Chi è davvero Winston Bishop? Un uomo dalle nefaste sembianze la cui storia travagliata conquista cuori e incanta, come solo un’ironica poesia riesce a fare.
Sin dagli inizi, Winston Bishop si dimostra un uomo mai completamente cresciuto, ma d’altronde chi lo è realmente nel loft di New Girl? Non c’è pazzia nei suoi modi, solo un’inguaribile sarcastica follia, che gioca sempre a suo favore.
Negli anni, si arriva ad amarlo incondizionatamente e ad aggiungere ulteriore affetto a quello già presente in passato. Si arriva in breve tempo a un’esplosione di amore spassionato nei suoi confronti che non conosce crisi.
È un personaggio che non scade mai. Nei suoi alti e bassi non riesce proprio ad avere bassi, anche impegnandosi (e bisogna dire che si impegna sempre parecchio). Winston Bishop è il valore aggiunto in un loft che non ha alcuna regola né restrizione. È lì che la sua storia comincia: dalla delusione di non poter più realizzare un sogno alla certezza di un gruppo di amici.
Una delle particolarità di Winston Bishop sta proprio nella sua grande capacità di sdrammatizzare qualsiasi cosa, strappando una risata senza mai risultare pesante o cinico. E la sua proverbiale sensibilità nulla può con l’avarizia e la cattiveria umana. Può solo con la tenerezza e la dolcezza felina di un gatto.
Winston e Ferguson, un’amicizia che sfiora le tinte rosso passione in un amore sconfinato. Sarà la sua predilezione per le camicie dalle improponibili fantasie, o la sua stravaganza nel parlare e nel comportarsi: nulla è mai banale e tutto è estremamente perfetto per il suo personaggio.
Nella penultima stagione ha dimostrato più volte di poter reggere da solo quaranta minuti di episodio, senza mai essere noioso. Nel corso degli anni il suo personaggio è cresciuto tantissimo, arrivando a conquistare puntate intere. Nelle sue scene ha chiaramente confermato la sua dedizione per il benessere del loft e dei suoi inquilini; a parte qualche specifica situazione in cui si è leggermente fatto prendere la mano, come quando ha causato la caduta dalle scale di Jess o quando ha inserito Nick nel database della polizia
Ma, in fondo, si prende cura di tutti, come quando aiuta Schmidt con un’intervista telefonica mentre lui non c’è, salvandolo e facendogli fare una gran bella figura. È sempre disponibile, eccezion fatta quando deve completare i suoi puzzle. Quelli sì, sono momenti veramente tanto sentiti che lo portano ad essere un po’ strano, ma per Winston è tutto nella norma. Questa sua ossessione coinvolge tutti, anche Schmidt che cerca senza risultati di dargli una mano. Sforzi abbastanza inutili, solo per poi scoprire alla fine che Winston è daltonico.
Avete mai immaginato di muovervi a ritmo di musica o più semplicemente, vivere ogni singolo attimo della vostra vita con un sottofondo musicale?
Winston non ne ha bisogno, è lui la colonna sonora della sua vita. Inutile dire che la sua intonazione ci rende partecipi di moltissime scene, proprio quelle che non dimenticheremo facilmente.
Basta ripensare all’intenso allenamento che ha fatto prima di suonare con le campanelle The Eye of the Tiger, che gli è costato anche il licenziamento.
Winston Bishop è il valore aggiunto ad una squadra vincente. È essenziale, così come lo sono Nick, Schmidt, Jess, Cece e anche Tran. Insieme formano un gruppo straordinario, così eterogeneo e così assurdo.
Winston, AKA Winnie the Bish, ha veramente spaccato lo schermo, ha saputo dare pathos e intensità in tutte le sue scene, è sicuramente uno dei personaggi che più rimarranno impressi nella nostra memoria, soprattutto dopo quest’ultima stagione. Qui ci ha dato l’ennesima conferma di quanto ci mancherà e di quanto faremo fatica a separarcene.