Ormai le piattaforme di streaming online ci forniscono un’enorme quantità di titoli sempre più spesso e la nostra ingordigia è così tanta che a volte tendiamo a divorare attraverso il binge watching anche serie televisive che poi ci pentiamo subito di aver visto, solo perché si tratta della “nuova uscita”. Alcune serie tv di Netflix poi sono più sopravvalutate di altre, in base agli altissimi ascolti che hanno avuto e al (a volte immeritato) successo che hanno ottenuto. Sul colosso di streaming statunitense non è raro trovare prodotti fin troppo osannati dal pubblico, quando magari ce ne sono altri, decisamente sottovalutati, che meriterebbero più attenzione e successo di quanto non ne abbiano ricevuti.
Parliamo di serie di tutti i generi, dai teen drama ai thriller alle comedy. Non si risparmia niente e nessuno. Sono molti e forse troppi i titoli di cui si potrebbe parlare, ma qui ve ne nominiamo (solo) 10.
Vediamo insieme quali sono le serie tv più sopravvalutate di Netflix.
1) 13 Reasons Why
Per quanto la prima stagione di 13 Reasons Why, serie basata sul romanzo di Jay Asher, sia stata accolta positivamente dal pubblico e dalla critica per le tematiche delicate che portava sullo schermo e per lo sguardo adolescenziale attraverso il quale ne abbiamo fatto esperienza, le successive stagioni non sono state in grado di continuare sulla stessa linea. È davvero un peccato che Tredici abbia lasciato in noi solo rimpianti. Eppure, sebbene sia stato massacrato dalla critica, questo dramma teen che utilizza il thriller come collante fra gli episodi ha continuato a essere visto da un altissimo numero di persone, e il suo potenziale è stato decisamente sopravvalutato per troppo tempo.
2) The Ranch
Parliamo ora di una comedy andata in onda per 4 stagioni dal 2016 al 2020. The Ranch, creata per Netflix da da Don Reo e Jim Patterson, ci trasporta tutti in Colorado e ci getta a capofitto nelle vicende della famiglia Bennett. Il compito di questa serie era immergere lo spettatore in un mondo vecchio stampo, allontanandosi dalle solite sitcom che vanno per la maggiore e offrendo uno scenario insolito che potesse divertire e far riflettere al tempo stesso. The Ranch è una novità tra le commedie presenti su Netflix e tra i prodotti creati direttamente per la piattaforma, ma viene spesso sopravvalutata e osannata in quanto produzione originale. Alla fine è divertente, con un’ambientazione diversa dalle numerose comedy già presenti in streaming, ma non ha molte novità per quanto riguarda il tipo di comicità e le gag fra i personaggi.
3) The Politician
Payton Hobart (Ben Platt) è un ragazzo determinato a perseguire i propri obiettivi per farsi strada nel mondo della politica, è pronto a tutto pur di inseguire i propri sogni e non permetterà a nessuno di mettergli i bastoni fra le ruote. Il protagonista di The Politician è un tipo decisamente particolare, così come i personaggi secondari di questa serie a cui non si riesce a dare una vera definizione. Tra commedia drammatica e dramma adolescenziale, The Politician si proponeva di essere qualcosa di diverso e insolito rispetto ad altri prodotti Netflix, e il pubblico le ha forse dato troppe possibilità. Alla fine, l’idea di Ryan Murphy si è rivelata piacevole ma niente più che un mix di elementi appartenenti a molti altre serie, costruita prendendo spunti qui e lì nel tentativo di dare vita a qualcosa di originale.
Tra le serie tv più sopravvalutate d Netflix.
4) Lucifer
Lucifer, anche e forse soprattutto grazie all’imponente presenza di Tom Ellis, ha riscosso un enorme successo, soprattutto da quando, nel 2018, Netflix ne ha acquistato i diritti e ha iniziato a distribuirla sulla sua piattaforma, rinnovandola per una quarta stagione e dando la possibilità a un’ampia fetta di pubblico di conoscerlo. Assolutamente niente da dire a Tom e al suo impeccabile aspetto, ma il formato così familiare di Lucifer, il suo unire l’urban fantasy al poliziesco e al dramma la rendono una serie proprio come moltissime altre. Divertente, in grado di intrattenere gli spettatori con simpatia e leggerezza, ma forse il suo potenziale è stato sopravvalutato un po’ troppo e un po’ troppo a lungo.
5) La regina degli scacchi
Il 23 ottobre 2020 Netflix distribuiva questa miniserie originale, tratta dall’omonimo romanzo di Walter Tevis e incentrata sulle vicende della sensazionale Beth Harmon (Anya Taylor-Joy), tanto brava negli scacchi quanto incapace di stare da sola con se stessa. La storia, l’ambientazione e i personaggi con il loro carattere hanno contribuito a rendere davvero godibili i 7 episodi di questo prodotto, ma c’è chi ha gridato fin da subito al capolavoro. Sicuramente La regina degli scacchi è una serie interessante, originale e con un cast d’eccezione, ma gli spettatori hanno forse sopravvalutato un po’ il suo potenziale. Parliamo in questo caso di una miniserie bellissima, ma non irripetibile o unica nel suo genere, come molti vorrebbero credere. Non è riuscita a guadagnarsi davvero il titolo di “capolavoro”.
6) Emily in Paris
La dolcezza e la spensieratezza di Lily Collins non sono bastate per fare di Emily in Paris un prodotto che valesse davvero la pena guardare. La prima stagione è composta da 10 episodi pieni di stereotipi e luoghi comuni che, insieme a una buona dose di prevedibilità a livello di sceneggiatura, ne fanno una serie simpatica e ottima per intrattenere. Niente a che vedere con il successo riscosso che ha permesso alla piattaforma di streaming e al creatore Darren Star di rinnovarla per una seconda stagione. È stata davvero una buona idea dare una seconda occasione questa banalissima commedia romantica? Speriamo ne sarà valsa la pena.
Emily in Paris è decisamente tra le serie tv più sopravvalutate di Netflix.
7) The Defenders
Quando si tratta di supereroi nati dalla fantasia della Marvel Comics, le aspettative del pubblico sono sempre molto alte ed è più che ragionevole. Quello che The Defenders, miniserie di 8 puntate creata per Netflix nel 2017, si proponeva di fare era portare sullo schermo un interessante crossover tra alcuni personaggi amati del Marvel Cinematic Universe. Trattandosi di pochi episodi incentrati sulla collaborazione tra Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist, gli spettatori hanno divorato subito tutti gli episodi, dando modo al prodotto di piazzarsi in cima alle classifiche, salvo poi rimanere delusi dalla lentezza narrativa di alcune scene e dal legame non perfetto tra i protagonisti. Nonostante il successo ricevuto The Defenders ha parecchi punti deboli e non si può certo dire che sia davvero degna rappresentante del franchise Marvel.
8) Freud
Anche Freud, come molti altri titoli offerti in streaming dalla piattaforma statunitense, ha fin da subito attirato l’attenzione del pubblico, che non ha resistito e ha divorato in men che non si dica gli 8 episodi che compongono la sua prima stagione. Questo ha contribuito al successo del prodotto tedesco-austriaco-ceco, che si è guadagnato un posto nella top 10 delle serie Netflix più viste in Italia nel periodo della sua uscita. Tuttavia, la critica (e noi ci troviamo d’accordo) ha contestato la scelta narrativa di distorcere l’immagine di Freud, trasformandolo in un investigatore qualunque, troppo occupato a risolvere crimini e omicidi. Un personaggio insipido che rende la serie godibile ma di certo non all’altezza del successo ricevuto.
Senza dubbio anche Freud può essere inclusa tra le serie tv più sopravvalutate di Netflix.
9) Élite
A poca distanza dall’inizio della quarta stagione di questo dramma adolescenziale made in Spagna, c’è da dire che Élite decisamente non merita tutto il successo ricevuto a partire dal 2018. Come anche La Casa di Carta, è stata fin troppo sopravvalutata dagli spettatori, i quali non hanno esitato a divorare i suoi episodi in un frenetico binge watching. A parte puntare sull’aspetto dei suoi ricchi protagonisti e sulle dinamiche sentimentali che li legano fra loro, gli ideatori Carlos Montero e Darío Madrona hanno provato a fare del thriller e del crime due elementi portanti, ma non ci sono riusciti a pieno. Ciò che tiene il pubblico incollato allo schermo infatti sono più gli intrecci in stile telenovela che collegano tutti i personaggi tra loro.
10) Fuller House
Fuller House (conosciuta anche come Le amiche di mamma) è una sitcom nata per Netflix nel 2016 come sequel di Gli amici di papà, prodotto cult andato in onda dal 1987-1995. L’idea di Netflix era portare sullo schermo qualcosa che risvegliasse un sentimento nostalgico negli spettatori affezionati all’originale degli anni ’90 ma anche creare una nuova fetta di pubblico che potesse apprezzare la comedy, anche se quest’ultimo obiettivo è stato più difficile da perseguire. Le amiche di mamma infatti ha riscosso molto successo e la serie è andata avanti per ben 5 stagioni, quasi solo grazie all’affetto che il pubblico nutriva verso Gli amici di papà. Il suo potenziale però è stato decisamente sopravvalutato e l’effetto nostalgia non è bastato a renderlo davvero indimenticabile.