3) Borgen
Colpevolmente ignorata qui in Italia, Borgen è un vero e proprio pezzo da novanta che ha tanto da dire ma qui quasi nessuno (dalle nostre parti) pronto ad ascoltarla. Se amate le storie politiche, Borgen sarà quello che farà per voi, soprattutto per i mezzi che sceglie di utilizzare per portarle avanti. Senza mai cadere nel melodramma, ma sempre con estremo realismo, la Serie Tv danese affronta numerose tematiche. Dai temi ambientali, si passa infatti velocemente a quelli di potere, stampa, rapporti inappropriati. Senza retorica ma con estrema onestà, Borgen affronta il rapporto di co-dipendenza tra la politica e il potere, mostrando quanto uno abbia bisogno dell’altro per sopravvivere.
Analizzando con una lente d’ingrandimento il rapporto che lega la stampa al potere, Borgen crea un ritratto attuale della politica danese non facendo sconti neanche al nostro sistema politico. In termini di stile, la Serie Tv danese sembra molto simile una produzione americana, ma si avvicina a noi per gli argomenti politici trattati che, come detto, sono una vera e propria finestra sull’attualità europea. Borgen presenta episodi autoconclusivi che seguono per la maggior parte una struttura sempre uguale, ma mai ripetitiva. Le dinamiche infatti variano di puntata in puntata permettendo alla storia di toccare più punti. E se ancora non siete convinti, vi sveliamo un’altra chicca: il successo di Borgen all’estero è stato talmente tanto da permettergli di arrivare fino agli Emmy, ottenendo una candidatura nella categoria Miglior Attrice Protagonista.
Allora, questa è o non è una vera e propria sorpresa?
4) Spinning Out
Arrivata nel 2020, Spinning Out non ha mai goduto di grande fortuna finendo nella lista delle Serie Tv cancellate più ingiustamente da Netflix. Certo, nessuno urla al capolavoro, ma il materiale per fare esplodere del tutto questa produzione c’era eccome, soprattutto considerando la prima (e ultima) stagione. Dolore, determinazione, ambizione e coraggio: sono questi i punti fermi di Spinning Out, la Serie tv in cui Kaya Scodelario (la meravigliosa Effy di Skins) ritorna sullo schermo. A trainarci in questa storia troviamo Kat Baker, una pattinatrice che – a seguito di un infortunio – ha dovuto abbandonare la propria carriera per diverso tempo arrivando anche a credere di non poter più indossare dei pattini.
Una luce però si riaccende quando una nuova opportunità bussa alla porta di Kat. La possibilità di tornare in pista è infatti finalmente concreta, anche se il ritorno non comporterà solo sogni che si avverano. Kat dovrà infatti essere pronta a sopportare dinamiche insopportabili e feroci, pettegolezzi e ingiustizie che non colpiranno solo lei, ma anche la sua famiglia. Quel ritorno sui pattini si concretizzerà per Kat come l’unione tra la sua parte professionale e la sua parte privata, tra il lavoro sotto i riflettori e quel mondo intimo che ha sempre tenuto dentro di sé. Spinning Out unisce così lo sport alla vita di tutti i giorni, dando vita a una storia devastante che annienterà, ogni giorno di più, una ragazza che voleva solo tornare a fare quel che ha sempre fatto: pattinare.