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8 Serie Tv sottovalutate (o poco conosciute) in Italia da vedere assolutamente su Netflix

Serie Tv da vedere su Netflix
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Netflix resta sempre il gigante dello streaming. Anche se spesso si è resa oggetto di critiche con delle cancellazioni assurde e immeritate, o con rinnovi che hanno finito per rovinare l’essenza di alcune Serie Tv. Insomma, non sempre siamo stati soddisfatti. E lo sappiamo. Lo accettiamo. Nell’ultimo periodo, però, la piattaforma è riuscita ad alzare l’asticella con produzioni di altissimo livello che sono state capaci di ridarle una nuovo volto. Come nel caso di Ripley che ci fa vedere una Netflix insolita, diversa dal solito. Le Serie Tv da vedere su Netflix sono davvero tante. Alcune hanno avuto grandissima fortuna, altre si sono fatte conoscere per i propri errori, e altre – invece – rimangono nascoste nel catalogo.

Sulla piattaforma streaming Netflix infatti si nascondono Serie tv che qui in Italia hanno conosciuto un successo limitato, in alcuni casi perfino assente. Un successo che avrebbe però dovuto bussare alla loro porta, data anche la qualità importante che distingue alcune di queste. Ognuna di queste Serie Tv meriterebbe infatti un plauso, un riconoscimento. Ma niente da fare: restano silenziose, lì dove le abbiamo lasciate. Eppure, basterebbero pochi minuti per capire quanto queste siano meritevoli di ascolto. Curiosi di sapere di quali stiamo parlando? Andiamo a scoprirlo insieme!

Da Derry Girls a La Mia Prediletta: ecco 8 Serie Tv da vedere su Netflix sottovalutate (o poco conosciute) qui in Italia

1) Derry Girls

Derry Girls non è soltanto uno dei gioiellini smarriti nel catalogo. Non è soltanto una buona Serie Tv da vedere su Netflix per qualche settimana o giorno: è anche una delle migliori serie ibrido di generi presenti sulla piattaforma. Si presenta con un gruppo di amiche e un’ambientazione fredda. Si pensa alle solite dinamiche. Alle solite cose che strizzano un occhio al pubblico teen. E sì, certo: per certi versi Derry Girls presenta anche questi ingredienti. Ma il punto è quel che aggiunge. La cornice. Il contesto che rivoluziona tutto, plasmando sia gli eventi delle protagoniste che la classica narrazione teen. Siamo infatti nella Derry degli anni ’90, un periodo estremamente complesso e disperato. Derry è ogni giorno vittima di allarmi bomba e attentati. La situazione è fuori controllo e la paura si respira sia dentro che fuori casa.

In mezzo a questo terrore, le protagoniste provano a crescere e ad affrontare il periodo dell’adolescenza. Dalla voce di Lisa McGee nasce infatti questa storia dai tratti biografici. Anche lei, come le sue protagoniste fittizie, ha dovuto fare i conti con questa terribile situazione. Cercando di esorcizzare il dolore, Lisa McGee ha deciso di espellerlo attraverso una Serie Tv. Una ricostruzione bilanciata tra tutto quello che racconta le tipiche difficoltà dell’adolescenza, e tutto quel che invece l’ha resa diversa da qualsiasi altra. Derry Girls si distingue infatti per essere un ibrido tra le due cose. Da una parte la guerra civile, dall’altra l’adolescenza delle sue protagoniste. Attraverso dei toni comedy, Derry Girls racconta le vicende dei suoi personaggi utilizzando la parte storica solo come un contesto, come la cornice dentro la quale ognuno di loro prova a esorcizzare la paura.

Le quattro protagoniste proveranno a fronteggiare quanto stia accadendo in modo sempre diverso, dando vita a dei comportamenti ben distaccati tra loro. C’è chi proverà a reagire aiutando, chi – impaurito – si nasconderà dietro ad atteggiamenti infantili e chi, totalmente disilluso, non farà nulla per cambiare la situazione, perché oramai convinto che non ci sia alcuna speranza. A tutto questo, aggiungete una buona dose di comedy, sarcasmo, ironia e una grande cura per i dettagli. Dopo di che, il tipico racconto dell’adolescenza e importanti espedienti narrativi mirati a far riflettere il telespettatore riguardo a tematiche di cui non si parla mai abbastanza. Insomma, Derry Girls è una teen comedy unica nel suo genere. Una Serie Tv che avrebbe dovuto conoscere, qui in Italia, tutto un altro destino. E che invece resta lì, in quel catalogo, sospesa tra una piccola cerchia di fan e l’anonimato.

2) Superstore

Non si sa mai come porsi, quando si tratta di Superstore. La comedy noon può infatti essere definita come sconosciuta, ma di certo può essere definita come sottovalutata in Italia. Pur conoscendone l’esistenza e intravedendo il potenziale, infatti, Superstore resta un mistero per l’Italia, che non si decide mai troppo a darle una possibilità. A farlo è stata solo una cerchia ristretta di fan, che ancora non si danno pace per il suo mancato completo decollo. Una delle ragioni che più potrebbero averlo compromesso potrebbero avere a che fare con il suo continuo paragone con The Office, anch’essa sviluppata in un ambiente lavorativo e mandata avanti dalle interazioni tra i protagonisti. E’ un modo di vedere la cosa, ma è importante ricordare che le due Serie Tv- eccetto questi punti in comune – giocano due partite diverse. E le vincono entrambe, di nuovo in modo diverso.

Ambientata in un ipermercato, Superstore racconta le vicende quotidiane dei suoi impiegati. Cercando di adattarsi alla realtà al di fuori dalla macchina da presa, Superstore affronta le storie dei diversi protagonisti mettendo in prima luce anche la loro situazione economica. Più volte, infatti, sentiamo i protagonisti delle produzioni lamentarsi delle proprie finanze, ma sempre mandando avanti una vita in cui non figurano rinunce e le case fanno invidia. In Superstore tutto questo non succede. I protagonisti, infatti, si mostrano davanti al telespettatore in tutta la loro trasparenza, raccontando i compromessi che ogni giorno fanno per pagarsi la sopravvivenza. Passando dalle rate dalla macchina fino ad arrivare alla necessità di condividere un appartamento a causa degli elevati prezzi, Superstore mette in evidenza i sacrifici di lavoratori indipendenti sopraffatti da un sistema che non li supporta.

Superstore è una Serie Tv estremamente fedele al suo genere comedy. Mai nessun rischio di cadere nel dramedy, neanche nelle situazioni più folli o complicate. Ciliegina sulla torta, i suoi protagonisti. Ognuno di loro viene qui rappresentato con peculiarità sempre diverse che permetteranno al telespettatore di riconoscersi in almeno uno di loro. Lo faremo nelle scene che li vedranno impegnati con i clienti e lo faremo in quelle che li vedranno durante la loro pausa caffè, teatro di alcune delle gag più divertenti dalla comedy. Insomma, tanti ingredienti, la certezza di grasse risate e anche una riflessione intelligente ma mai drammatica: Superstore è la Serie Tv di cui tutti avrebbero bisogno, anche se non tutti ne sono ancora a conoscenza.

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