“Siete pronti a strappare?”
Caro Schmidt dopo questa puntata ce ne sarebbero di cose da strappare. Sorrisi, per le belle emozioni che ci hanno fatto provare. Carta da parati, per rimpiazzare il passato con il presente. Qualsiasi cosa, per sfogarci riguardo a tutto ciò che è accaduto. New Girl ha messo a dura prova il nostro cuore e il nostro animo da inguaribili romantici e ha deciso di rafforzare le carte in tavola con un ingrediente speciale: la speranza. D’altro canto, ad essa, viene aggiunta dell’immancabile amarezza. Non mi sto riferendo all’episodio che, invece, nel complesso è stato un’ulteriore conferma. Sì, ha confermato il suo supporto nei confronti di noi amanti dell’amore e ha confermato il successo della serie televisiva di cui non ne abbiamo mai abbastanza.
“Siete pronti a strappare?” è la domanda con cui Schmidt inaugura la quinta puntata di New Girl.
La protagonista è Jaipur Aviv, la casa di Schmidt e Cece, l’unione di due religioni e di due piccioncini. Si trasferiscono momentaneamente tutti nella grande, bella e semi-distrutta casa per iniziare a fare un po’ d’ordine. Va strappata la carta da parati. Winston in questo episodio ci rende probabilmente partecipe della sua frustrazione nel non sfogarsi come vorrebbe “in quel senso“: con strappare intende i vestiti e la casa gli sembrerà la stessa di un set di un film porno che aveva guardato.
Nick Miller, oh carissimo Nick Miller, togliti la benda sugli occhi e torna a prendere in braccio la tua donzella nell’ascensore. Lo sappiamo tutti che siete destinati a stare insieme sempre e per sempre. E invece…
“Visto che cerchiamo un nuovo coinquilino e Reagan traslocherà a Los Angeles presto, perché non lei?”
CHE COSA?!?!?
Ma allora dillo che vuoi farci odiare la tua fidanzata. Con tutta la buona volontà ce la stiamo facendo a sopportarla, vivendo nella speranza di una futura separazione. Ma averla in casa con Jess presente no, proprio no. Jessica Day, ti imploro, ragiona sulla tua risposta.
“E’ una ragazza, ci piace e ha già vissuto qui. Mi va bene.”
Arriviamo al punto del “New Girl ci insegna ad amare semplicemente ed incondizionatamente“. Jessica Day pur di soffrire vuole che l’uomo che ama sia felice e al momento a renderlo felice è Reagan, la donna che in realtà sarebbe da odiare fino al midollo. In un primo (lungo) periodo, dovrebbero vivere in sei in un appartamento, dato che i due sposini hanno bisogno di tempo per mettere in sesto la casa dei loro sogni. Ma nulla è impossibile. Jess si impegna fino in fondo per convincere tutti.
Intanto Schmidt è intenzionato a fare le scelte giuste, affinché quella catapecchia diventi una vera e propria reggia. Ma di contro c’è Cece, ragazza strana nei gusti, gusti per niente affini a quelli del marito. Riusciranno però a trovare un punto di accordo perché è ciò che un marito e una moglie devono fare. Winston intanto indaga su ogni angolo della casa per capire se la sua teoria è giusta: quella doveva essere stata il set di un film porno. Si fa aiutare da Nick, che però ha la testa da tutt’altra parte.
Jessica Day indice una votazione che dovrà avere risultato unanime affinché Reagan diventi la sesta coinquilina. In un primo round, sono due i voti contro: quello di Schmidt e quello di Cece (camuffato da uno spaesato Winston). Jess aveva dato per scontato il voto a favore dell’amica, ma le parole che esprimono l’umore di Cece sono tra le più belle mai sentite in New Girl. Vuole bene alla ragazza con frangetta e non può lasciare che si faccia del male in maniera così ingenua e masochista.
Jess non vuole votare no, per il bene di Nick? Allora lo farà lei per il bene di Miss Day. Jess convince Schmidt a cambiare voto e successivamente anche Cece, assicurandole che vuole davvero che Reagan vada a vivere con loro. La ragazza indiana non può far altro che accontentarla, ma ad una condizione: possono baciarsi solo in camera, non davanti a loro.
“Devo proteggerti almeno un pochino!”
Winston e Nick intanto hanno capito che quella casa è proprio quella di un film porno. Ma la loro scatola dei segreti per l’amico Schmidtè ormai piena, devono sostituirne uno se vogliono tenergli segreta una cosa del genere. Così proprio quando il tipo strambo quale Winston sta per confessare qualcosa riguardo ad un Halloween del passato, Nick lo ferma facendogli notare che quell’appartamento del set si trovava a Seattle.
Jess Day convoca nuovamente tutti per prendere una decisione con voti assolutamente anonimi. Stavolta c’è un solo no. Cece ha votato sì, così anche Schmidt e Winston. Jess? Finalmente hai pensato a te stessa? Invece no, a votare contro è stato Nick, preso dal panico. Assistiamo ad un ennesimo dialogo tra i nostri cari Ness, l’ennesimo in cui Miller si piange addoso e Jess lo incoraggia, nonostante si stia allontanando da lei. Nick ha paura di fare la domanda fatidica a Reagan e ha paura dei risvolti della sua relazione.
La ragazza, che tanto ci rappresenta e tanto è dolce con il ragazzo che ama, si ferma a guardare le due calamite rimaste sul muro delle votazioni. In uno sguardo abbiamo letto amore, rammarico, amarezza, speranza ed infine rassegnazione. E noi così:
Tornati a casa Nick esprime a tutti ciò che prova e vorrebbe provare nei confronti di Reagan e lo aiutano a scrivere il messaggio che potrebbe convincere la ragazza a convivere con lui e altre quattro persone.
Un’amicizia fantastica lega tutti i protagonisti e ce ne rendiamo conto dalle piccole cose.
Attendiamo la prossima puntata, la sesta, che verrà trasmessa tra due settimane e incrociamo le dita affinché Reagan rifiuti l’offerta.