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Le 5 Migliori Serie Tv uscite su Netflix nell’ultimo periodo

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Siamo praticamente a metà della stagione seriale 2024. I titoli che bollono in pentola sono ancora tanti, e le nuove Serie Tv da vedere su Netflix lo stanno dimostrando bene. Pronta per tornare con importanti produzioni come la seconda stagione di Monster di Ryan Murphy e altri grandi progetti, la piattaforma streaming prepara il terreno per questa annata già da diverso tempo. Gli ultimi mesi sono stati teatro di nuove Serie Tv (che potrete vedere qui) promettenti ed entusiasmanti che hanno saputo richiamare il nostro interesse in modo praticamente immediato. Nuove produzioni hanno infatti permesso di intravedere una nuova era Netflix, fatta di Serie Tv controcorrenti e originali, spesso sospese tra la realtà e la finzione.

Nell’ultimo periodo sono arrivate infatti produzioni dal calibro di Ripley con Andrew Scott ed Eric con Benedict Cumberbatch e non solo. Gli ultimi due mesi sono infatti stati importantissimi per la piattaforma, colmi di qualità e produzioni di livello. Che non si dica che Netflix non si stia finalmente adoperando per ribaltare la situazione, stupendo di nuovo il telespettatore.

Da Ripley a Baby Reindeer: ecco le 5 migliori Serie Tv da vedere su Netflix arrivate nell’ultimo periodo

1) Eric

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Eric

Era stato presentato come un thriller, come una Serie Tv da vedere su Netflix per scoprire i misteri e le risposte di un nuovo dilemma. Non immaginavamo fosse mediocre, le aspettative erano altissime. Ma non immaginavamo neanche che fosse di livello così alto. Benedict Cumberbatch riesce sempre a essere una certezza, e questo oramai lo abbiamo imparato da tempo. L’attore torna infatti in questa produzione raccogliendo l’eredità di Patrick Melrose, ridando così di nuovo un volto al suo talento drammatico. In Eric (qui la nostra recensione) Benedict Cumberbatch è una persona pessima, meschina, alcolizzata e narcisista. Ed è anche un padre che fa risentire ognuna di queste cose al figlio, che non può permettersi di far finta di niente. Perché deve sentire sulla pelle tutte le mancanze di suo padre. Il suo modo di fregare la vita con la sua volgarità.

Un giorno il figlio però scompare. E Vincent è costretto a fare i conti con le conseguenze di quello che non è mai stato. Una protezione, tanto per cominciare. Succede tutto di colpo, in una New York degli anni ’80 in cui le ingiustizie toccano sempre al popolo dei dimenticati e delle periferie, di chi vive sotto la metro. Siamo in una New York in cui il sogno americano non esiste. L’unica cosa che esiste è la claustrofobica sensazione di ritrovarsi in una Grande Mela in cui i grattacieli sembrano celle. Passando dalla corruzione della polizia fino ad arrivare ai dramma familiari, Eric tocca più argomenti consolidandosi come qualcosa di molto di più di una Serie Tv thriller.

Questo era soltanto un biglietto da visita, una presentazione per annunciare che quel che accenderà l’interruttore avrà a che fare con la scomparsa di un bambino. Insomma, era solo un mezzo. Perché il fine e lo sviluppo hanno a che fare con ben altro. Con i drammi familiari, ad esempio. Sul ruolo dei genitori e dei figli. Sul retaggio razzista, il degrado e le conseguenze di un singolo sugli altri. Eric è una coesione di tematiche affrontate con pari dignità e dimensione. Una corsa graduale verso un finale che rimette insieme i cocci, restituendoci non solo la verità, ma anche la consapevolezza. E’ una Serie Tv dal capitale emotivo straordinario. Una di quelle che guardi e che poi non dimentichi più.

2) Ripley, una Serie Tv da vedere su Netflix a ogni costo

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Ripley

Nata dal successo lettererario e dalla pellicola cinematografica, la Serie Tv Ripley (qui la nostra recensione) era una delle più attese del 2024. Complice anche la presenza dell’immenso Andrew Scott, questa miniserie aveva suscitato già l’interesse anche dei più scettici che non riuscivano a capire che cosa potesse essere aggiunto a una storia che era già stata raccontata più volte. Sono bastate però poche puntate per spiegare questo punto, dimostrando il livello altissimo di questa ambiziosissima Serie Tv. Girata interamente in bianco e nero, Ripley è una produzione antica. Lo è nell’anima, nelle ambientazioni, dettagli e musiche. Passando dall’arte fino ad arrivare alle pagine di un quotidiano che illustra la realtà storica del periodo, Ripley narra l’Italia come poche Serie Tv sono riuscite a fare, e lo fa con una naturalezza impressionante. Non si sforza di essere italiana. Lo è già, pur senza esserlo.

Il tema di fondo che conosciamo rimane lo stesso, e non cambiano neanche le intenzioni. Quel che cambia però sono le dinamiche, i rapporti tra i personaggi. Tom in questo caso è ancora più cupo e sinistro, ma anche più leggibile. Sarà qualcosa di più di un farabutto o uno psicopatico. Sarà anche un uomo alla ricerca di una rivendicazione del proprio diritto di poter fare come loro. Quei loro che ha sempre guardato da dietro la finestra di un condominio lercio. Quei loro che fanno come vogliono con chiunque, anche con lui. Tom ha adesso una dimensione psicologica più leggibile, una dimensione a cui Ripley tiene tanto al punto da costruirla scena dopo scena. Non esistono infatti momenti in cui Tom non sia presente. Ogni cosa che vediamo, la vediamo dalla sua prospettiva, dal suo sguardo inquieto che escogita un nuovo piano o una nuova via di fuga.

Ripley è una Serie Tv che si prende tutto il tempo di cui ha bisogno per dare a ogni cosa la giusta dimensione. Dalle ambientazioni fino ad arrivare alla trama centrale e al cambiamento dei protagoinisti, ogni cosa viene fatta passare sotto il telescopio con l’obiettivo di recuperarne la parte più intima, e poi regalarcela. Che sia la parte peggiore o migliore, non importa. Ma Ripley ce la restituisce, dandoci tutti gli strumenti per arrivare alla fine della storia e sapere qualcosa di molto di più di Tom è uno psicopatico. Perché Ripley è una grandissima Serie Tv, un’opera Netflix mastodontica coadiuvata da una fotografia che dona grandezza a ogni particolare, rendendolo eterno come questa storia che, ancora una volta, ci ha stupito con una nuova prospettiva.

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