Potranno essere anche a tratti macchiettistici o caricaturali, dovendo per propria natura incarnare pregi e difetti portati all’estremo, ma i personaggi delle serie tv comedy non possono definirsi ben scritti se, nel corso delle stagioni, rimangono sempre uguali a se stessi. Così come accade nella vita vera, i personaggi migliori, d’altra parte, sono quelli che, pur mantenendo il proprio spirito, messi di fronte a ostacoli e cambiamenti, finiscono per evolversi. Da questo punto di vista, nel mondo delle comedy, pochi sono i personaggi che si avvicinano al fantastico character development portato avanti dall’amatissimo Nick Miller di New Girl (che potete vedere su Disney+).
Ma in cosa esattamente è cambiato? Com’è andata progressivamente a cambiare la personalità di uno dei volti più amati di New Girl?
Nel seguente articolo andremo a viaggiare indietro nel tempo per ricordare il Nick Miller delle origini, confrontandolo con quello della settima e ultima stagione della serie. Attenzione: allerta spoiler su tutta New Girl. Siete avvisati!
Inutile negare l’ovvio. Ci siamo innamorati del personaggio di Nick Miller, da molti ritenuto il vero protagonista della serie, interpretato dal fenomenale Jake Johnson sin dalla sua prima apparizione nel pilota di New Girl. Un adorabile brontolone con la faccia da tartaruga. Un simpatico barista con un animo antico, fatto al 70% di birra e astio nei confronti del genere umano, segnato da una brutta rottura.
Per quanto già ai tempi lo amassimo, Nick Miller era infatti un trentenne alla deriva, senza particolari ambizioni e con zero prospettive caratterizzato da filosofia di vita che spesso lo portava a scegliere la via più semplice o, addirittura a evitare completamente le decisioni. Insomma, un uomo adulto che non voleva avere problemi. Più vicino mentalmente a un ragazzino che a uno della sua età e per questo perenne oggetto della preoccupazione dei suoi amici. Nelle prime stagioni, vive nel caos e rifugge qualsiasi forma di pianificazione o responsabilità, basti pensare che non ha nemmeno un conto in banca e vive alla giornata, non curandosi delle conseguenze.
Insomma, quando incontra Jess per la prima volta in New Girl, Nick è un vero disastro e ne è ben consapevole.
Il ragazzo si percepisce come un fallimento e ritiene di non essere all’altezza degli altri, arrivando spesso ad autocommiserarsi. Avendo una grande paura del cambiamento, Nick tende infatti ad aggrapparsi a un passato in cui studiava legge e si sentiva un fico. Lo dimostrano i suoi sentimenti irrisolti verso l’ex Caroline, che lo ha lasciato dopo una lunga relazione, o la sua riluttanza a crescere e a maturare.
“Io ho qualcosa di oscuro dentro di me. Io rovino le cose.”
Tale atteggiamento disfattista è facilmente ravvisabile sia dal punto di vista relazionale che della carriera.
Scottato da una delusione in amore, Nick non ha infatti un briciolo di autostima e tende ad auto-sabotare tutte le relazioni che intraprende, anche quando dopo tanta attesa, esitazioni e ripensamenti, inizia una storia con Jess. Nonostante l’amore e la chimica tra i due, il nostro Miller è ancora troppo insicuro, troppo testardo e immaturo per affrontare una relazione seria e pianificare il proprio futuro e i due finiscono presto per lasciarsi. Troppo confuso per avere chiaro in mente quello che davvero vuole, anche a causa di traumi irrisolti con la figura paterna. Troppo orgoglioso per mettersi in discussione e ammettere di aver bisogno di aiuto o per dimostrare i propri sentimenti non solo a Jess, ma anche ai suoi amici.
Non che questo lo renda una cattiva persona.
Nick, anche nei momenti in cui sbaglia, in New Girl è sempre animato dalle migliori intenzioni e cerca di fare di tutto per i propri amici, anche se a volte fatica ad elaborare le proprie emozioni e trova più facile infuriarsi e prendersela con il prossimo quando qualcosa non va per il verso giusto.
“Se si dovesse parlare dei propri sentimenti si dovrebbero chiamare “parlamenti”
Tuttavia, Nick Miller non è mai stata una causa persa e, sia grazie ai suoi amici e a Jess, sia grazie a una graduale presa di coscienza, con il passare degli anni e delle stagioni, Nick comincia a prendere consapevolezza delle sue capacità e a credere di più in sé stesso. Pur rimanendo un personaggio ricco di comportamenti strambi e abitudini particolari, il ragazzo comincia a denotare una graduale crescita emotiva, ravvisabile soprattutto nel modo in cui impara a relazionarsi con gli altri e ad affronta le difficoltà.
Pur mantenendo una certa immaturità data dal suo essere un eterno Peter Pan, Nick accetta lentamente le proprie responsabilità e impara a non temere più il futuro.
Col tempo, Nick cresce emotivamente e impara a lasciarsi andare. Quando, dopo tanta attesa da parte dei fan, lui e Jess si rimettono insieme nella sesta stagione, Nick è un uomo più maturo e sicuro. Nell’ultima stagione, Nick sogna un futuro con la compagna e dopo un lungo periodo in cui cerca di pianificare la proposta perfetta, supera le proprie paura e le chiede di sposarlo.
Ma non solo Jess!
Anche l’evolversi del suo rapporto con il suo migliore amico Schmidt testimonia la maturazione del personaggio. Nonostante le personalità tra loro opposte, date dal contrasto tra l’efficienza e il rigore di Schmidt con la pigrizia cronica e il caos di Nick, i due sono indispensabili l’un l’altro e Miller, non solo inizia con il tempo ad accettare la cosa, ma finisce per abbracciarla in toto, diventando più affettuoso nei confronti dell’amico e permettendo a quest’ultimo di aiutarlo. Nick non sarebbe infatti mai cambiato senza Schmidt. Non solo il suo migliore amico, ma anche il primo ad aver sempre creduto nel suo potenziale, come dimostra quando lo incoraggia a scrivere o a prendere in mano la gestione del bar.
Da incorreggibile scansafatiche, il pubblico può vedere come il personaggio di New Girl si sforzi sempre più a migliorarsi anche in ambito professionale: dall’acquisizione del bar dove ha sempre lavorato alla realizzazione dei suoi sogni. Dopotutto, chi l’avrebbe detto che dagli scempi di Zeta per Zombie, Nick sarebbe diventato un famoso scrittore o, per usare le parole del personaggio, “un secondo Hemingway”!
La pubblicazione del romanzo The Pepperwood Chronicles, un successo che sorprende tutti, rappresenta la grande consacrazione di Nick Miller.
Un momento di riscatto personale che gli permettono di credere ancora di più in se stesso e che gli dà il coraggio di dichiararsi definitivamente alla sua Musa Jessica Night. Dopo il salto temporale di tre anni, pur rimanendo il solito adorabile impacciato, Nick è a questo punto un personaggio più che realizzato. Un ragazzo che ha superato le proprie insicurezze per farsi affidabile. Un uomo pronto a essere marito e padre.
Eppure, anche agli apici del successo personale e di carriera, il pubblico non ha mai l’impressione di trovarsi di fronte a un personaggio completamente diverso da quello conosciuto nella prima stagione. Nick Miller è sempre l’uomo delle strambe teorie cospirazioniste, dello spregio nei confronti della tecnologia. L’amante della birra e delle riparazioni fai-da-te, dei balli strani e scomposti.
L’uomo giusto al momento giusto, ma soprattutto un personaggio che, oltre a regalarci tantissimo divertimento e fantastiche battute, ci ha ispirato, insegnandoci che non è mai troppo tardi per crescere pur continuando a sognare come bambini.