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1984: il romanzo di George Orwell sarà riadattato per una serie tv di ABC

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1984 non è solo un’annata, 1984 non è solo una data, 1984 è anche uno dei più celebri romanzi dello scrittore George Orwell.
Un racconto su un futuro non proprio roseo che ha preso forma nella mente di Orwell già nel 1949 (anno di pubblicazione di 1984).
Ora l’emittente americana ABC (che negli anni ha regalato molte ottime produzioni, ma anche qualche fiasco) ha deciso di riadattare il romanzo producendone una serie tv.
Vista la trama di 1984, ci si aspetta uno show angosciante un po’ alla Black Mirror (di cui siamo in attesa della sesta stagione) che però fissa la sua sulla diffusione dell’informazione.

Il tema dell’informazione di massa di 1984 si adatta perfettamente alla realtà odierna soprattutto per quanto riguarda la diffusione delle notizie sul web e il dilagare delle fake news.

A differenza di Black Mirror, la serie tv di 1984 di ABC descriverà la tecnologia non tanto come il focus della storia ma piuttosto come il mezzo attraverso il quale il futuro descritto da Orwell prende forma.

Il futuro ipotizzato da Orwell (appunto l’anno 1984) nel romanzo è descritto come un tempo in cui la popolazione mondiale vive una guerra perpetua e infinita in cui le opinioni delle persone sono totalmente sorvegliate e manipolate in base alle esigenze.
La Gran Bretagna del 1984 immaginato da Orwell è parte di un superstato chiamato Oceania e governato dal partito capitanato da Big Brother.
È proprio Big Brother, con l’aiuto della Polizia del Pensiero, che filtra e manipola le informazioni (creando di fatto anche quelle che oggi chiameremmo fake news) che giungono alla popolazione, il tutto con lo scopo di annullare il pensiero indipendente.

Vi ricorda qualcosa questa situazione descritta in 1984?

È solo Winston Smith (il protagonista) che sogna segretamente la ribellione e la liberazione dalle catene virtuali imposte dal governo.
Smith piano piano inizierà anche a ricordare com’era la realtà “di prima”…

Il libro è già stato oggetto nel 2013 di un adattamento teatrale andato in scena a Broadway che ha sollevato parecchie polemiche.
Sembra infatti che alcune scene fossero troppo esplicite, troppo crude e troppo impressionanti per il pubblico.
Gli attori protagonisti (Olivia Wilde e Tom Sturridge) e gli autori sono stati criticati soprattutto per la rappresentazione, considerata fin troppo realistica, di una tortura che avrebbe provocato reazioni fisiche tra il pubblico del teatro.
Sembra che Jennifer Lawrence (che si trovava tra il pubblico) sia corsa via dal suo posto per dare di stomaco!

ABC ha definito 1984 come “un’ mix di idee” in cui alcuni episodi saranno tratti direttamente dal romanzo e altri episodi invece saranno ispirati all’opera teatrale tanto discussa del 2013.

Nel nuovo progetto seriale di 1984, nonostante le polemiche, sono stati coinvolti anche i creatori dell’opera teatrale Robert Icke e Duncan Macmillan nei ruoli di produttori esecutivi che lavoreranno affiancandosi agli altri produttori David Flynn e Paul Lee.
Il coinvolgimento di Icke e Macmillan suggerisce che anche l’adattamento seriale di 1984 potrà essere molto crudo.
I due autori hanno dichiarato:

“Il mondo discute di democrazia e governo in questa nuova era di sorveglianza, fake news e decadimento della verità.
L’urgenza di un adattamento del capolavoro di Orwell è innegabile.
La televisione pare offrire l’habitat migliore per questo ritratto di una società in cui la gente si fida più dei propri schermi che del mondo al di là delle finestre.”

In un periodo come questo, con una pandemia mondiale in atto, un’Italia divisa in colori e la necessità di rimanere sempre aggiornati su quello che succede nel mondo attraverso fonti più o meno affidabili, 1984 scritto da Orwell sembra più che mai attuale.

Anche se ora la società dà più importanza agli schermi digitali che alle pagine di un libro, proprio come descriverà la serie tv, e ad oggi la trama del romanzo è ben nota a tutti, consigliamo comunque la lettura di uno dei romanzi più futuristici di Orwell: 1984.


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