Per non perderti tutte le novità del momento, tra aggiunte al catalogo e nuove produzioni, qui trovi anche la lista sempre aggiornata delle migliori serie tv da vedere su Netflix
Chiunque ami il genere comedy potrà trovare su Netflix quel sta cercando. Alcune delle più grandi produzioni del genere sono infatti presenti sulla piattaforma streaming, e sono tutte delle vere e proprio perle. Passando da The Big Bang Theory fino ad arrivare a Seinfeld, ognuna di queste è una Serie Tv da vedere su Netflix senza perdere neanche un istante di tempo. Con dei personaggi che evolvono, crescono e costruiscono una propria identità, ognuna di queste produzioni ha sempre saputo come scaldarci il cuore, regalandoci storie anche dal valore esitsenziale, come nel caso dell’acclamatissima The Good Place.
Alcune, invece, riusciranno a trasportarci negli anni ’90, come nel caso di Friends. E come non citare la grandissima The Office, uno dei simboli per eccellenza del genere. Ma state tranquilli: questa è solo una minima parte di tutte le comedy che potrete trovare su Netflix.
Attenzione: nonostante alcune produzioni della lista vantino caratteristiche anche dramedy, abbiamo escluso After Life. Nonostante sia un vero e proprio capolavoro, definirla come pura comedy non sarebbe in linea con la sua storia che, da sempre, si è contraddistinta soprattutto per i suoi tratti drama. A prescindere da questa valutazione, però, After Life è sempre una scelta giusta. Una Serie Tv da vedere su Netflix a qualunque costo. Qualcosa di cui non dovreste fare a meno, capace di unire al sarcasmo una difficile e complessa storia di vita qui raccontata da Ricky Gervais.
Da The Office a Derry Girls: ecco 15 grandi Serie Tv da vedere su Netflix di genere comedy!
1) Friends, la Serie Tv da vedere su Netflix che sembra ancora oggi più viva che mai
Come non cominciare questo articolo con la Serie Tv comedy per antonomasia. Distribuita negli anni ’90, Friends è presto diventato il volto per eccellenza delle Serie Tv comedy, un fenomeno mediatico che ancora, dopo 30 anni, non passa mai di moda. E’ tutto come lo abbiamo lasciato, perché Friends non conosce un tempo prestabilito. Nonostante sia infatti un simbolo degli ’90, la Serie Tv comedy è sempre stata in grado di adattarsi a qualsiasi momento storico, complice la sua storia all’avanguardia e dai tratti spesso futuristici. Friends ha infatti sempre narrato le vicende dei protagonisti strizzando un occhio a tematiche che non sempre in quel periodo venivano affrontate. Stiamo parlando di argomenti come l’omosessualità, la madre surrogata, il ruolo delle donne nella società, qui finalmente raccontate in modo libero e indipendente.
Dalla prima alla decima stagione, Friends si concentra sulla vita dei suoi sei protagonisti, affrontando in chiave ironica cambiamenti di rotte, legami familiari e sentimentali. Con ironia, certo, ma mai con superficialità. La Serie Tv comedy è infatti sempre stata in grado di strizzare un occhio alla realtà dei trent’anni, raccontandoci una storia molto simile alla nostra in cui l’età che avanza non è solo simbolo di ambizioni concretizzate, ma anche di fallimenti e smarrimenti. Lo vediamo con Chandler, quando decide di cambiare lavoro, o con Rachel, una trentenne che capisce solo verso la fine della Serie Tv cosa voglia diventare davvero.
Divertente, a volte perfino commovente: Friends è stata e continua a essere lo specchio di noi stessi. Si racconta senza prendersi troppo sul serio, facendo del suo salotto e del suo solito bar la casa in cui trovare la giusta rassicurazione. Ci culla e ci fa sentire al sicuro, mentre intanto gli anni passano e le responsabilità crescono. D’altronde, in Friends c’è sempre spazio per tutti, anche per chi decide di rimandare le responsabilità gettandosi nelle incertezze, come nel caso di Joey. Qui non è mai esistito giusto o sbagliato. C’è sempre stato solo un racconto spensierato ma intelligente e all’avanguardia di una generazione che, al contrario di altre, ha dovuto fare i conti con un mondo che chiede e dà ben poco in cambio.
Con un tacchino sulla testa a un abito da sposa sgualcito, Friends è diventato uno dei diari di bordo della nostra generazione e non solo. Negli anni ’90, quando ancora essere confusi implicava fallire, Friends ha donato a tutti la possibilità di scoprire di non essere da soli, di non essere sbagliati, e di non essere dei falliti. E’ stata un porto sicuro in cui fermarsi un attimo per ridere, perfino dei nostri guai.
2) The Big Bang Theory
Arrivata con la sua prima stagione nel 2007, The Big Bang Theory è un’altra delle Serie Tv da vedere su Netflix per aggiungere al proprio bagaglio comedy un altro necessario indumento. Insomma, Friends è il vestito, ma The Big Bang Theory rappresenta le scarpe da abbinare. Nonostante le polemiche inerenti all’ultima stagione – considerata da molti come la più debole – la Serie Tv ha sempre saputo come conquistare il suo pubblico, consegnandoci comunque un finale perfetto in cui tutti i pezzi si incastrano tra loro in modo eccelso. Sheldon, dopo 12 stagioni, lo dice: quelli sono i suoi amici. Gli vuole bene. Anche se è complicato. Anche se non sempre è predisposto ad avere dei rapporti umani. Anche se ha sempre preferito una maratona di Star Wars a una cena fuori.
The Big Bang Theory è la rivincita dei nerd, il palcoscenico in cui c’è posto per tutti. Anche per chi non leggerebbe mai un fumetto, come nel caso di Penny. Ma in The Big Bang Theory ogni differenza nasce soltanto per unire ancora di più, facendo luce sulla ricchezza della diversità. Un po’ come nel caso dell’amicizia di Amy e Penny, o del rapporto sentimentale tra quest’ultima e Leonard.
Per incastrarsi non sempre è necessario condividere gusti o passioni comuni o avere la stessa visione delle cose, e questo The Big Bang Theory ha sempre saputo spiegarlo, ribaltando quel cliché che dice che i nerd stanno sempre e solo tra nerd. Certo, la Serie Tv non fa a meno degli stereotipi, ma solo a favore della trama. Soltanto con l’obiettivo di ribaltare tutto e confermare ancora una volta che ci leghiamo alle persone in base ai sentimenti, e non solo a suon di somiglianze.
Le dodici stagioni di The Big Bang Theory si caratterizzano soprattutto per la crescita dei personaggi, per la loro evoluzione che li rende totalmente diversi dai protagonisti che abbiamo conosciuto durante la prima stagione. Grazie ai legami che hanno instaurato, alle esperienze e ai fallimenti che hanno dovuto affrontare, i protagonisti sono cresciuti scontrandosi con un mondo in cui non esistono soltanto Star Wars e fumetti, ma anche zone d’ombra in cui le ambizioni si scontrano con una realtà spesso incerta. The Big Bang Theory cresce di fronte ai nostri occhi, restituendoci il racconto di quattro nerd che, senza saperlo, si ritrovano a venire a contatto con un mondo che spesso hanno tenuto distante, ma che adesso bussa alla loro porta, promettendogli qualcosa di più di una serata passata a giocare ai videogame. Che comunque, non guasta mai.