5) Lost
Uno dei punti di svolta per la serialità è stato proprio Lost. Arrivata nei primissimi anni del duemila, la Serie Tv mise in campo ingredienti non ancora troppi sdoganati, come la sospensione dell’incredulità e domande senza risposte. Niente di quel che si vedeva in Lost aveva effettivamente una risposta razionale e logica. Nella maggior parte delle Serie Tv sviluppate fino a quel periodo, ogni cosa portava con sé una trasparenza tale per cui il confine tra realtà e finzione restava sempre intatto. Ma in questo caso tutto è stato diverso. Lo è stato fin dalla prima puntata in cui quell’isola sembrava qualcosa di molto di più di un posto sperduto in cui procracciare del cibo per curare la sopravvivenza.
Guardare Lost significa forse conoscere per la prima volta la Serie Tv che ha rivoluzionato tutto, aprendo le porte a storie che restavano sospese senza per forza garantire una sicurezza. Domande, misteri, argomentazioni come la contrapposizione tra scienza e fede: Lost è stata una Serie Tv coraggiosa. Una produzione che non ha avuto paura di sdoganare alcuni tabù anche dal punto di vista seriale, offrendo una narrazione che obbligava il telespettatore a riflettere, non distrarsi e accettare di essere di fronte a qualcosa di completamente diverse dal solito. Lost ha avuto lo stesso coraggio anche al momento dei saluti finali, quando ha deciso di concludere la sua storia con il suo finale più giusto, anche se divisivo (insieme a queste altre Serie Tv).
E lo sappiamo. Ne parliamo ancora adesso. Ancora oggi i fan di Lost lamentano quell’epilogo, quelle domande senza risposta, quei misteri rimasti sospesi in quell’isola. L’impatto dell’intera serie e del suo conseguente finale fu talmente intenso da far tornare sugli schermi gli autori e gli attori di Lost. Infatti è arrivato anche il documentario Getting Lost, anche se ancora, purtroppo, non si sa nulla sulla data di rilascio in Italia.
Un documentario, dopo tutti questi anni, implica qualcosa che abbiamo sempre saputo: Lost non è mai passata. Non è mai andata via. E’ una Serie Tv che ricorda gli anni 2000 per la sua distribuzione, per la rivoluzione che ha fatto in quel periodo, ma per il resto è una produzione sospesa nel tempo che, nonostante la sua conclusione nel 2010, non hai mai smesso di essere attuale, come se fosse appena arrivata e le sue domande appena poste. E invece, restano qui, ancora, dopo ben vent’anni. Ecco il potere di una grandissima Serie Tv.
6) I Cesaroni
Tuffiamoci adesso nella nostalgia della televisione italiana degli anni 2000 con I Cesaroni, la storica e iconica Fiction Mediaset che sembra pronta per tornare con una nuova stagione. Ancora non sono stati chiariti molti dettagli inerenti al futuro dei personaggi di questo atteso ritorno, ma le aspettative non sono troppo alte. Già le ultime stagioni della Serie Tv non avevano fatto impazzire i fan, che non hanno apprezzato la rottura tra Giulio e Lucia e Marco ed Eva, due coppie di punta. Noi aggiungiamo anche quella tra Ezio e Stefania, rispettivamente Re e Regina della serie. Chiarito questo inevitabile dettaglio, I Cesaroni delle prime stagioni – a prescindere da ogni caduta – resteranno sempre eterni e immortali.
Ricordiamo ancora oggi il primo incontro tra le due famiglie e la conseguente unione. Da quel momento un caos di intrighi ed emozioni si è fatto spazio tra la Garbatella e la porta di casa Cesaroni portandoci con sé tra il cinismo di Cesare e l’ingenuità di Ezio. E poi l’amore di Marco ed Eva, ancora oggi considerato tra i più iconici della televisione italiana. Un amore tra fratellastri che prima ha generato un infarto a Giulio (letteralmente) e poi un bambino con buona pace della famiglia, pronta ad accettare l’unione dei figli. Quante perle che ci hanno regalato I Cesaroni, tra fratelli scomparsi che ritornano e figli che si scoprono essere tali dopo anni e anni di silenzi. Una specie di Beautiful italiana ma con la Garbatella la posto della Forrester Creations (sapere il nome dell’azienda di famiglia di Beautiful è soltanto deformazione professionale: giuriamo).
Non possiamo sapere come andranno le cose in futuro per il ritorno de I Cesaroni, ma sappiamo che niente potrà rovinare quel ricordo cristallizzato di quell’imperfetta famiglia che, ogni settimana, ci ricordava che vivere nel caos non implicava niente di male. Rimarranno per sempre quelle risate e quella sensazione di nostalgia in nome di quegli anni 2000 che possiamo ancora ritrovare su Netflix. Fino a poco tempo fa, insieme a I Cesaroni, la piattaforma presentava anche l’acclamata Fiction Un Medico in Famiglia. Se fosse stata ancora lì, avrebbe inevitabilmente ricoperto un posto. Chi se li dimentica i deliri di Guido e Maria?