4) The Big Bang Theory, tra le serie tv da vedere su Netflix una comedy che ci ha accompagnato per tanti anni
Continuiamo questo viaggio tra le Serie Tv Netflix non originali con The Big Bang Theory, un’altra delle comedy imprescindibili della piattaforma. Nonostante le ultime stagioni non abbiano entusiasmato il pubblico e la critica come le precedenti, la serie è riuscita a giungere al termine emozionando chiunque abbia seguito il percorso di questi strambi personaggi. Ognuno di loro è diverso dall’altro, e non soltanto in modi evidenti come nel caso di Penny e Leonard. Sono diversi a prescindere dagli interessi in comune, dal modo di vivere la vita. Star Wars, chimica e fisica riescono infatti in questa serie a incontrarsi con chi ha l’ossessione del capello sempre curato o della propria madre. C’è chi è opportunista e chi invece proprio non sa dire di no, e c’è chi crede che qualcosa di meraviglioso possa ancora accadere e chi invece vive la propria vita senza crearsi mai aspettative. In qualsiasi modo la si ponga, The Big Bang Theory è riuscita a consacrarsi come una delle comedy più importanti e forti di sempre soprattutto grazie alla sua pluralità di personaggi, al suo modo ironico ma perfino delicato di mettere nello stesso salotto personaggi che sembrano perennemente sull’orlo di una crisi di nervi, e che invece riusciranno a costruire un rapporto che li porterà a definirsi, in una sola parola, semplicemente amici.
E poi c’è Sheldon Cooper. Uno dei personaggi più geniali mai creati nella storia televisiva. Già solo per questo, The Big Bang Theory andrebbe vista per forza almeno una volta nella vita.
5) Better Call Saul
Se questa fosse una classifica, Better Call Saul (qui la classifica delle sue 6 stagioni) si giocherebbe il primo posto con la propria madre, Breaking Bad. Definire quale delle due meriterebbe la prima posizione è un’operazione quasi impossibile, quindi concedeteci di sentirci sollevati nel sapere che fortunatamente non dovremo compiere alcuna scelta. Insomma, Vince Gilligan è riuscito in un’opera mastodontica, in un’operazione in cui la maggior parte delle Serie Tv hanno fallito: è riuscito a far sì che lo spin-off fosse all’altezza del grande capolavoro della serie madre. Che roba. Ci è riuscito senza fare del fan service, senza chiamare in causa Walter White ogni due per tre cercando di mettere in atto l’operazione nostalgia. Se Better Call Saul è riuscita a diventare quel che adesso vediamo, il merito è soltanto suo (e di Peter Gould). La serie è così indipendente che, nel caso in cui doveste recuperarle entrambe, potreste anche decidere di vedere prima questa e poi Breaking Bad. Stiamo d’altronde parlando di un prequel mascherato da sequel, dunque la scelta sarà soltanto la vostra. Ma in qualsiasi modo voi la facciate, sappiate che siete davvero fortunati nel non averle ancora viste. Avete la possibilità di guardarle con occhi nuovi e senza sapere che cosa aspettarvi. Potrete stupirvi ancora di per due opere mastodontiche che, una volta viste, ve lo garantiamo, non vi lasceranno mai più.
6) Peaky Blinders
Non ancora conclusa del tutto – manca il finale che andrà in scena col film che uscirà nel 2024 – Peaky Blinders è una delle Serie Tv che più vi entreranno nelle ossa dimostrandovi com’è che si debba parlare di storia, evoluzione, e personaggi. I fili dell’iconica serie vengono infatti mossi attraverso l’evoluzione della società e dei suoi protagonisti, con la Birmingham degli anni’20-30 a far da cornice e anche da personaggio a se’ stante. In mezzo a queste anime tormentate e perennemente in bilico, spicca l’anima di Tommy Shelby, uno degli antieroi più mastodontici della storia. Un criminale, un imprenditore, un genio tormentato dal carisma smisurato. Con un vuoto dentro che non lascia spazio ad altro che alla rabbia per il suo inevitabile destino, Shelby sembra un’anima dannata in continua lotta con ciò che ogni giorno gli viene tolto. La sua unica boccata d’aria fresca gli è stata tolta dalle braccia facendo sì che lui ricadesse di nuovo in quella solitudine infernale da cui non riesce mai a tirarsi fuori completamente, scoprendo ancora e per l’ennesima volta quanto il suo destino sia oramai scritto. Il protagonista di Peaky Blinders è infatti vittima di un’esistenza fatta di rinunce e sensi di colpa, di guerre e di solitudine esistenziale. Interpretato dallo straordinario Cillian Murphy, adesso volto di Oppenheimer nell’attesissima e acclamata pellicola di Nolan, Thomas Shelby dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale creare degli antieroi. Rispetto agli eroi più classici, i primi riescono davvero a comunicarci sensazioni reali. Sono imperfetti e vittime di vizi, errori e passi falsi. E non importa se quel che vediamo viene estremizzato o al 90% non lo vivremo mai: loro riescono comunque a restituirci uno spaccato esistenziale di cui necessitiamo, di cui abbiamo bisogno, da cui possiamo davvero imparare qualcosa.