Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di New Girl
“Nick Miller, Nick Miller, from the streets of Chicago. He’s the illist of the ill. He pours a hundred drinks and none have ever spilled. Nick Miller, Nick Miller, never does anything”. Così cantavano I ragazzi di New Girl, riuniti intorno al pianoforte del pub, quando pensavano che Nick fosse in pericolo di vita. Così Winston, Schmidt, Cece e amaramente Jess descrivono l’amico Nick Miller. Senza sapere di star racchiudendo in poche parole assemblate male nel tentativo di improvvisare un rap, l’intera vita di Nick Miller.
Nick, che viene da Chicago, Nick che sta sempre peggio degli altri ma che è capace di bere più drink di tutti, senza mai spillarne uno. Nick che, tra le altre cose, non fa mai niente, a detta di Jess. Che poi è quello che lo vede meglio, che lo comprende meglio, che lo ama in modo diverso.
Sad song, Canzone triste, descrive Nick Miller e lui si lascia descrivere, in un impeto di malinconia senza precedenti, che lui accoglie e abbraccia e che sembra godersi a pieno. Che si fa quasi scivolare addosso, anche scavalcando le sue stesse emozioni. Perché lui è Nick Miller, un uomo unico e praticamente indescrivibile. Letteralmente.
Perché il personaggio di Nick di New Girl è così difficile da descrivere? E soprattutto perché è quello che più di tutti, ci ha lasciato una sorta di filosofia di vita da seguire, pur non volendolo di certo. Perché Nick è un personaggio descritto in modo puntuale, un uomo che ha pochissimi limiti e che non si pone quasi mai delle barriere (un vero e proprio protagonista). Oltretutto, Nick Miller è quello che, più degli altri, si mette continuamente in gioco: dalla relazione con Jess, ostacolata da tutto e tutti, fino alla gestione del pub, contro ogni aspettativa di carriera. Per arrivare al successo con Le cronache di Pepperwood.
Nick è un personaggio che si evolve in molte maniere e che convince in tutte le sue sfaccettature.
Persino nei momenti di debolezza narrativa, come quello della parentesi amorosa con Reagan, il personaggio di Nick Miller riesce a rimanere interessante. Soprattutto grazie al suo modo di fare, al suo modo di porsi. Nei confronti delle sue relazioni e nei confronti dei suoi stessi sentimenti. La filosofia di vita di Nick Miller convince soprattutto perché è lui il primo a seguirla. Anche se spesso arriva a essere autodistruttiva (se potesse tornare indietro, tornerebbe sempre sui suoi passi). Anzi, soprattutto nel momento in cui diventa un vero e proprio autosabotaggio.
Il bello del personaggio di Nick, in New Girl, è infatti la sua pochissima voglia di essere preso da esempio. La sua è una vita difficile, poco ambita e anche piuttosto fallimentare inizialmente. E Nick è consapevole di questo, e proprio per questo non si pone mai come modello per nessuno. Tantomeno per se stesso. Perché sono scelte che ha fatto lui, che nessuno gli ha imposto.
È un uomo libero a tutti gli effetti, pur nel suo fallimento. Ed è proprio dal fallimento che può solo risalire, e risale fino ad arrivare sulla sua personalissima vetta. Nick Miller, più di altri personaggi della serie New Girl, sa come essere se stesso e non ha paura di mettere in atto azioni in questo senso.
Anche contro tutto e tutti. Si diceva, in merito, della relazione con Jess, che volente o nolente è una delle cose che lo definisce all’interno di New Girl. Perché è l’unico che ha davvero l’ardire di mettere in discussione le sue emozioni. Ed è l’unico che ha il coraggio di fare quel passo in più, anche oltre la moralità se serve. Per buttarsi nel mondo, o nell’amore.
New Girl, d’altronde, è una serie magnificamente scritta, che fa della personalità dei suoi protagonisti un caposaldo da cui non si prescinde. Uno dei motivi per cui la serie funziona ancora oggi, a distanza di quasi sette anni dall’ultima puntata, è proprio la forza narrativa di ognuno dei personaggi portata avanti attraverso dettagli anche minuziosi. E soprattutto, delineati sul piano molto poco fisico e molto più emotivo e sentimentale.
Sotto questo aspetto, Nick Miller sembra proprio tirare le fila di questo tipo di discorso narrativo, basando quasi tutta la sua personalità sulla scontrosità, sulla malinconia, sulla generosità e sull’arte di arrangiarsi. Su una serie di cose, insomma, sia negative che positive ma che nell’insieme lo definiscono come persona e lo rendono anche interessante e complesso.
Tutte istanze, oltretutto, che ci fanno innamorare da subito del suo personaggio, senza grandi conflitti interiori né dibattitti approfonditi. Nick, in un certo senso, fa scuola. È un protagonista indiscusso che sa essere un’ottima spalla, è un amante amorevole ma sa farsi odiare e compatire, quando ritiene che sia il momento. È un amico dolceamaro, che odia il contatto fisico e non esprime mai le sue emozioni ma è anche leale e affezionato, soprattutto a un certo tipo di amicizia fraterna.
Nick Miller è interessante perché si contraddice da solo, e allo stesso è convintissimo di chi è e soprattutto di come è (per leggere alcune delle sue migliori citazioni). Il suo è uno stile di vita invidiabile, soprattutto perché Nick non chiede il permesso di essere come gli pare e piace, ma allo stesso tempo ha l’abilità di non pesare sulle persone che lo circondano. Per quanto i suoi amici e coinquilini, soprattutto Schmidt, provino a cambiarlo o a renderlo migliore secondo i loro standard, Nick non molla di un centimetro.
Nick Miller, per tutta la durata di New Girl, non scende a patti con la sua persona. Rischiando anche più volte di mettere a repentaglio ciò che aveva ottenuto, come la relazione con Jess.
La filosofia del “qui e ora”, che tanto ce lo fa apprezzare, ha sicuramente dei risvolti negativi su Nick Miller. Cui però, dal canto suo, non dà troppo peso. O almeno non li inserisce nell’equazione che risolve la sua personalità. Tra un San Valentino passato a compiere il giro dei bar e uno strano sogno di diventare camionista su Marte, Nick Miller ci stupisce continuamente e andando sempre più avanti ci fa provare una certa invidia nei confronti della sua visione del mondo.
Una visione del mondo forse distorta, ma sicuramente salda e felice. Nick è il personaggio che più di tutti in New Girl ci insegna a sognare, anche se a modo suo. Nick Miller è un sognatore, ma è anche uno che non farebbe mai nessuno sforzo per realizzare i suoi sogni (anche se poi gli sforzi li fa eccome).
Forse la Gen Z lo definirebbe un tipo che sta nel chill; noi vecchietti preferiamo dire che il suo è un atteggiamento malinconico tendente al filosofico, che inspira sicurezza verso se stessi e voglia di libertà assoluta.
In fondo Nick Miller, direttamente da Chicago, stranamente responsabile di se stesso, maldestro e burbero, triste compagnone, è solo un uomo (che vive la sua quotidianità). E sa di non essere speciale e non ha mai voluto essere speciale. E forse è anche grazie a questa consapevolezza che riesce a riconoscere la straordinarietà di chi gli sta accanto. Nick Miller, che non fa mai niente, ma anche Nick Miller che nel suo modo di vedere le cose si fa scivolare il negativo addosso e affronta le paure con un atteggiamento deciso, anche se leggermente malinconico ma piuttosto libero. Solo che forse racchiudere tutte queste se sfaccettature sarebbe stato troppo lungo, anche per un rap di Winston.