio in cui vive.
Gran parte delle vicende sono narrate come un grande flashback, la prima scena del pilot della serie tv Netflix mostra infatti Beth molto più avanti negli anni e già preda delle sue dipendenze.
Una miniserie comparsa senza alcuna pretesa ma che ha conquistato, in breve tempo, un larghissimo pubblico ed è diventata un piccolo fenomeno seriale. Il gioco degli scacchi, poco conosciuto e spesso considerato “roba da nerd”, è qui protagonista indiscusso e affascinante. Beth è un’antieroina, fa delle scelte sbagliate, ricade nei propri errori ma grazie alla perseveranza e ai rapporti intrecciati nel corso degli anni riesce ad averla vinta.
8) Dark
Di fenomeni televisivi, Netflix ce ne ha regalati parecchi e tra i pilot più eccitanti c’è senza dubbio quello della serie tv Dark.
Ambientato in una piccola cittadina tedesca dove tutti sanno tutto e sono imparentati più o meno con tutti, la tranquilla vita di provincia subisce una piega inaspettata quando un ragazzino scompare nel nulla. La sparizione del piccolo Mikkel Nielsen dà avvio alle complicate vicende che riguardano le quattro famiglie più importanti di Winden: i Kahnwald, i Nielsen, i Doppler ed i Tiedemann. Al centro di tutto si impone la figura di Jonas Kahnwald, protagonista indiscusso che fa anche da chiave di volta per la comprensione della maggior parte degli eventi.
Dark è una serie estremamente complicata che si basa per lo più sul paradosso di predestinazione, secondo il quale il passato è immutabile e ciò che è stato è stato. I diversi personaggi, le cui storie si intrecciano tra passato, presente e futuro, non possono in alcun modo cambiare il proprio destino trasformandosi così in vittime e carnefici secondo le regole di un gioco più grande di tutti loro.
7) Narcos
Se la terza stagione è stata per molti una delusione, le prime due stagioni incentrate sulla figura di Pablo Escobar hanno regalato uno show di grande livello. Narcos si incentra sul dilagare del commercio della droga durante gli anni Ottanta, quando il regno creato dal noto narcotrafficante Escobar e del cartello di Medellín metteva a dura prova le azioni della DEA. Una lotta giocata sul filo del rasoio e basata su mosse e contromosse. Il focus della serie tv di Netflix è, sin dal pilot, il conflitto di Escobar contro non solo le forze esterne, rappresentate dal governo statunitense, ma anche contro le forze interne degli altri cartelli.
La prima stagione si incentra sugli anni che vanno dal 1970 al 1992, quando Escobar costruisce pian piano l’enorme impero basato sullo spaccio di cocaina.
A contrastare la forza di Escobar vengono incaricati Steve Murphy e Javier Peña, due uomini molto diversi tra loro e che seguono modi di agire differenti per raggiungere i propri scopi. Narcos si presenta fin da subito come una corsa adrenalinica per la cattura di Escobar, ripercorrendo l’ascesa e la caduta di uno dei più importanti signori della droga.
6) Mindhunter
Sempre anni Settanta ma stavolta siamo in America. L’FBI, ormai un’agenzia governativa sempre più riconosciuta e accreditata, comincia a dedicarsi allo studio degli assassini seriali, del loro modus operandi e delle loro motivazioni. Tutte ricerche che vengono portate avanti attraverso colloqui e registrazioni annotate e contenute all’interno del libro “Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano“, da cui lo show ha tratto ispirazione. Cambiano i nomi degli agenti protagonisti ma il risultato no. Il giovane Holden Ford (interpretato dall’ex “gleeiano” Jonathan Groff) cerca uno scopo alla propria carriera nell’FBI e sembra trovarlo quando, collaborando con il veterano Bill Tench, inizia uno studio sperimentale.
I soggetti al centro dello studio sono i soprannominati “serial killer”, ovvero assassini seriali che operano ripetutamente e seguendo un determinato pattern comportamentale. Le ricerche di Holden e Bill sono spesso osteggiate dai loro capi ma intanto gli studi vengono portati avanti, attraverso incontri e interviste ai più noti killer americani: Edmund Kemper, Richard Speck e persino Charles Manson.
Purtroppo la serie tv è stata sospesa a tempo indeterminato e non si sa ancora se proseguirà con una terza stagione.
5) Ozark
Uno dei pilot più interessanti è senza dubbio quello di Ozark, che si è rivelata tra le serie tv più forti del catalogo Netflix.
Jason Bateman sveste i panni del suo classico personaggio da comedy per indossare, invece, quelli del controverso Martin Byrde, un consulente finanziario dalla doppia vita. Da un lato Martin sembrerebbe il marito e padre ideale; vive con la sua famiglia a Chicago e ha un lavoro di tutto rispetto; dall’altro lato, però, la verità è un’altra. Martin ricicla denaro sporco per i cartelli della droga messicani e quando la situazione rischia di precipitare si vede costretto a trasferirsi con tutta la famiglia nella cittadina di Ozark, in Florida.
Martin, ormai troppo invischiato nei loschi traffici, inizia a tessere relazioni poco raccomandabili anche con la criminalità locale. In questa nuova realtà, un ruolo preponderante è giocato anche dalla moglie, Wendy, le cui fredde e machiavelliche decisioni la rendono spesso la Lady Macbeth di questa tragedia moderna.
4) House of Cards
Risale al 2013, il pilot di una delle prime tre serie tv Original Netflix, quando il colosso dello streaming era ben lungi dall’essere la potenza che è oggi.
In America è stata la serie tv che ha aperto la strada a Netflix, in Italia è arrivata prima su Sky Atlantic per sbarcare, solo in un secondo momento, sulla piattaforma digitale. Lo show si apre con Frank Underwood, nominato per l’undicesima volta nel Quinto distretto congressuale della Carolina del Sud e deciso ormai ad arrivare ai piani alti. Frank si presenta fin da subito come un uomo spietato, dalla moralità dubbia e pronto a usare qualsiasi mezzo per raggiungere i propri obiettivi.
Accanto a lui la moglie Claire, donna dall’ingegno straordinario e dall’indole non più pura di quella del marito. A seguito delle accuse di violenza sessuale contro Kevin Spacey, è il personaggio di Robin Wright a diventare protagonista nella sesta e ultima stagione. Un cambio di rotta che ha suscitato numerosi pareri contrastanti.
3) Black Mirror
Siamo finalmente giunti sul podio e di certo non poteva mancare una serie tv che ha cambiato moltissime regole della narrazione televisiva.
Stiamo parlando ovviamente di Black Mirror, lo show creato da Charlie Brooker e inizialmente trasmesso sul canale Channel 4. Solo a partire dalla terza stagione, infatti, la serie tv approda su Netflix regalandoci nuovi terrificanti spaccati di società futuristiche ma allo stesso tempo vicine a noi. Ogni episodio racconta una storia a sé, eppure è possibile ritrovare un filo conduttore che accomuna ogni narrazione: l’influenza che esercitano su di noi le nuove tecnologie. Black Mirror, in verità, parla di tante cose, dalla difficoltà di vivere nel mondo reale al desiderio di venire accettati, dalla trappola della fama al ruolo del potere e ogni racconto è un pugno nello stomaco.
Tutto ha avuto inizio con National Anthem, lo straordinario pilot in cui il primo ministro inglese deve decidere se piegarsi alle richieste di un ricattatore o mettere a rischio la vita della principessa Susannah. In cambio della sua liberazione il primo ministro Callow dovrà accoppiarsi con un maiale mentre il tutto viene ripreso e mandato in onda sulla tv nazionale. Questo è il tipo di prezzo che Black Mirror viene a riscuotere.
2) Stranger Things
Uno dei più grandi fenomeni mediatici di Netflix sta per tornare con una quarta stagione assolutamente top secret ma di cui non si smette di parlare (qui potete vedere David Harbour mentre rischia di spoilerare tutto). Ideata dai fratelli Duffer, Stranger Things è stata ed è tuttora una serie tv senza precedenti. Arrivata in sordina sul catalogo Netflix, durante un caldo pomeriggio di estate, lo show ha fatto subito breccia negli appassionati degli anni Ottanta, dei film di Steven Spielberg e dei libri di Stephen King. Forte di una storia accattivante, seppur poco innovativa, e di personaggi con cui è facile entrare in empatia, Stranger Things è diventata in breve tempo uno degli show più amati d sempre.
Tutto ha inizio con la misteriosa sparizione di Will Byers e l’arrivo di una strana bambina di nome Eleven dotata di particolari poteri. Da questo momento prendono avvio le vicende dei nostri piccoli eroi chiamati a sconfiggere mostri, enti governativi e un intero mondo “upside down”.
Il pilot della serie tv Netflix poneva, da subito, le basi per quell’enorme successo che non è tardato ad arrivare.
1) Daredevil
In prima posizione troviamo un vero e proprio supereroe, si tratta del Daredevil interpretato da Charlie Cox e parte integrante del MCU (si vocifera che potrebbe comparire in Spiderman 3).
Lo show riprende la storia delle origini del diavolo di Hell’s Kitchen, dalla perdita della vista da bambino alla decisione di volere portare giustizia nel quartiere delinquenziale in cui vive. Matt Murdock ha un incidente fatale da piccolo, incidente che lo rende cieco ma allo stesso tempo gli dona capacità percettive fuori dall’ordinario. Nella vita di tutti i giorni, Matt è avvocato e condivide uno studio legale con l’amico Foggy Nelson ma di notte veste i panni di Daredevil per dare la caccia alla malavita di Hell’s Kitchen.
Seppur, nel corso del tempo, lo show sia andato incontro a un progressivo declino non possiamo dimenticare l’enorme potenziale che il primo episodio aveva da offrire. Più in generale, l’intera prima stagione è stata un vero e proprio spettacolo visivo, decisamente più ambizioso rispetto alla media dei film Marvel.