Ciao, sono Nick, Nick Miller, o semplicemente Nick, Nicke bello, Nick il saggio, insomma sono Nick. Oggi ho deciso di iniziare il mio diario segreto: sto facendo finta di scrivere il mio secondo romanzo “Z come Z di Zombie”; non mi scopriranno mai. In più lo nasconderò nella mia scatola nera, ci metto scartoffie su conti in banca aperti da Jess e bollette di 16 anni fa, nessuno lo vedrà mai.
Ho pensato molto a come iniziare il mio diario e ho deciso di raccontare la mia giornata tipo, in modo tale che si capisca subito di che pasta sono fatto. Sì, insomma come è la mia vita. Sarà divertente.
Prima di tutto mi sveglio. L’orario di solito varia fra le 9 e le 12, di solito varia dalla quantità di persone presenti in casa mia e soprattutto da quanto è pesante il mio sonno. Il problema è che Jess la mattina quando si fa la doccia si mette a cantare e io la sento. Non so, mi piace sentirla cantare e, anche se mi sveglia, mi piace starmene nel letto fra le coperte ad ascoltarla, vorrei che fosse lì con me. Con lei non ha funzionato, siamo solo amici, sia ben chiaro, ok?
Quando mi alzo presto, mi piace disturbare i miei coinquilini mentre si preparano per andare a lavoro. Mi piace fargli degli scherzi come scambiare sale e zucchero per far bere del caffè salato a Schmidt oppure far leccare la faccia di Winston da Ferguson mentre dorme, è divertente e in fondo a Winston piace. Me ne sto in cucina, li ascolto, mangio e mi metto a chiacchierare in bagno, loro lo apprezzano, è per questo che mi vogliono bene, sono presente (a volte c’è chi se ne approfitta un po’ troppo però)!
Durante la giornata faccio varie cose. Sai, Diario, sono un barman, anzi, un bar manager. Sono un uomo piuttosto importante nella zona e ho degli orari un po’ diversi dai miei amici. A volte mi piace stare tutto il giorno a guardare la tv, è incredibile quello che si può trovare nei momenti in cui nessuno la guarda. Una volta ho visto un programma in cui c’era una donna che mangiava tutti i peli dei suoi gatti e ho pensato: e se Winston facesse la stessa fine?
A volte invece mi piace fare un giro, godermi il sole della California, mi fa sentire molto americano. Me ne vado in giro per il quartiere, oppure al parco dal mio amico Tran. Lui è il mio migliore amico, cioè non proprio il migliore ma è come un nonno per me, è il mio mentore, il mio Sensei e io il suo Karate Kid. A volte ci sediamo sulla panchina e stiamo in silenzio; la trovo una sorta di meditazione, penso che andrò da lui anche domani.
Altre volte invece faccio solo le mie cose; sai, tipo cerco i miei calzini, ascolto il mio cd, penso alle frasi strane che mi vengono in mente a volte (questo articolo ci fa scoprire le migliori), le mie cose insomma… sì, le mie cose. Altre volte invece i miei coinquilini mi chiamano perché si mettono in qualche guaio. Come quella volta in cui Jess pensava di avere un maniaco omicida in classe che stava per ucciderla. Povera Jess, come farebbe senza di me? … Come farei senza di lei?
Verso le 16 vado al bar a preparare le cose per la sera e ad incontrare i primi clienti. Al bar mi sento a mio agio, è il mio regno, il mio ghetto insomma. Prima o poi arrivano i ragazzi a bersi qualcosa, a mie spese come sempre. Credono che sia un pozzo, con cosa credono che io guadagni? Anche se devo offrire sempre da bere, un po’ mi piace questa cosa. È come se fossi il loro porto sicuro, dove rifugiarsi a fine giornata.
A fine serata, se non sono indaffarato con il bar, passo il tempo con i miei amici o con qualche ragazza, anche se sono un po’ stufo di uscire con ventenni senza scrupoli. Beh, mi piacciono le ragazze senza scrupoli, mi piacciono molto, però sono un po’ stanco, sono troppo impegnative: ci vuole poco a convincerle a venire a letto con te ma poi non si scollano più e io ho bisogno dei miei spazi, per fare le mie cose, ricordi?
I miei coinquilini sono i miei migliori amici e ci divertiamo sempre insieme anche se stiamo in casa. Per esempio, giochiamo spesso a True American e siamo sempre così ubriachi che alla fine non sappiamo nemmeno chi vince.
Insomma questa è la mia giornata, da adesso in poi saprai cosa aspettarti, vecchia pergamena.
Hasta la Vista
26 Settembre 2015