6) The Playlist
Daniel Ek è un programmatore di scarso successo, rifiutato da Google per insufficienti titoli di studio. Dopo aver ideato un sito che aumenta gli introiti pubblicitari, riesce a ottenere dall’eccentrico Martin Lorentzon un finanziamento per il suo progetto più ambizioso, una piattaforma legale per ascoltare gratis la musica in streaming: Spotify. Liberamente basata sul libro Spotify Untold, la serie indaga il mercato discografico del 2006, messo in crisi dall’ascesa di servizi Peer-To-Peer illegali come Pirate Bay. Le vendite dei dischi fisici quindi calano, e l’intera industria musicale si mostra reticente verso l’avvento di un nuovo modello: quello della musica in streaming.
La grande forza narrativa di The Playlist risiede nel suo interessante format. Proprio come una playlist Spotify, la serie propone sei episodi come se fossero sei canzoni da altrettanti album e artisti diversi: ogni puntata ci offre infatti il punto di vista di uno dei protagonisti. The Playlist è una miniserie solida, di buon intrattenimento e anche ricca di informazioni. Un buon documenterio audiovisivo sulla storia dell’invenzione dell’era digitale che ha cambiato il mercato musicale e la fruizione della musica dell’intera società, oltre che l’ennesima prova della qualità di uno dei migliori distaccamenti di Netflix, quello svedese.