Ci ha fatto ridere, piangere ed emozionare, ma New Girl è riuscita anche nell’intento di incuriosirci, tenendoci incollati allo schermo nella speranza di scoprire alcuni dei suoi più esilaranti e longevi segreti: primo tra tutti quello relativo al vero nome di Schmidt.
Per sei lunghe stagioni, i fan della comedy (di cui dovrete affrettarvi a fare un rewatch se volete sfuggire alla tragica canellazione dal catalogo Netflix che avverrà il 31 dicembre) si sono domandati perchè Schmidt fosse l’unico protagonista di New Girl chiamato esclusivamente per cognome in ogni occasione, perfino durante il fondamentale e toccante momento del suo matrimonio con la stupenda Cece.
Il mistero dietro questa curiosa scelta narrativa ci ha tenuti impegnati per intere notti insonni, spese a domandarci quale geniale battuta comica i produttori avrebbero deciso di affiancare alla grande rivelazione del nome di Schmidt. Si doveva trattare necessariamente di un nome imbarazzante o controverso, qualcosa che potesse spingere questo personaggio così sicuro di sé a nascondere un dettaglio tanto importante della sua identità.
Ma, nonostante la frenetica attesa, New Girl non sembrava proprio propensa a svelarci l’arcano, continuando imperterrita a mantenere assoluto mistero sulla questione e lasciandoci impazzire nel tentativo di risolvere il complicato enigma. Tutto questo, almeno, fino all’episodio 6×21 della serie, quando, insospettabilmente, la risposta tanto attesa è giunta.
Ci voleva il terrore di una potenziale chiusura per spingere gli sceneggiatori a risolvere questo groviglio misterioso, e così, quando la sesta stagione della serie stava per concludersi, nel dubbio di un rinnovo che tardava ad arrivare, i produttori hanno deciso di iniziare a sistemare alcuni conti in sospeso, chiudendo diverse linee narrative per spianare la strada a un eventuale finale anticipato.
È da questa premessa che, dopo 130 episodi passati senza il privilegio di un nome, per Schmidt si crea l’occasione di riappropriarsi finalmente di ciò che gli appartiene, confessandoci il grande segreto.
Tutto ha inizio in una normalissima giornata in casa Schmidt. Cece e il marito sono intenti a discutere il nuovo problema che tormenta il cervello dell’uomo, intenzionato a creare un proprio marchio personale per sentirsi al pari dei colleghi. Purtroppo, però, il nome che ha deciso di usare per l’azienda, corrispondente al suo cognome, è già impegnato: un’azienda che promuove il nudo nei ristoranti l’ha scelto nel 1948. La tragedia ha inizio, come uscire da questo ingarbuglio?
È Cece a proporre la soluzione apparentemente più semplice: il marito dovrà utilizzare il suo nome di battesimo. Schmidt non riesce a credere alle sue orecchie, come può sua moglie proporre una cosa tanto folle? Eppure quel piano sembra proprio l’unico possibile.
Spinto dall’ingenuo consiglio della sua amata, l’uomo trova il coraggio per affrontare finalmente la sua sorte, deciso più che mai a instaurare una battaglia che potrà cambiare per sempre le sorti di un’intera comitiva. Ecco, allora, che Schmidt decide di chiamare all’appello Winston, suo amico di lunga data, per metterlo al corrente della decisione.
È finalmente arrivato per me il momento di lanciare un mio marchio personale. Questo marchio sarà la mia eredità. E qui entri in scena tu. Ricomincerò a usare il mio nome di battesimo.
New Girl, 6×21 – Schmidt
La sua grande rivelazione viene preparata nei minimi dettagli: tutto è teatralmente programmato per essere perfettamente nello stile di Schmidt. Winston assiste paziente allo spettacolo dell’amico, per qualche ignoto motivo il ragazzo sembra collegato alla spinosa questione del nome, ed è proprio da lui che la nostra indagine verso la verità dovrà partire.
Perché Winston dovrebbe disapprovare la scelta del suo ex coinquilino? Cosa si nasconde di tanto losco dietro a questa rivelazione tanto attesa? Le risposte non tardano ad arrivare.
Schmidt, io penso che sia davvero una pessima idea. Non farlo, c’è solo dolore se segui quella strada.
New Girl, 6×21 – Winston
Il terrore sul volto di Winston è palpabile, arriva prepotente oltre lo schermo invadendo l’animo di tutti gli spettatori di New Girl. Ma Schmidt è deciso, niente e nessuno può più dissuaderlo: la verità sta per venire a galla.
Non ho scelta! Quando sono nato i miei genitori mi hanno dato un nome. È il nome con cui mi hanno chiamato per gran parte della mia vita e rivoglio il mio nome indietro.
New Girl, 6×21 – Schmidt
Riappropriandosi del suo diritto a un nome, Schmidt sa di porre le basi per scatenare una guerra. Eppure l’uomo non può più tirarsi indietro. Il grande momento è giunto, è ora che lui diventi un uomo e si assuma la responsabilità delle sue azioni.
Con una targhetta lasciata scivolare sul tavolo, New Girl decide di mettere i suoi spettatori al corrente del sorprendente segreto che per anni ci ha lasciati vittima della curiosità che solo un esilarante mistero può donarci. Un nome, inciso a chiare lettere, scivola lentamente verso di noi svelandoci l’impensabile.
Winston Schmidt. Questo il nome completo del personaggio. Nessun nomignolo imbarazzante, niente giochi di parole, nessun losco complotto che lo costringeva a tenere segreta la sua identità: la verità dietro il suo misterioso nome era molto più semplice di quel che pensavamo.
Un nome che nulla ha di strano, ma che porta con sé l’enorme peso di un omonimo, un’identità che appartiene a due persone e che è stato concesso di tenere solo a uno di essi. Niente di più semplice, niente di più divertente. Non potevamo di certo aspettarci una rivelazione simile, eppure essa ci sembra così perfetta da lasciarci senza parole, contorti tra le risate, sconvolti alla sola idea di aver finalmente risolto l’irrisolvibile.
Ora vogliamo saperne di più, vogliamo conoscere tutti i dettagli: perchè se il racconto riguarda Winston e Schmidt insieme, sappiamo per certo che la narrazione non ci deluderà.
Schmidt, sappiamo bene che c’è posto per un solo Winston, e l’abbiamo scoperto nel modo peggiore. Ricordi?
New Girl, 6×21 – Winston
Con un piccolo salto nel tempo, New Girl ci porta al lontano 2002, lì dove tutto ebbe inizio. Degli ancora giovani Winston e… Winston affrontavano per la prima volta il problema legato al loro nome.
Arrabbiati, giovani e confusi, due giovani Winston, mediati dall’immancabile presenza del fidato Nick, erano giunti dopo infinite lotte a capire che non vi era posto nel mondo per due di loro. Nessuna mediazione sembrava possibile, qualsiasi tentativo di distinzione basato su un soprannome portava a un’inevitabile catastrofe di tipo apocalittico. Esisteva una sola strada da percorrere, la più dura, la più difficile, ma necessaria: uno di loro avrebbe dovuto rinunciare al suo nome.
Ed è così che da quel giorno Schmidt divenne Schmidt, perdendo completamente qualsiasi legame con quel nome che non gli era mai appartenuto del tutto, che non poteva veramente rappresentarlo in quanto non solo suo. Quei giovani ragazzi imbranati sembravano essere riusciti a partorire una soluzione stabile, destinata a durare, chiudendo per sempre la tremenda guerra fredda dei nomi e salvando il mondo.
Ma le menti più lungimiranti sapevano che prima o poi la miccia sarebbe scoppiata di nuovo, era solo questione di tempo. Ecco, così, che nel presente due uomini ormai adulti e in carriera si ritrovano a dialogare sul loro destino, ormai consapevoli di dover dare una svolta radicale al loro rapporto.
La decisione non è facile, ma Winston, l’originale, alla fine cede di fronte alla proposta dell’amico. In fondo che male potrà mai esserci a convivere con un omonimo? Quella approvazione segna la svolta decisiva: Winston Schmidt risorge dalle ceneri, finalmente completo, finalmente di nuovo se stesso.
Ma la pace è destinata a vita breve nel regno di New Girl. Per poter raggiungere un equilibrio sarà prima necessario affrontare una nuova guerra.
L’uso del nome da parte di entrambi i ragazzi si dimostra fin da subito una tragedia. Lotte, litigi e dibattiti si svolgono sotto gli occhi perplessi delle due consorti Winston, che assistono confuse all’ennesima dimostrazione della follia dei loro compagni.
Eppure, dopo aver consumato la loro rabbia, i due uomini riescono a dimostrare tutta la loro acquisita maturità, giungendo finalmente a un compromesso in grado di farci sciogliere il cuore. Winston Bishop sa quando per l’amico sia importante compiere quel passo, ed è pronto a cedere la sua identità per amore di Schmidt. La soluzione è stata finalmente trovata: ci sarà un nuovo Winston, mentre il vecchio assumerà la nuova identità di The Bish.
Peccato, però, che cambiare abitudine dopo tanti anni non sia poi così facile. Cece non riesce a tollerare di chiamare il marito con il nome dell’amico, e d’altronde uno strano senso di disagio pervade anche noi fan nel sentire Schmidt citato con un nome che di fatto non gli appartiene più.
Una nuova battaglia, un piccolo battibecco, e le cose tornano finalmente al loro posto: Schmidt si riprende la sua identità, il suo solo e unico cognome, quello che lo ha sempre identificato, quello che ha portato con sé nei giorni più importanti della sua vita, con cui ha promesso amore eterno alla sua Cece e ha costruito il suo futuro.
Lui non è Winston, ha rinunciato a quel nome tanto tempo prima, e non ha più motivo di riprenderselo. La sua identità è già perfettamente scolpita in quel cognome che da solo basta a renderlo unico e inimitabile, il suo marchio di fabbrica, la sua firma inconfondibile con cui partire alla conquista del mondo.