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Ancora orfani di The OA? Bene, gli autori sono tornati con una serie ambiziosissima (ed Emma Corrin)

A Murder at the End of the World
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A Murder at the End of the World? Ah sì?

Eh sì: segnatevi questo titolo perché ne sentirete parlare parecchio nelle prossime settimane. A Murder at the End of the World, sbarcata nelle ultime ore su Disney+ coi primi due episodi, è infatti una di quelle produzioni che nascono con l’aura del successo annunciato. Il che non è sempre un bene, come ben sanno gli autori della nuova serie targata FX. Due nomi che accenderanno immediatamente una lampadina, uno in particolare: Zal Batmanglij e, soprattutto, Brit Marling. Dove li avevamo già incontrati? All’interno di un altro cult annunciato prima ancora che potesse andare in onda, poi divenuto effettivamente tale ma vittima allo stesso tempo di un flop che portò a una cancellazione ancora dolorosa a distanza di quattro anni: The OA.

La speranza è che stavolta non faccia la stessa fine, e le premesse per fare bene ci sono tutte: due protagonisti carismatici e molto riconoscibili, Emma Corrin (già interprete della giovane Diana in The Crown) e Clive Owen (dobbiamo davvero presentarvelo?). Ma c’è soprattutto un tentativo concreto di dare una dimensione fortemente contemporanea ai classicissimi gialli di un tempo: immaginate allora una Miss Marple della Generazione Z dentro un contesto futuristico e suggestivo dagli scenari spiccatamente sci-fi, impegnata a risolvere un omicidio commesso nel corso di una cena lussuosa dai numerosi invitati. La “solita” cena con delitto, dirà qualcuno. E in effetti è così, ma a muoversi vorticosamente è tutto il resto: tra intelligenze artificiali, scenari catastrofisti sul futuro del nostro pianeta e ricconi dalla scarsa empatia, la serie si presenta con premesse importantissime.

A Murder at the End of the World sembra voler utilizzare gli schemi secolari del genere giallo per raccontare una storia nuovissima con un linguaggio al passo coi tempi.

Riuscirà nell’intento? Staremo a vedere, ma i nostalgici di The OA possono gioire anche se la serie sembra voler prendere una direzione molto diversa: Brit Maling è tornata con grandissime ambizioni. E noi siamo curiosissimi di rivederla all’opera.