La domanda nel titolo dell’articolo spiega già di cosa vogliamo parlare, New Girl così come altre serie della categoria comedy – ad esempio How I Met Your Mother o Community – nel corso della sua trasmissione ha subito il giudizio che la vuole solo come una serie “per ragazze“.
Nulla di negativo in questo, il pubblico femminile ha decretato il successo di serie tv divenute status symbol incrollabili del mondo seriale (vedi alla voce Grey’s Anatomy) e incoronato con la sua fedeltà anche la fama di alcune star del piccolo schermo.
New Girl però non ha un’eroina devota all’amore e alla tragedia come la dottoressa Grey, né ha fatto della sua ricerca dell’amore vero un’eterna partita con il destino, come Ted Mosby.
Perché la protagonista di New Girl è Jessica Day che con i due citati sopra non centra proprio niente.
Un’estroversa insegnante delle elementari che nel mondo reale vorremmo prendere a ceffoni ogni volta che si mette a cantare senza motivo o che si rapporta alle difficoltà della vita con instancabile e fastidiosa innocenza.
Non è semplicissimo empatizzare con Jess perché davvero poche persone al mondo possono sentirsi simili a lei. Eppure le vogliamo bene. Non è un bene immediato, molti fan concordano nel dire che tra tutti i protagonisti della serie Fox, lei è quella che li ha conquistati con più fatica.
Nick, Schmidt e Winston, per esempio, sono a dire poco irresistibili con le loro gag e buffonate, e anche Cece non fatichiamo a credere che potrebbe diventare una nostra cara amica se esistesse nel mondo ideale.
Questo però è proprio il punto della questione e ciò che pone New Girl nella categoria delle serie comedy trasversali, adatta a qualsiasi pubblico e non solo a quello femminile.
Jess è l’amica rompipalle e imbranata che ti porti a una festa e ti mette in imbarazzo facendo qualcosa di cretino nel momento meno opportuno. È la vicina di casa invadente che ti attacca la pezza in ascensore quando torni stanco da lavoro e vuoi solo materializzarti sul divano con la compagnia di una birra fresca e del silenzio che lei non ti concede.
È la fidanzata indecisa e appiccicosa che ti molla di punto in bianco e poi quando stai per uscire dal vuoto cosmico di insicurezza e sfiducia in cui ti ha scaraventato “per il tuo bene”, torna a supplicarti di tornare insieme senza nemmeno un valido motivo.
Jess è un casino ed è il perno su cui ruotano le dinamiche e i legami della serie.
Perché New Girl è appunto una storia di amicizia. Quella vera che possiamo vivere anche noi, fatta di quotidianità, aiuto reciproco e bevute al bar. Di stupidaggini ed errori fatti con le persone che amiamo di più e che non necessariamente sono quelle con cui pensavamo che avremmo fatto così tanta amicizia.
Errori commessi in quella fase della vita dove ti rendi conto che sei giovane sì, ma non così giovane da poter continuare a perder tempo aspettando di capire chi sei e cosa vuoi dalla vita.
Perché i protagonisti di questa storia sono dei trentenni alle prese con lavori più o meno soddisfacenti, voglia di divertirsi, ma anche di sistemarsi. Perché le storie d’amore ci sono nello show, eccome.
Storie d’amore non condite da un romanticismo stucchevole bello da guardare in uno schermo in cui non ci riconosciamo, ma fatte di tenerezze e rincorse, tira e molla e ripensamenti come in tanti gruppi di amici accade.
È una serie decisamente più improntata sul senso dell’amicizia che di quello dell’amore e della ricerca di un nucleo familiare al di fuori di quello dove siamo nati, dinamica in cui una vasta gamma di pubblico si può ritrovare.