3) La Caduta della Casa degli Usher
Raramente, quando si tratta di Mike Flanagan, non ha a che fare con una vera e propria garanzia. Amante dell’horror, il regista ci ha regalato opere sontuose come The Haunting Of, Midnight Mass e adesso la recente La Caduta della Casa degli Usher. Distribuita nell’ultima parte del 2023, questa miniserie si è subito consacrata come una delle produzioni più importanti degli ultimi anni. Una Serie Tv che, per certi versi, sembra perfino ricordare il colosso HBO Succession. D’altronde, gli ingredienti li abbiamo tutti: una lotta al potere, una famiglia approfittatrice, e l’unico e insostituibile desiderio di gloria. Soltanto che, al contrario della Serie Tv HBO, in questo caso il racconto della famiglia viene portato avanti attraverso un mezzo horror, destinato a dimostrare cosa l’essere umano sia disposto a fare pur di raggiungere la gloria.
Un patto con il diavolo. Una promessa. La gloria. I soldi. Questi sono gli ingredienti principali di questa Serie Tv nichilista, incentrata sulla storia di una famiglia che non riesce a guardare oltre se stessa neanche di fronte al lutto. Una famiglia vastissima che, piano piano, comincia a decimarsi. Fratello dopo fratello. Sorella dopo sorella. La morte li attende negli angoli più nascosti, per le ragioni più improbabili. E nessuna lacrima per chi va via. E neppure per chi resta, e affronta il lutto. Soltanto l’andare avanti, alla ricerca di un modo per raggiungere la gloria e conservare quei soldi sporchi ottenuti attraverso la casa farmaceutica di famiglia che negli anni ha ucciso con il proprio farmaco più e più persone.
E’ tutto sporco ne La Caduta della Casa degli Usher. I personaggi sono dei parassiti. Si attaccano all’unica cosa che conoscono, e aspettano che questa basti per regalargli ogni cosa. Senza mai guadagnarsi niente, perché di fatto tutto ciò che hanno avuto non è mai stato davvero meritato. Esattamente come il loro patriarca, che per diventare quel che è diventato ha deciso di compromettere ogni cosa. Perché ne La Caduta della Casa degli Usher ogni cosa perde valore, facendoci scivolare in un vortice di apatia e nichilismo, in cui niente conta se non la propria realizzazione. In mancanza di quest’ultima, non contiamo niente neanche noi. I personaggi della Serie Tv, seppur narcisisti, credono al proprio valore solo nella misura del successo. Se questo manca, allora non ha senso affannarsi a vivere una vita mediocre, fatta di cose normali.
Insomma, chiunque cerchi una storia originale, portata in scena da un grandissimo regista e tratta dalla straordinaria penna di Edgar Allan Poe, troverà qui la strada giusta da proseguire. Stiamo davvero parlando di una delle migliori Serie Tv da vedere su Netflix degli ultimi due anni. E forse anche di sempre.
4) Eric
Torniamo adesso ai giorni nostri con Eric, una miniserie appena arrivata ma già fortemente candidata a diventare una delle migliori Serie Tv da vedere su Netflix. Di certo ce la ricorderemo a fine anno, quando andrà fatto il bilancio delle produzioni più importanti. Ma qualcosa ci dice che la ricorderemo anche in futuro, quando bisognerà stilare una lista delle migliori Serie Tv Netflix di sempre. Perché Eric è tante cose e, soprattutto, è stata una sorpresa.
Nessuno, infatti, si aspettava di ritrovare quel che ha trovato quando ha premuto il tasto play dando inizio alla visione. Ci si aspettava un thriller, un mistery in cui ritrovare il bambino che, chissà, magari era stato rapito da chissà chi. Insomma, le basi, seppur solide, sembravano queste. E invece, alla fine, ci siamo ritrovati di fronte a qualcosa che con il mistero non condivide niente, se non quello che si chiede come facciano gli esseri umani a campare nel modo in cui campano.
D’altronde, Eric è una storia esistenziale. Una Serie Tv che mette in prima linea lo smarrimento degli individui, la loro incapacità di mostrare quel che sentono anche di fronte alle persone più importanti. Vincent, d’altronde, è un padre che non potrebbe mai essere descritto con le parole amorevole, altruista e protettivo. E suo figlio, seppur piccolo, questo lo sa bene. Glielo legge negli occhi ogni volta che Vincent si concentra su altro mentre lui prova a raccontargli la giornata. Ma un giorno, quel racconto, Vincent lo perderà tra le strade di New York. Scomparso, mette in allarme i suoi genitori, facendo scattare qualcosa in suo padre. Il personaggio di Benedict Cumberbatch viene infatti diviso in due parti ben distinte. Da un lato troviamo il suo declino, oramai concretizzato, e dall’altro la sua rinascita. Un’evoluzione necessaria per la sopravvivenza di se stesso e del suo nucleo familiare, generata da una tragedia.
Eric racconta così l’ascesa e la discesa della mente umana. Il peso dei traumi e dei ricordi. Le conseguenze dei rapporti familiari e l’urgenza di mettere finalmente fine all’incomunicabilità. Una Serie Tv drammatica familiare, basata sul peso che le nostre azioni possono avere sugli altri e su noi stessi. Una storia che non si risparmia e non infiocchetta nulla, raccontandoci anche un contesto degradato che non lascia presagire alcun segno del fantomatico sogno americano. Perché Eric ha spazio per tutto, anche per raccontare l’ingiustizia, la corruzione e il terribile racconto di un’America che lascia ai posti dimenticati il compito di tenere a bada i dimenticati, vivendo così di ipocrisie e false promesse.