Il 15 maggio 2018 è andato in onda in America l’ultimo episodio della comedy New Girl. Non è trascorso molto tempo – appena un anno – da quando abbiamo detto addio ai nostri personaggi preferiti. Eppure, se per certi versi sembra sia accaduto solo ieri, per altri la mancanza dei coinquilini del loft si fa decisamente sentire. New Girl potrebbe sembrare una serie banale, di intrattenimento, ma in realtà c’è molto più dietro le risate e le stranezze. La storia di un gruppo di amici che non hanno nulla in comune e che impareranno tanto l’uno dall’altro. Una storia durata sette stagioni e 146 puntate, fatta di dolcezza e stravaganza, di visioni disfattiste e lezioni di vita. Un lungo e tortuoso viaggio che li ha condotti esattamente dove avevamo sperato finissero fin dall’inizio.
Negli ultimi frame, alternando momenti presenti a flashforward dei protagonisti con i loro bambini, li vediamo tutti intenti a giocare a True American.
E poi all’improvviso il gioco è finito e loro si sono ritrovati su uno scatolone nel vecchio loft ormai vuoto. Lo sguardo che hanno è lo stesso che abbiamo noi durante le ultime scene dell’episodio. Uno sguardo nostalgico, ma al contempo grato. Con le lacrime agli occhi, passano in rassegna ogni angolo dell’appartamento, registrando nella loro memoria quanti più dettagli possibili. E insieme rivivono i momenti trascorsi tra quelle mura: il primo bacio tra Nick e Jess, le feste del Ringraziamento, il matrimonio di Cece e Schmidt, i pomeriggi sul divano passati a litigare e a confidarsi. Ma in quello sguardo c’è qualcosa di più. La consapevolezza che ormai il capitolo della loro convivenza si è ormai concluso.
Noi, esattamente come Jess, abbiamo sperato fino alla fine che non fosse vero. Che in realtà nessuno di loro avrebbe abbandonato il nido per crescere e formare una nuova famiglia. Ma la vita è anche cambiamento e se c’è una cosa che New Girl ci ha insegnato è che bisogna viverla come una grande e meravigliosa avventura, per quanto spaventosa possa essere.
Ma facciamo un passo dietro. Torniamo a quando tutto è cominciato.
Ci troviamo in un appartamento “inondato di luce e a tinte beige”. E c’è questa ragazza, strana e con grandi occhi blu. Straparla su quanto la sua relazione sia paragonabile a un film horror e si presenta come particolarmente emotiva a causa del recente tradimento del suo ragazzo. Ed è pochi istanti dopo, mentre la osserviamo piangere guardando Dirty Dancing in tv, che iniziamo a provare qualcosa. Empatia? Forse tenerezza? O divertimento? Probabilmente un po’ di tutti e tre.
Andando avanti con la visione del pilot, conosciamo anche gli altri protagonisti. Ognuno ha le proprie caratteristiche, all’inizio un po’ abbozzate, ma che poi nel corso della serie si svilupperanno sempre più fino a diventare dei veri e propri caratteri unici. Notiamo l’attenzione e la curiosità che un imbranato Nick Miller riserva a Jess e il palese fastidio di Coach, che in realtà nasconde la sua incapacità di comunicare con le donne. Schmidt si palesa subito come il playboy di turno, ma che in fondo cela insicurezze e apprensione per gli amici. E poi incontriamo Cece che, già dalle prime battute, capiamo essere la mamma orsa che si prende cura di Jess e l’aiuta a risollevarsi dopo le delusioni amorose.
Ma la vera svolta l’abbiamo negli ultimi minuti della puntata: quando sentiamo le note della canzone Time of my life avvertiamo una vera e propria stretta allo stomaco. Quando vediamo questi sconosciuti correre dalla protagonista, pronti ad esibirsi in una performance canora in un ristorante di lusso, ci accorgiamo di quanto questo pazzo gruppo di ragazzi si sia affezionato ad una stramba e dolce new girl. Ed è innegabile che in quell’istante sentiamo che i coinquilini dell’appartamento 4D hanno iniziato a ricavarsi un piccolo, ma destinato a diventare molto più grande, posto nel nostro cuore.
Questa serie ci ha accompagnato e ci ha emozionato per sette lunghi anni.
Sono cambiate tante cose da quel primo episodio. Le situazioni si sono evolute insieme ai personaggi, si sono aggiunti nuovi elementi al nostro gruppo e altri ci hanno lasciato. Ma tutto ciò che i nostri protagonisti hanno affrontato li ha portati su quello scatolone, insieme. Nonostante gli alti e bassi e una settima stagione un po’ sottotono se paragonata alle precedenti, questa comedy ci ha regalato tanto.
Jess ci ha insegnato che spunta sempre il sole dietro le nuvole e che bisogna essere se stessi, anche quando riceviamo delle critiche. Nick, con il suo fare burbero, ha portato sugli schermi una visione pessimista della vita, scoprendo poi che c’è anche del buono nel mondo. E che dire di Winston, unico nel suo genere? Ha dimostrato che tutti possiamo affrontare qualsiasi situazione. Coach ci ha svelato che sotto una dura corazza, si nasconde un cuore fragile e genuino. E Cece e Schimdt sono la prova che l’anima gemella può essere la persona più inaspettata e che il vero amore non è solo quello tra due coniugi, ma anche quello che si prova per gli amici di una vita.
New Girl è un po’ sopra le righe, ma rimanendo fedele a sé stessa è riuscita a fare breccia nei cuori degli spettatori grazie alla stravagante famiglia dell’appartamento 4D e alle loro avventure. E, a un anno dalla fine di questa serie tv, mi sento di affermare che sì, New Girl è una gemma rara e ci manca davvero tanto.