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Ecco una giornata tipo della nostra amatissima Jess

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Appena l’abbiamo vista apparire sullo schermo ci siamo subito innamorati di lei, dei suoi boccoli neri, delle sue gonne a pois e dei suoi occhiali buffi che fanno intravedere dei grandi occhi celesti. Jess è una fantastica coinquilina, una grande amica e una maestra devota al suo lavoro ma sappiamo anche che le stramberie per lei sono all’ordine del giorno. Oggi quindi cercheremo di percorrere insieme una tipica giornata di Jess. Scruteremo a fondo nella sua quotidianità per scoprire, o meglio immaginare, i segreti che non ci fa vedere nelle puntate.

Suona la sveglia, ovviamente ha per musichetta una delle canzoncine che Jess ama comporre. Per questa c’è voluto un po’ di tempo ma con la sua creatività e l’aiuto di Bearcraw ha crerato la colonna musicale perfetta per iniziare la sua giornata. Jess si strcopiccia gli occhi e cerca con la mano gli occhiali sul comodino, appoggiati accanto a una tazza di tisana e sopra una pila di compiti che deve ancora finire di correggere. Si gira per qualche minuto fra le coperte e si addormenta per un secondo, quando… URLA, RUMORI DI PADELLE, VETRI CHE CADONO E SI INFRANGONO A TERRA, ma cosa succede? (in fondo in quella casa ne accadono delle belle, viste i personaggi che la abitano)

Netflix

Si alza di fretta, spalanca la porta e mentre si sitema la vestaglia, allacciando la cintura in vita, si reca in cucina. Chi sarà mai stato a fare tutto quel rumore? Winston si è svegliato di prima mattina per pettinare il suo piccolo Ferguson che però è scappato scalpitante e insofferente rincorrendo un topo e Winston ha cercato “solo di fermarlo”. Naturalmente è una mattinata come tutte le altre e i coinquilini più famosi di L.A. sono stati svegliati dall’ennesima imbarazzante esperienza del più imbranato di tutti.

La mattinata, dopo lamentele e soliti discorsi fra premi Nobel, riprende e la giornata può cominciare. Jess si fa il suo thè caldo che vorrebbe consumare in santa pace sul divano ma ovviamente Schmidt irrompe in casa e si fionda su di lei cercando un consiglio sulla cravatta giusta da utilizzare per l’anniversario del primo papeggiamento fra lui e Cece. La ragazza risponde al meglio, ammesso che ci sia un senso nello scegliere fra una cravatta blu oceano indiano e blu notte di San Valentino.

Riesce finalmente, fra un grido e l’altro, a lavarsi e vestirsi ed esce di casa. A Jess servono 20 minuti per arrivare a scuola da casa sua ma stamattina, dati i piccoli inconvenienti (quotidiani) è partita 10 minuti più tardi e si è trovata imbottigliata nel traffico mattutino della East Coast.

Dannazione! Proprio oggi che doveva fare la lezione sui padri pellegrini americani. Forse mi è sfuggito un dettaglio: quando si è preparata per uscire Jess, essendo in ritardo, ha deciso di indossare il suo costume da tacchino, direttamente a casa, in modo tale da arrivare già pronta alla lezione.Una macchina da dietro inizia a fare pressione a Jess per muoversi anche se il traffico è praticamente fermo, lei cerca di andare avanti e batte contro la macchina di fronte.

Quindi scende dall’auto vestita da tacchino e inizia a discutere con il guidatore impaziente, che la attacca senza se e senza ma, un uomo che sta portando la moglie incinta all’ospedale. L’uomo si è ferito il braccio e Jess vista la sua compassione e colpa, lascia la sua macchina sulla strada e porta i due presto genitori all’ospedale. Intanto incarica Nick di trovare il modo di spostarla.

Arrivano non si sa come all’ospedale e lì Jess, correndo a chiamare aiuto scivola su una sua sua zampa da tacchino e batte la testa. Si sveglia fra le fredde luci dell’ospedale che la accecano e vede introno a sè tre facce: sono Cece, Nick e un dottore… ma non un dottore a caso. Il dottore che ha soccorso Jess all’entrata dell’ospedale non poteva che essere il suo ex Sam.

Il problema è che a Jess in quel momento non gliene può fregare di meno di chi ha intorno perchè deve arrivare in tutti i modi a scuola e fare la sua lezione sui padri pellegrini. Questa lezione è così importante perchè il preside le ha detto che ci saranno degli ispettori che valuteranno gli insegnanti proprio in quella mattinata e se il giudizio fosse positivo potrebbe essere scelta per un colloquio da futura preside. Nick e Cece accompagnano allora Jess a scuola anche se ormai sono le 11 passate e cercano di spiegare la situazione al Preside e agli ispettori. Jess fa uno dei suoi discorsi convincenti e instabili sulla devozione verso il suo lavoro, il suo amore verso i bambini ecc ecc ecc e l’ispettore la liquida con un “Le faremo sapere…”.

Jessica

Jess torna a casa, si chiude in camera e inizia a ascoltare Taylor Swift ad alto volume. Solo verso le 18 riesce a farci convincere da Nick a scendere al bar a bere un Old Fashioned, ormai diventato il suo cocktail preferito.

In ogni sua giornata, per quanto assurda, per quanto imbarazzante e strampalata possa essere, Nick trova sempre il modo per tirarla su e trovare il lato positivo da ogni situazione, o per lo meno un modo per superarla (chissà se ce la faranno questi due a finire insieme). Schmidt e Winston arrivano al pub e commentano l’accaduto. Decidono quindi di fare una gara di shot per sollevare il morale dell’amica… ovviamente la serata degenera e finisce con un buon vecchio True American a casa dei ragazzi. Proprio mentre Jess sta per vincere, in coppia con Nick, bussano alla porta.

Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano diciamo qui in Italia, che è un po’ come per gli americani citare Hit me Baby One More Time, infatti quello che ha bussato alla porta è… Sam. Jess è confusa, la loro relazione è finita da tempo, lui aveva scelto di stare con la sua migliore amica ed erano entrambi sereni, ma allora perchè è lì?

“Ti ho cercata al pub ma un vecchio sbronzo mi ha detto che ti avrei trovata qui” [FACCE DI STUPORE E DISSENSO] “Ascolta Jess, so che ti sembrerà strano che io sia qui ma quando ti ho vista cadere e ti ho portato in salvo all’ospedale stamattina… non so è come se mi fossi ricordato immediatamente di tutti i nostri momenti felici. Io ho sempre amato proteggerti e nonostante come sia andata fra noi io sento ancora qualcosa per te. Sai le cose non stanno andando per me e oggi mi sono reso conto più che mai che il motivo per il quale siamo infelici è che mi manchi, mi manchi da morire”

Un po’ confusa dallo spuntare improvviso di Sam, dall’alcool e dal fatto che Nick con cui ha riaperto un po’ le fila della loro storia (senza ovviamente definirla, perchè, figuriamoci dai) dà in mano una birra a Sam che inizia a giocare con loro prendendosi anche lui una solenne sbornia. I ragazzi si addormentano, chi sul divano, chi sul tappeto, chi sul letto di qualcun altro e finisce così una normale routine quotidiana di Jessica Day.

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