SERIE TV RINNOVATE QUESTA SETTIMANA
Questa settimana Netflix ha rinnovato Jessica Jones per una terza stagione. Il tempestivo rinnovo, a distanza di poco più di un mese dall’uscita della seconda stagione, ha colto tutti di sorpresa viste le dure critiche che i nuovi episodi hanno ricevuto. Ma gli ascolti sono stati comunque buoni e l’affascinante personaggio si Jessica Jones ha subito un’importante crescita nell’arco di tutta la seconda stagione. È quindi lecito sperare che nella terza si possa ritrovare parte dell’ottimo lavoro fatto con la prima stagione.
Hbo ha invece rinnovato due ottime Serie Tv comedy: Silicon Valley per una quinta stagione e Barry per la seconda. Silicon Valley ha come protagonisti uno strambo gruppo di programmatori, nerd incalliti, che tentano di sopravvivere nel competitivo mondo della Silicon Valley.
Barry è invece una dark comedy con protagonista Barry Berkman, interpretato dal comico Bill Hader, un ex marine diventato un killer a pagamento, in fuga dalla propria vita nel tentativo di diventare un uomo nuovo.
IL CICLO DELLE FONDAZIONI DI ASIMOV DIVENTERÀ UNA SERIE TV
Grandi notizie per i numerosi fan di Asimov. Apple, insieme alla casa di produzione Skydance, ha infatti acquistato i diritti per produrre una Serie Tv basata sui romanzi del Ciclo delle Fondazioni, pubblicati per la prima volta tra il ’51 e il ’53. La trilogia è composta da Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale e L’altra faccia della spirale e costituiscono un capolavoro assoluto nella letteratura fantascientifica.
Il Ciclo delle Fondazioni, in breve, racconta di un futuro remoto in cui l’Impero Galattico, che da migliaia di anni controlla l’Universo conosciuto, sta lentamente collassando su se stesso. Lo psicostorigrafico Hari Seldon stabilisce mediante la sua disciplina scientifica che sarà necessario un periodo di 30.000 anni per ristabilire l’ordine e la stabilità nella galassia. Calcola però che grazie a una “Fondazione“, una comunità di scienziati pronti ad intervenire di fronte alle difficoltà e che preservino le conoscenze, sia possibile ridurre questo tempo a soli mille anni.
La minuziosità dei dettagli e la vastità dell’arco narrativo sono sempre sembrati ostacoli troppo grandi per adattarli al piccolo o grande schermo, ma questa potrebbe essere la volta buona (potete rtrovare maggiori informazioni qui).