3) The Office US
Continuiamo adesso con un’altra mastodontica comedy, una produzione che ha goduto di un successo che è stato rispolverato anche negli anni a venire. The Office è sempre stata un diamante riconosciuto sia dalla critica che dal pubblico, ma con l’avvento dello streaming ha avuto la possibilità di rinascere e di farsi conoscere da un pubblico ancora più ampio che le ha permesso di rivivere una nuova era, come se fosse di fatto appena nata. Un fenomeno mediatico assurdo, instancabile e ancora oggi più vivo che mai, talmente vivo da ritornare con un reboot di cui cominciano già a giungere le prime notizie (e ci sarà anche una nota attrice italiana nel cast).
Insomma, The Office merita ogni granello di tutto quello che ha avuto e continuare ad avere ancora oggi. La perla della sua storia ha di certo a che fare con i protagonisti. Sono le loro storie, gli sguardi con cui rompono la quarta parete, la loro ordinarietà . Sono queste le cose che li hanno resi così iconici e svampiti nella loro mediocre realtà d’ufficio.
Michael Scott, il regional manager della filiale di Scranton dell’azienda distributrice di carta Dunder-Mufflin, è il simbolo di tutto questo. Di fatto è una persona buona, ma spesso caratterizzata da una buona dose di egoismo e infantilismo. Il suo carattere, spesso irresponsabile, genera infatti alcuni degli eventi più fuori di testa della Serie Tv. E’ inadeguato, lo è nei confronti di ogni cosa. Un disagio ambulante, sempre pronto a portare caos in ogni posto in cui vada. E, per fortuna di tutti, uno di questi è proprio quel noioso ufficio che, senza di lui, forse, non sarebbe mai stato quel che è stato. Attraverso l’espediente del mockumentary conosciamo i veri pensieri dei protagonisti, i loro aneddoti sul passato e la loro visione delle cose, senza mai smettere di ridere.
Perché The Office è, per prima cosa, una Serie Tv divertente. Nelle sue follie e nelle sue cose più ordinarie, come anche solo stampare un documento. In The Office anche quel momento sarà un mezzo per generare una situazione paradossale. Perché i personaggi verranno a contatto, e a The Office è sempre e solo servito questo per dar vita a eventi fuori da ogni limite. I legami dei protagonisti, d’altronde, sono qui come il vino: più invecchiano, più migliorano. Perché Micheal Scott non è l’unica gemma rara di The Office. Totalmente diversi da loro, i personaggi rappresentano un aspetto della serie a cui non si potrebbe mai rinunciare. Come la delicata ingenuità di Pam o la timidezza di Jim. O il complottista Dwight Schrute, sempre pronto a mettersi sulle tracce del potere.
The Office è la storia di un mondo comune in un posto comune. Attraverso la sua quotidiana narrazione della mediocrità , tira fuori espedienti senza precedenti capaci di farci ridere, ma anche di farci commuovere. Perché è tutto nelle mani di personaggi tremendamente umani che, come tali, vivono una vita normale aspettando che il capo si tolga di mezzo. Ma quando questo accade, scoprono quanto gli manchi.
4) Seinfeld, la Serie Tv da vedere su Netflix basata sul niente
In un’era in cui ogni cosa assume un significato – spesso politicamente corretto – Seinfeld è una Serie Tv necessaria. Figlia della fine degli anni ’80, Seinfeld è una Serie Tv basata sul niente, forse impensabile da immaginare al giorno d’oggi. In ogni Serie Tv c’è vince e c’è chi perde, e le strade per il protagonista sono quasi sempre due: una in cui vince, e una in cui impara. Ma non in Seinfeld. Qua a nessuno interessa di vincere o di evolvere, di diventare migliore. Qui le cose si fanno soltanto per farle, per noia o intrattenimento. Nessuno dei protagonisti vuole essere ricordato come un eroe, un sognatore o una persona per bene. Il loro unico interesse è quello di giungere ancora vivi, ma non per forza integri, al giorno dopo.
Senza fare programmi o sperare di imparare qualcosa dai fallimenti, i personaggi di Seinfeld si tengono lontani da qualsiasi tipo di moralità , utilizzando perfino il loro legame come un passatempo. La loro amicizia, infatti, non fa fede ai valori che conosciamo e che per anni sono stati raccontati nelle Serie Tv. Qui tutto si svolge in modo pragmatico e funzionale, vedendo nella propria cerchia di amici la possibilità di avere qualcuno con cui non annoiarsi. Perfino la morte di un personaggio non riceve alcuna nota profonda o drammatica: nascere è naturale esattamente come morire, dunque la naturalezza della serie risiede proprio nell’accettazione di tale evento, senza mai trasformarlo in qualcosa che porta i personaggi all’evoluzione.
La creatura di Larry David ci farà talmente ridere da staccarsi totalmente dalle difficoltà del nostro quotidiano e, soprattutto, ridimensionerà le cose. In modo pragmatico, la Serie Tv cerca di portarci un po’ dalla sua parte, facendoci riscoprire il fascino del niente. Una cosa di cui non potremo mai vivere, anche giustamente, ma che di certo è un bene tenere con noi almeno per 20 minuti al giorno. Per non soffrire ulterioriormente, per darci una pausa e liberarci davvero la mente.
Molte Serie Tv comedy, seppur divertenti, ci portano comunque alla riflessione. Lo abbiamo visto con How I Met Your Mother, Friends, The Office. Ma non lo vedremo in Seinfeld, nata soltanto per raccontare una storia che disconosce l’empatia o la vulnerabilità . Una storia che è terapeutica, che ci accudisce con il suo niente, qui finalmente considerato come un valore aggiunto e non una mancanza. Perché Seinfeld se lo può permettere. Sa come raccontare una storia anche facendo a meno dell’amore. E lo fa talmente bene da essere perfetta ancora oggi, in un’era che pretende, ogni istante, che noi impariamo qualcosa.